Con la firma di Sergio Mattarella, la Manovra 2018 è pronta ad entrare nelle Camere del Parlamento per iniziare la lunga e impervia strada di approvazione e a tener banco (e curiosità) sono i bonus e le agevolazioni fiscali che saranno introdotti nella Legge di Bilancio per cercare di trovare una media tra l’esborso di tasse e gli investimenti sulla crescita della nostra economia ancora non del tutto fuori dalla crisi. Come spiega oggi il Sole 24 ore del Lunedì, sono previste 21 modifiche e novità principali con le famiglie e le imprese dovranno per forza “confrontarsi” dal prossimo 1 gennaio 2018, anche se la verà novità confermata è il blocco dell’aumento Iva per il 2018 (riprenderà nel 2019). Il quotidiano economico l’ha chiamata “il cantiere della Manovra” e l’immagine usata in effetti azzeccata dato che nulla è ancora deciso e tutto potrebbe essere variato nel mediazioni dei lavori parlamentari (che dopo la Legge elettorale fanno intuire che non sarà certo una passeggiata l’iter processuale). L’avvio della sessione di bilancio, infatti, è già in calendario per le ore 17 di martedì 31 ottobre con la lettura in Aula da parte del presidente del Senato delle parti stralciate dalla commissione Bilancio.



MERIDIONE E LAVORO

Nella nuova Manovra sul fronte agevolazioni, si va dai bonus “Sud” con lo sgravio al 100% a favore di nuovi contratti a tempo indeterminato per giovani meridionali e non, disoccupati; segue poi anche il taglio al cuneo con la decontribuzione al 50% previsto le varie assunzioni giovanili sempre al Meridione. Conferma per il bonus permanente per l’assunzione di giovani under 30: vale per il solo 2018 anche per i contratti stabili a chi non ha ancora compiuto 35 anni. Sulle varie detrazioni dei lavori si gioca una partita interessante nelle prossime settimane: è prevista nella bozza presentata dal Sole 24 ore lo sconto al 50% per il recupero edilizio, destinata a ricevere la sesta proroga consecutiva. Attivi ancora l’ecobonus sul risparmio energetico (settima proroga) e lavori di efficientamento sui singoli immobili; «entra nella scia delle proroghe a ripetizione anche il bonus mobili abbinato ai lavori di recupero edilizio. Lo sconto resta del 50% su un massimale di spesa di 10mila euro», spiega il quotidiano economico. Da ultimo, sempre sul fronte lavoro, è previsto un bonus formazione per le imprese che introduce un credito d’imposta del 40%, «da calcolare sul costo del lavoro dedicato alla formazione specialistica nei settori compresi nel Piano nazionale industria 4.0». Sul fronte del super-ammortamento (ovvero la possibilità di aumentare del 40% il costo d’acquisto in nuovi beni strumentali da parte delle imprese) si conferma una piccola stretta: si passa alla maggiorazione del 30% del costo di acquisizione ma soprattutto si escludono gli autoveicoli dal novero di beni oggetto d’agevolazione. «Conferma piena, invece, per gli investimenti in nuove tecnologie (il cosiddetto iper-ammortamento) che prevede la maggiorazione del 150% del valore dell’investimento», spiega Repubblica.



CASA E SCUOLA

Va segnalata la conferma della detrazione Irpef al 50% per l’Iva pagata per l’acquisto di case nuove in classe energetica A o B: il fronte casa è ovviamente il punto centrale della Manovra restando nel capitolo dei bonus e delle agevolazioni. La vera novità delle misure in arrivo è il rafforzamento delle detrazioni condominiali, con l’obiettivo – già inserito nel Dpb – di tenerle ferme fino al 31 dicembre 2021. L’ecobonus è ridotto ma ancora presente: si passa dal 65% al 50% per finestre e caldaie, anche se resta sostenuto da un fondo di garanzia per finanziare i vari lavori in casa. Il bonus mobili, come anticipavamo già prima, resta fino ai 10mila euro di spesa, mentre fa la sua prima comparsa il credito d’imposta del 36% per chi compra piante e impianti di irrigazione. Doppio sconto per chi invece assicura la casa contro le calamità: «detrazione del 19% del costo sostenuto e taglio della tassa del 22,25% sui premi pagati all’assicurato», spiega ancora il Sole 24 ore. Sul fronte famiglie invece si hanno detrazioni per le spese scolastiche, ad esempio la retta delle scuole private o la mensa di quelle statali, che passa da 717 euro dell’anno d’imposta 2017 a 786 euro. Ma non solo: «n arrivo la detrazione del 19% fino a 250 euro sugli abbonamenti di bus, tram e treni (sconto d’imposta fino a 47,50 euro), quella – sempre al 19% – sui premi pagati per assicurare la casa contro le calamità naturali e quella – al 36% su 5mila euro – per la sistemazione dei giardini, privati o condominiali: in questo caso, lo sgravio dall’imposta può arrivare fino a 1.800 euro da dividere in dieci rate annuali», conclude lo studio il Sole del Lunedì.

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