IN BORSA CHIUDE A -0,15%
Si ridimensiona il rialzo di Mps, che chiude la giornata in Borsa addirittura in calo dello 0,15%, restando comunque sopra i 4 euro ad azione. Durante una tavola rotonda organizzata da Forza Italia a Milano nei giorni scorsi, Renato Brunetta ha detto che grazie all’attività della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche di cui è vicepresidente sta “vedendo le devianze criminali che si sono susseguite in questi anni, a partire da Mps e dalle banche venete”. Il Giornale riporta altre dichiarazioni dell’ex ministro, cui piacerebbe che la Commissione riuscisse a “capire le ragioni strutturali rispetto alle quali per esempio Mps, il terzo gruppo bancario italiano, sia finito in questo modo”. “Dove erano finite le vigilanze interne delle banche? Abbiamo bisogno di banche trasparenti ed efficienti. Una delle spiegazioni della crisi bancaria era l’ossessione di allora di Mps ad acquisire altre banche, a catturare quelle fragili e piene di debiti”, ha poi aggiunto.
TARGET PRICE DI GOLDMAN SACHS A 4,5 EURO
Mps oggi in Borsa sale del 2,9%, superando i 4,15 euro ad azione. Intanto Goldman Sachs ha riavviato la copertura del titolo di Montepaschi, con un giudizio neutrale e un target price pari a 4,5 euro. Come ricorda il sito di Milano Finanza, Mps ha nove raccomandazioni hold, cinque sell e nessuna buy. Stando a diversi prezzi obiettivo indicato dagli analisti, le azioni di Rocca Salimbeni avrebbero ancora una buona possibilità di crescita nei prossimi mesi, sempre che non emergano dati societari negativi rispetto alle previsioni. Per la banca toscana è anche arrivato un rating emittente di breve termine R-4 e di lungo termine B da parte di Dbrs, che ha evidenziato un progresso rispetto ai target del piano di ristrutturazione e un migliore sentiment di mercato. Tuttavia resta scarsa la capacità della banca di generare utili.
LE PAROLE DI CASINI SULLA LISTA DEBITORI
Come noto, i vertici di Monte dei Paschi hanno consegnato alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche l’elenco dei primi 100 debitori della banca. Un a lista che è secretata e Pier Ferdinando Casini, ospite di Mattino Cinque, ha voluto ricordare perché. “Non è che la Commissione tiene segreto l’elenco dei debitori. Questa è una rappresentazione falsa della realtà. Noi abbiamo delle regole perché non siamo in una corrida, siamo in uno stato di diritto e abbiamo una norma precisa che impone alla Commissione di classificare, segreti o meno, gli atti a seconda di quello che la fonte dice poiché noi riceviamo questi elenchi da qualcuno che ce li classifica segreti”. L’ex Presidente della Camera ha anche evidenziato che “la Commissione non serve a fare processi penali. I processi penali si fanno nelle aule di tribunale. La Commissione deve capire che cosa non ha funzionato”. E ha poi aggiunto che i processi che si stanno già celebrando in alcuni casi sono già arrivati al primo grado di giudizio.
Riguardo alla Banca d’Italia, il conduttore della trasmissione gli ha chiesto “perché avete confermato lo stesso nome e cioè Visco. Se ha sbagliato non era meglio mandarlo a casa?”. Casini ha quindi risposto: “Io non ho confermato nessuno. Io sono il Presidente della Commissione d’ inchiesta sulle banche, non spettava a me confermare, né fiduciare, né sfiduciare nessuno. Dopo di che, molte di queste indagini sono partite proprio da esposti della Banca d’Italia. Proprio la Banca d’Italia è andata alle procure dicendo: ‘Guardate in questa banca le cose non funzionano’”.