IN BORSA AZIONI SOTTO I 4,7 EURO

Mps chiude la giornata in Borsa con un -0,85%, che porta il titolo sotto i 4,7 euro. E mentre Montepaschi è tornata in Borsa, superando una fase critica di non poco conto, da un report della Banca centrale europea emerge che dal 2008 in tutta l’Eurozona c’è stata una riduzione del numero delle banche pari al 25% (dalle 2.904 del 008 alle 2.290 di fine 2016). Il settore bancario ha quindi risentito non poco della crisi e, secondo l’Eurotower, nonostante a livello di capitale ci sia stato un rafforzamento, per gli istituto di credito resta il problema di una bassa redditività e del peso dei crediti deteriorati, che in alcuni paesi, tra cui l’Italia, restano ancora un problema. Montepaschi ha ormai avviato il processo di cartolarizzazione degli Npl e dovrà certamente fare attenzione a prevenire la formazione di nuove sofferenze bancarie per non trovarsi ancora una volta alla prese con un doloroso deconsolidamento dei crediti deteriorati.



LA RICHIESTA DI ZANETTIN (CSM) SUL CASO ROSSI

In Borsa Mps cede lo 0,5%, scendendo sotto la soglia dei 4,7 euro per azione. Si continua intanto a parlare del caso David Rossi. Dopo la puntata delle Iene trasmessa domenica, nella quale Lorenza Pieraccini ha fatto rivelazioni importanti, nonostante non sia mai stata ascoltata dagli inquirenti, Pierantonio Zanettin, membro laico di Forza Italia del Consiglio superiore della magistratura, ha chiesto al Comitato di Presidenza del Csm di valutare di aprire una pratica per valutare eventuali profili di incompatibilità ambientale o funzionale a carico dei vertici del tribunale e della procura di Siena. Zanettin ha anche evidenziato che secondo la Procura nonostante la donna non fosse stata ascoltata, la sua testimonianza non avrebbe aggiunto alcunché al quadro probatoria. Ma quanto da lei detto e trasmesso in tv sembra dimostrare il contrario. 



RINVIO PER MODIFICA STATUTO?

Mps cerca un altro rialzo dopo quello messo a segno ieri (+1,03%). Intanto con l’emanazione del decreto relativo all’offerta di scambio per le azioni date ai possessori dei bond subordinati Upper Tier 2 scadenza 2018, un altro tassello del completamento della ricapitalizzazione precauzionale di Montepaschi si è concretizzato. L’operazione, una volta conclusa, darà l’idea esatta della quota della banca toscana che sarà in mano allo Stato. Secondo Il Sole 24 Ore, tuttavia, resta ancora da chiarire quando si realizzerà la riforma dello statuto di Mps, che servirà a dare il via anche alla procedura di rinnovo degli organi societari. Negli ultimi giorni starebbe emergendo l’ipotesi di evitare un’assemblea prima di quella già prevista per la prossima primavera, quando ci sarà l’approvazione del bilancio. Un cda appena eletto, quindi, rischierebbe di essere giudicato su dei risultati riguardanti un periodo piuttosto critico per la banca. Senza dimenticare, evidenzia il quotidiano di Confindustria, che è probabile che all’inizio dell’anno nuovo si debba decidere sull’eventuale azione di responsabilità sul passato vertice Profumo-Viola.



Tuttavia c’è anche chi non è così convinto che sia il caso di rinviare la scelta dei nuovi vertici in un periodo in cui si sarà in periodo elettorale, visto che la banca dopotutto risponde principalmente al Tesoro. Probabile quindi che una decisione venga comunque presa entro martedì prossimo, data in cui il consiglio di amministrazione si riunirà per approvare i conti del terzo trimestre dell’anno, che sarebbero in teoria essere già analizzati alla fine della scorsa settimana.