I DUBBI DI LANNUTTI SULLA COMMISSIONE BANCHE

Elio Lannutti ha voluto ricordare che Montepaschi “il cui valore di mercato al 31.12.2006 era di 14,85 mld di euro, ha sottoscritto 6 aumenti di capitale per 20,5 miliardi di euro (5,0 miliardi di euro nel 2008; 3,0 miliardi di euro nel 2009; 2,0 miliardi di euro nel 2011; 2,5 miliardi di euro nel 2012; 5,0 miliardi di euro nel 2014; 3,0 miliardi di euro nel 2015), tra il 2008 ed il 2016, e ha subito perdite per 18 miliardi di euro. Il salvataggio dello Stato è costato 9 mld di euro. Sommando 14 mld bruciati di capitalizzazione, la voragine è di circa 61 mld di euro”. Il Presidente dell’Adusbef, che ha scritto con Franco Fracassi il libro “Morte dei Paschi”, in un’intervista al Diariodelweb, ricorda che Mario Draghi, pur conoscendo la situazione debitoria di AntonVeneta nei confronti di Abn Amro, autorizzò l’acquisto della banca da parte di Montepaschi per una cifra spropositata.



Dal suo punto di vista, “la storia di Monte dei Paschi è la cartina di tornasole di un paese ai primi posti per corruzione e tra gli ultimi per libertà di stampa: le due facce della stessa medaglia. Bankitalia e Consob, che cercano di scaricare le proprie responsabilità nel gioco infantile dello scaricabarile, beccandosi come i polli di Renzo dei Promessi Sposi di Manzoni, devono essere profondamente riformate”. Lannutti non si illude poi che la Commissione d’inchiesta sulle banche possa far luce su quanto realmente avvenuto anche intorno alla banca toscana. “Me lo auguro, ma non ci credo molto. La commissione di inchiesta sulle banche, la cui proposta era stata formalizzata nel 2013 dal M5S, non avrà il tempo materiale per arrivare ad una conclusione”, ha detto.

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