IN BORSA CHIUDE A +1,05%

Mps chiude la giornata in Borsa con un rialzo dell’1,05%, consolidandosi sopra i 4 euro ad azione. Due settimane fa all’ufficio smistamento postale di Firenze era stata intercettata una busta contenente un proiettile indirizzata ad Aldo Natalini, Pm di Siena che aveva svolto indagini su Montepaschi. Ora due proiettili sono stati ritrovati in una busta indirizzata al Prefetto della città toscana Armando Gradone. Subito sono scattate le indagini della Digos sotto la direzione della Procura. Intanto si torna a parlare del caso di David Rossi. Suo fratello Ranieri ha infatti dichiarato a Siena Tv che l’ex responsabile comunicazione di Mps sarebbe stato appeso fuori dalla finestra e poi fatto cadere. Lo si evince da analisi che ha fatto compiere da esperti e ricercatori, per esempio su dei frammenti ritrovati sull’addome di David Rossi, compatibili con il davanzale della finestra. Inoltre, sotto le scarpe dell’uomo c’era della vernice bianca e l’unico ufficio in cui erano in corso lavori di tinteggiatura si trovava al piano superiore rispetto a quello di Rossi.



ALGEBRIS VALUTA INVESTIMENTO

Oggi in Borsa Mps guadagna il 2,1%, avvicinandosi a 4,1 euro ad azione. Davide Serra è stato ospite dell’ultima puntata di Piazzapulita, nel corso della quale ha detto che, dopo le soluzioni trovate per Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Montepaschi, il peggio per il sistema bancario italiano è alle spalle. “Ora ci sono solo delle piccole situazioni di banche minori che secondo me sono gestibili”, ha aggiunto, affermando anche che investirebbe in Mps. “Oggi è una banca che è completamente diversa, si è completamente liberata dei crediti inesigibili, è stata ricapitalizzata, il Tesoro è il maggior azionista, ha un ottimo management e, soprattutto, i problemi del passato sono usciti dalla banca”, ha detto il fondatore di Algebris, spiegando che la sua società sta anche valutando Montepaschi come investimento. Serra ha infine ricordato che aveva previsto che in caso di vittoria del No al referendum di dicembre sarebbe dovuto intervenire lo Stato per soccorrere Mps, visto che non sarebbero arrivati investitori dall’estero con quel verdetto delle urne.



VALENTINI: LO STATO RESTI ANCHE OLTRE IL 2021

Nell’audizione che si è tenuta venerdì in Commissione d’inchiesta banche, Vincenzo La Via, Direttore generale del Tesoro, ha avuto modo di spiegare che il ministero dell’Economia resterà azionista di Monte dei Paschi fino al 2021. Bruno Valentini è però convinto che lo Stato dovrebbe rimanere più tempo nel capitale della banca, in quanto “lo Stato nei confronti di questa banca ha un’enorme responsabilità”. In conferenza stampa ha infatti detto che “lo Stato decise, quando vennero fatte le regole europee per i salvataggi, che il sistema bancario era solido. Ma gli interventi si sono rivelati necessaria. Bankitalia, Consob e ministero del Tesoro non hanno vigilato in modo adeguato sull’acquisto di Antonveneta”. 



A proposito dell’operazione Antonveneta, il Sindaco di Siena ha anche detto che c’erano dei dubbi “espressi dall’allora presidente della Fondazione Monte dei Paschi Gabriello Mancini. Ma in ministero Mancini venne incitato a fare questa operazione e in Consiglio comunale si rafforzò il coro di coloro che volevano che anche la Fondazione facesse parte all’aumento di capitale”. Intervistato da Radio Siena Tv, Valentini ha anche raccontato l’incontro avuto con i vertici della Commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche. “Nel mio incontro con Casini, Brunetta e Marino – ha detto – i tre mi hanno confidato che sono rimasti stupiti di come la città si sia salvata dalla trave che ci è caduta addosso con la crisi della banca e della Fondazione, che ha tolto una grossa voce al bilancio comunale”.