PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dello 0,62% e sul listino principale troviamo in rialzo solo Banca Mediolanum (+0,56%), Banco Bpm (+2,4%), Bper (+2,11%), Leonardo (+4,46%), Poste Italiane (+0,65%), Telecom Italia (+1,72%), Ubi Banca (+1,04%), Unicredit (+0,78%), Unipol (+1,59%), UnipolSai (+1,4%) e Yoox (+0,03%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-1,05%), Azimut (-1,28%), Brembo (-1,09%), Buzzi (-2,56%), Campari (-3,11%), Cnh Industrial (-2,56%), Eni (-1,84%), Exor (-2,43%), Fca (-1,68%), Ferragamo (-4,08%), Ferrari (-1,4%), Moncler (-1,59%), Prysmian (-1,64%), Recordati (-1,95%), Saipem (-1,77%), Snam (-1,7%), Tenaris (-1,55%) e Terna (-2,17%). Fuori dal listino principale Rcs chiude con un +6,72%, mentre Astaldi cede il 32,39%. Il cambio euro/dollaro scende a quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta appena sotto i 144 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50

La Borsa italiana cede l’1,3% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Bper (+1,6%), Leonardo (+1,9%), Poste Italiane (+0,4%), Telecom Italia (+1,3%), Unipol (+0,2%), UnipolSai (+0,3%) e Yoox (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-2,1%), Banco Bpm (-1,6%), Brembo (-1,5%), Buzzi (-2,3%), Campari (-3,6%), Cnh Industrial (-2,9%), Eni (-2%), Exor (-2,3%), Fca (-2,4%), Ferragamo (-5,7%), Ferrari (-1,7%), Fineco (-1,8%), Moncler (-2,5%), Prysmian (-2,2%), Recordati (-2,6%), Saipem (-3,7%), Stm (-2,4%) e Tenaris (-2,6%). Fuori dal listino principale Rcs sale del 2,9%, mentre Il Sole 24 Ore cede il 26,1%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 145 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:10

La Borsa italiana cede lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Brembo (+0,2%), Enel (+0,1%), Leonardo (+4,2%), Poste Italiane (+0,4%), Telecom Italia (+1%), UnipolSai (+0,6%) e Yoox (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Buzzi (-1,2%), Campari (-1,7%), Eni (-1,1%), Ferragamo (-5,8%), Intesa Sanpaolo (-1,1%), Prysmian (-1%), Saipem (-2,8%), Stm (-2%), Tenaris (-1,1%), Ubi Banca (-1%) e Unicredit (-1,1%). Fuori dal listino principale Net Insurance sale del 5,6%, mentre De Longhi cede l’11,2%. Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,185, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 145 punti base.



PIAZZA AFFARI CERCA IL RIMBALZO

Giornata con pochi dati macroeconomici da segnalare quella di oggi. Alle 14:30 dagli Stati Uniti il dato sulle vendite dei beni essenziali nel mese di ottobre. Le attese sono per un incremento dello 0,2%, in netto calo rispetto alla rilevazione precedente. Alle 16:30 le scorte settimanali di petrolio. Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dello 0,63% a quota 22.297 punti. Ancora una volta il settore bancario è apparso quello più in difficoltà. Mps ha perso oltre sei punti percentuali mentre Creval ha continuato il suo momento estremamente negativo, facendo segnare un ribasso del 6%. Molto male anche Bper che ha ceduto il 2,2%, mentre Ubi Banca ha perso l’1,98%. Male anche Unicredit che ha pagato con un ribasso dell’1,77%, mentre si è salvata Intesa Sanpaolo con una lieve correzione dello 0,21%. Pessima sessione anche per Saipem che ha messo a segno una profonda correzione del 7,07% con il settore Oil che è stato sotto pressione per tutta la seduta. È continuato il pessimo momento anche per Leonardo Finmeccanica che ha fatto registrare un ribasso del 4,82%. Altra sessione negativa anche per Telecom Italia che ha fatto registrare un ribasso del 3%.

Molto bene, invece, A2A che ha messo a segno un rally di oltre cinque punti percentuali grazie anche a Mediobanca che ha espresso il giudizio outperform con target price a 1,61 euro per azione. Buona seduta anche per Campari che è salita del 2,33% dopo che gli analisti hanno ridotto il prezzo obiettivo a 6,8 euro, pur lasciando la raccomandazione a buy. La peggiore del listino è stata senza dubbio Trevi che è calata del 22% dopo che il Cda ha comunicato il rinvio della pubblicazione dei dati del gruppo. In particolare sembra che si stiano avendo problemi nella negoziazione del proprio debito. Lo spread fra Btp e Bund è salito a 143 punti base. In calo il rendimento del Btp decennale che si è attesto all’1,83%.