SIBILIA CONTRO RENZI E DRAGHI
Carlo Sibilia, deputato del Movimento 5 Stelle, promette che presso la Commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche “ricorderò fino alla nausea che Renzi il 21 gennaio 2016 invitava i cittadini italiani a investire in Monte dei Paschi. Chi ha seguito il consiglio di quell’improvvisato consulente finanziario ha perso tutti i suoi soldi”. Intervistato da Affari italiani, il pentastellato spiega anche che sarebbe importante che venisse ascoltato in commissione Mario Draghi. “Lui ebbe un ruolo chiave nei disastri di Siena. Draghi firmo l’autorizzazione di acquisto di Banca Antonveneta da parte di Mps, sapendo che i suoi stessi ispettori avevano dichiarato fosse una polpetta avvelenata. Fu l’inizio della fine”, ha detto, aggiungendo poi che non bisogna “far passare sottotraccia le responsabilità di Pd (vecchio e nuovo) nel crack Mps e Etruria e di Forza Italia e Lega nelle venete”.
LA CRITICA AL SINDACO DI SIENA
Come già abbiamo avuto modo di raccontarvi, Bruno Valentini ha scritto una lettera aperta a Pier Ferdinando Casini, Presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche che ha affrontato in questi giorni proprio la vicenda Mps. Andrea Corsi, Consigliere comunale de L’Alternativa, critica la scelta del primo cittadino di Siena. “Come fa Valentini, allora Sindaco di Monteriggioni e dirigente del Pd, ad affermare che ‘la comunità senese non può e non intende chiamarsi fuori’, riferendosi soprattutto alla classe dirigente di maggioranza, ‘dalla responsabilità morale delle scelte compiute’? Come è possibile che ciò avvenga se siamo ancora guidati dal Partito democratico? Come fa, il Sindaco, ad invocare giustizia contro gli ‘intoccabili’, quando sa bene che la Commissione, ora che siamo a fine legislatura, non porterà a nulla di nuovo?”, sono le parole di Corsi riportate da radiosienatv.it.
Il consigliere comunale aggiunge anche che dal suo punto di vista con quella lettera aperta Valentini “sta tentando il solito giochino: cercare, goffamente, di rifarsi la verginità, prendendo in giro i cittadini e nascondendosi dietro un paravento”, quando in realtà “il declino che sta vivendo la nostra città ha un unico colpevole: la centralità di quel ‘Sistema Siena’ che ha provocato una continua confusione ed una sovrapposizione fra partiti (o meglio: ‘Partito’) e istituzioni. Corsi ritiene che Siena debba “finalmente voltare pagina e mandare in pensione i vertici di quella Sinistra che hanno contribuito alla rovina della nostra città ed in particolare quelli del Pd, ovvero il Partito che, tramite i suoi uomini, guidava Banca e Fondazione all’epoca delle scelte scellerate che hanno dilapidato un patrimonio enorme che apparteneva ai senesi”.