L’OTTIMISMO DI GIOVANNI TOTI
Carige rappresenta senz’altro un banca importante per il territorio ligure. Comprensibile quindi che ci sia una certa preoccupazione tra i cittadini di quella regione. Giovanni Toti ci tiene però a dichiarare di non ritenere “la situazione di Carige preoccupante perché è una banca che ha fondamenta solide. Credo che nelle prossime ore si possa addivenire a un accordo sostanziale tra tutti quelli che devono sottoscrivere l’aumento di capitale”. Askanews riporta altre dichiarazioni del Presidente della Liguria, secondo cui “il bilancio, la liquidità e il patrimonio immobiliare di Carige” rappresentano una sufficiente “garanzia perché non si ripetano brutti episodi del passato”. Toti ha anche spiegato che la Regione continua a monitorare la situazione. “Abbiamo parlato con tutti i vertici della banca e ho trovato uno spirito costruttivo”, ha aggiunto.
LE PAROLE DI CARLO COTTARELLI
Si attendono novità sulle sorti dell’aumento di capitale di Carige. Le azioni della banca restano ancora sospese dalla contrattazioni di Borsa in attesa di aggiornamenti. Intanto oggi a Genova Carlo Cottarelli ha ricevuto la laurea honoris causa in Amministrazione e politiche pubbliche. Il direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale, che è stato anche commissario alla spending review, non si è sottratto alle domande relative a Carige. Secondo quanto riporta il sito del Secolo XIX, tuttavia, Cottarelli è stato prudente nel dare risposte, spiegando che “bisogna vedere la situazione Carige in concreto e in dettaglio, non posso azzardare giudizi di questo genere. Ci sono le nostre autorità di supervisione, c’è il Ministero, bisogna lasciare a loro il lavoro. Purtroppo molto spesso in Italia si danno dei giudizi superficiali sull’operato delle nostre autorità di supervisione”. Dunque da parte sua arriva un invito alla fiducia nelle autorità preposte.
CARIGE, AZIONI ANCORA SOSPESE IN BORSA
Anche oggi le azioni di Banca Carige sono sospese dalle contrattazioni di Borsa. La Consob ha stabilito che il provvedimento resterà in vigore fino a quando, “anche in esito alle eventuali iniziative delle competenti autorità per la vigilanza prudenziale, non sarà ripristinato un corretto quadro informativo sui titoli”. Intanto dal ministero dell’Economia e delle Finanze è arrivata una smentita circa le affermazioni che La Stampa attribuisce a Pier Carlo Padoan. Il ministro, secondo il quotidiano torinese, avrebbe infatti dato una sorta di “ultimatum” fino a domenica ai vertici di Carige per risolvere la situazione, perché l’Italia non può permettersi la risoluzione della banca.
Si continua quindi a lavorare per cercare di costituire il consorzio di garanzia in grado di far partire l’aumento di capitale da 560 milioni di euro che è stato concordato con la Banca centrale europea, la quale non sembra disposta a concedere delle particolari proroghe. Si cerca insomma di evitare un epilogo simile a quello di Mps: meno di un anno fa, infatti, fallì l’aumento di capitale, l’Eurotower non fece sconti e lo Stato dovette intervenire per evitare il crac della banca toscana. Vedremo cosa capiterà invece con quella ligure.