IN BORSA CHIUDE A -4,9%

In Borsa Mps chiude con un ribasso del 4,9%, che porta le azioni sotto quota 3,5 euro. Il titolo di Montepaschi da ormai alcune sedute sta collezionando una serie di ribassi nonostante al ritorno a Piazza Affari fosse avvenuto all’insegna del rialzo. A proposito dell’andamento delle azioni in Borsa, Reuters ha riportato il giudizio di Alessandro Falciai, secondo cui “i movimenti sono connessi a situazioni macro a livello europeo”. Parlando a margine dell’esecutivo dell’Abi, il Presidente di Mps ha aggiunto che “l’offerta di scambio sta andando bene, come nei programmi. Siamo soddisfatti”. Stando ai dati di ieri sera, gli ex obbligazionisti subordinati avevano portato complessivamente più di 161 milioni di azioni in adesione all’offerta di scambio proposta dal Tesoro: un numero pari al 67,8% del totale dei titoli interessati. L’operazione si chiuderà lunedì prossimo.



EX VERTICI SARANNO SENTITI DALLA PROCURA DI GENOVA

In Borsa Mps cede il 4,1% e le azioni della banca toscana si avvicinano ai 3,5 euro. La Procura di Genova presto ascolterà anche gli ex vertici di Montepaschi nell’ambito delle indagini aperte dopo la messa in onda del servizio delle Iene sulla morte di David Rossi nel quale erano state registrate, a sua insaputa, delle parole dell’ex Sindaco di Siena Pierluigi Piccini. I magistrati dovrebbe ascoltare Fabrizio Viola, la sua ex segreteria Lorenza Pieraccini, anche lei protagonista di dichiarazioni importanti trasmesse dalle Iene, e altri dipendenti della banca all’epoca dei fatti, come Valentino Fanti, Bernando Mingrone, Gian Carlo Filippone e Massimo Ricucci. Con tutta probabilità dopo questi interrogatori verrà deciso il da farsi da parte dei Pm. Vedremo se nel frattempo dalla trasmissione di Italia 1 arriveranno delle novità sul caso.



VALENTINI SCRIVE A CASINI

Bruno Valentini ha deciso di scrivere una lettera aperta a Pier Ferdinando Casini, Presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche, auspicando che “si faccia tutto il possibile per spiegare fino in fondo le ragioni di una vicenda così grave e così impattante sulla nostra comunità, che non può essere attribuita solo alle pur enormi responsabilità personali dei vertici di Banca Mps”. Il sindaci di Siena ritiene che la sua città abbia “pagato un prezzo durissimo, anche reputazionale, per scelte scellerate ed imprudenti che hanno depauperato Banca Mps e colpito i risparmiatori, i lavoratori ed il territorio ed attende giustizia”. Nel testo riportato da Siena Free, Valentini pone poi l’attenzione sulla nota vicenda dell’acquisizione di AntonVeneta da parte di Montepaschi. “È ormai evidente”, scrive, “che è venuto meno un intero sistema di monitoraggio, controlli e vigilanza, che avrebbe senz’altro potuto impedire l’incauto acquisto di Banca Antonveneta (e ciò vale anche per la Banca del Salento, seppure per dimensioni incomparabili), nonostante la ormai conclamata attività di occultamento e mistificazione contabile ed informativa posta in essere dalle strutture di vertice di Banca Mps”.



Quindi, dal Sindaco un messaggio diretto all’organo presieduto da Casini: “Credo che la Commissione abbia l’occasione di dimostrare che in Italia non esistono intoccabili, anzitutto restituendo credibilità al sistema di salvaguardia del risparmio ed in secondo luogo ponendo le basi per rileggere con trasparenza il travaglio del maggiore scandalo finanziario d’Italia che ha rischiato di far scomparire la più antica banca del mondo”.