IN BORSA CHIUDE A -1,7%
Mps chiude la seduta in Borsa con un calo dell’1,7%, con un valore di 3,94 euro ad azione. La Gazzetta di Mantova riporta la notizia di una sentenza che condanna Montepaschi a risarcire una correntista. Si tratta di una vedova che nel 2007, alla morte del marito, ha aperto un conto corrente nella filiale di Sermide per gestire i propri risparmi, pari a circa 30.000 euro. Il funzionario della banca le consiglia alcuni investimenti, che però per un errore non vengono eseguiti, ma lei lo viene a scoprire solo dopo alcuni mesi notando che il saldo del conto corrente è ancora alto. Per questo il bancario si scusa per l’inconveniente e le consiglia di acquistare le obbligazioni di Lehman Brothers, descrivendole come sicure visto che sono inserite nell’elenco “patti chiari” come bond a basso rischio. Dunque a febbraio 2008 i titoli vengono acquistati e una volta fallita la banca americana la donna si ritrova senza risparmi. Ora, però, è arrivata una sentenza che “ha imposto la restituzione di tutti i trentamila euro per un difetto del contratto”.
NUOVO CDA CON 15 MEMBRI
In Borsa Mps cede lo 0,7%, tornando sotto i 4 euro ad azione. Sono arrivati i dati ufficiale sull’offerta di scambio riservata agli ex possessori di bond subordinati Montepaschi Upper Tier 2. Complessivamente sono state portate in adesione più di 198,5 milioni di azioni, pari all’83,52% di quelle oggetto di offerta. Si procederà dunque con uno scambio con riparto sulla base di un coefficiente pari al 92,275%. Il Tesoro ha intanto deciso di riconfermare sia Marco Morelli che Alessandro Falciai nella sua lista per il rinnovo del cda. Il quale sarà composto da 15 membri, di cui ben 12 scelti dall’azionista di maggioranza (oltre a Falciai e Morelli, da Antonino Turicchi, Maria Elena Cappello, Stefania Bariatti, Salvatore Fernando Piazzolla, Nicola Maione, Roberto Lancellotti, Giuseppina Capaldo, Angelo Riccaboni, Michele Santoro e Fiorella Kostoris). Gli altri tre saranno espressione di Generali, che ha indicato i nomi di Marco Giorgino, Stefania Petruccioli e Giorgio Valerio. Non ci saranno quindi consiglieri rappresentanti degli altri fondi azionisti.
LE ACCUSE BANKITALIA AGLI EX VERTICI
Dopo la Consob è toccato alla Banca d’Italia essere audita in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche riguardo Montepaschi. Carmelo Barbagallo ha detto cose decisamente interessanti. Per esempio, riguardo l’acquisizione di AntonVeneta, ha dichiarato che leggendo le carte si è fatto l’idea che Mps ce la poteva fare. Poi però sono arrivate la tempesta perfetta della crisi e le irregolarità dei vertici della banca toscana. Il responsabile della vigilanza di palazzo Koch ha anche fornito dei dati interessanti sui crediti deteriorati di Rocca Salimbeni, spiegando che sono stati erogati “per oltre l’80% prima del 2012, crescono progressivamente fino al 2014, anno nel quale raggiungono i 45 miliardi, ammontare che rimane costante fino alla fine del 2016, anno nel quale fa registrare un’incidenza doppia sugli impieghi totali rispetto alla media delle banche italiane”. Anche dal suo punto di vista, quindi, il rischio del credito ha creato più danni all’equilibrio patrimoniale della banca rispetto ai rischi finanziari.
Resta il fatto, secondo Barbagallo, che “gli effetti della congiuntura e in generale del contesto esterno sul bilancio della banca, di per sé già profondi, sono stati amplificati dai comportamenti gravi e fraudolenti posti in essere sin dal 2008 dai precedenti esponenti di vertice, che hanno indebolito gravemente la banca e ne hanno messo in discussione la reputazione”. In un altro passaggio ha poi sottolineato che la Fondazione Mps, “ha inteso mantenere a lungo, anche quando non ce ne erano più le condizioni”, una posizione di controllo sulla banca, “erodendo il proprio patrimonio e indebitandosi”.