La crescita economica si fa con la spesa. Spesa che, più o meno, si voglia o possa fare. Occorre insomma esser prodighi per mantenere la prosperità; prosperi per esser prodighi! A Roma dicono “Mai detto ‘n prospero!” A Venezia: “Pezzenti. Uno mangia e beve, poi dice che non sapeva la lingua. Ma se vieni in Italia devi imparare l’italiano; anche un po’ di veneziano non farebbe male”. Già, così commenta il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro la vicenda dei tre turisti asiatici che pochi giorni fa hanno pagato oltre 500 euro per un pranzo di pesce in una trattoria vicino a San Marco.



Quei tre, incavolati, avevano poi scritto una lettera proprio a Brugnaro per lamentarsi del trattamento subito dal ristoratore. Dalla laguna il focoso ribatte: «Hanno mangiato aragosta e non hanno lasciato niente nel piatto. Ho chiesto al cameriere se gli avessero lasciato la mancia, neanche quella; è giusto che abbiano pagato. Anzi ,vorrei fare un plauso al ristoratore che ha emesso lo scontrino, dimostra ancora una volta che a Venezia c’è la legalità. Se venite a Venezia dovete sapere che siete a Venezia, dovete spendere qualcosina. Anzi, lasciate la mancia alle persone che lavorano per voi. Siete i benvenuti, ma dovete spendere».



Dunque, al di là dell’elegante eloquio che sostiene il limpido pensiero del Sindaco, la spesa o, meglio, la prosperità che tocca avere nel farla per poter continuare a esser prosperi per averla fatta. Già se a tavola, in un sol colpo, il trattore ti svuota il portafoglio e poi solerte paga l’Iva, la tua, ti restano a malapena gli spicci della mancata mancia, non più la prosperità, né l’esser prodigo. Toh, a voler esser maligni, come quel +2% di inflazione che altera i prezzi, perseguito dalle banche centrali.

Dunque, hic et nunc, per le regole che governano l’economia dei consumi si potrebbero configurare i termini dell’illecito economico; per quelle invece della vecchia economia della produzione, gli effetti degli improperi del Sindaco sono al più folclore. Sì, per questi vecchi apologeti, invece, il dumping [1] che rifocillando il potere d’acquisto rende prodighi e prosperi va fustigato. Ehi gente, “c’è del marcio in Danimarca” o, forse, solo l’azione di quell’anchilosato paradigma [2] che invade ancora il pensiero dei più?



[1] Che piaccia o meno, l’esportazione di merci a prezzi molto bassi che rifocillano il potere d’acquisto allo scopo d’imporsi sui mercati esteri.

[2] Quello che attribuisce ai produttori la generazione della ricchezza cosicché, all’aumentare dei prezzi, se ne genera di più: gulp!