IN BORSA CHIUDE A -0,1%

In Borsa Mps oggi chiude in rosso dello 0,1%, restando sopra quota 4 euro. Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, ha intanto consegnato alla Procura di Siena, come aveva detto, la lettera anonima che ha ricevuto da parte di “un vigliacco”. Durante il servizio di Antonino Monteleone, trasmesso ieri sera dalle Iene, la stessa Tognazzi aveva svelato il contenuto della missiva, relativo a quanto accadde alla sede di Montepaschi nella sera in cui l’ex responsabile comunicazione della banca è morto. Questo “vigliacco”, che si è deciso a parlare perché in punto di morte, sostiene infatti che ci furono degli spari, dall’interno della sede verso l’esterno, proprio nel vicolo dove è stato ritrovato il corpo di Rossi. Un racconto che confermerebbe quanto aveva detto un misterioso uomo a Luca Goracci, legale della famiglia Rossi. Costui diceva di conoscere David, di avere appuntamento con lui la sera della sua morte e di essere stato aggredito da quattro uomini proprio nei pressi del vicolo di Monte Pio e di aver sentito anche un colpo di pistola, attutito da un silenziatore.



AXA VUOL MANTENERE L’ALLEANZA

Mps in Borsa sale dell’1,2%, avvicinandosi ai 4,1 euro ad azione. Axa ha intanto fatto sapere che vuol tenere salda l’alleanza con Montepaschi, anche se nel nuovo consiglio di amministrazione ci saranno dei rappresentati di Generali. Lo ha ribadito Patrick Cohen, amministratore delegato della filiale italiana del colosso assicurativo francese. Come ricorda Milano Finanza, del resto, la joint-venture con Mps garantisce ad Axa circa 4,7 miliardi di premi sui complessivi 6,3 derivanti dall’Italia per il gruppo. Dunque, l’intenzione di Axa è quella di aumentare sia premi che redditività. “Siamo in una partnership che vuole essere al servizio della performance futura di Mps  e sappiamo che vogliamo giocare il nostro ruolo”, ha dichiarato Cohen. Axa, dopo la ricapitalizzazione precauzionale di Mps ha una quota inferiore allo 0,4% della banca toscana, contro il 4,3% di Generali.



LE PAROLE DI PATUELLI SUGLI NPL

Come noto Monte dei Paschi ha intrapreso il suo cammino di risanamento grazie anche alla cartolarizzazione dei crediti deteriorati, la cui mole pesa come un macigno su tutto il sistema bancario italiano. Antonio Patuelli confida comunque che entro la fine dell’anno ci potrà essere un’importante diminuzione degli Npl in capo alle banche italiane, anche perché nei primi otto mesi del 2017 è stato registrato un calo del 25% delle sofferenze nette.  Il Presidente dell’Abi auspica quindi che il 2017 possa essere “l’anno in cui il grande problema degli Npl si riduca per tutte le attività bancarie”. Tuttavia gli Npl potrebbero rappresentare un grosso problema per le banche per via dell’addendum della Bce. Patuelli è convinto che si possa evitare il peggio, anche grazie al fatto che la Federazioni bancaria europea ha scritto una lettera che esprime una posizione comune e perciò le banche italiane non sono da sole ad affrontare questa situazione.



Il Presidente dell’Abi ha anche detto che nell’addendum c’erano alcuni elementi poco chiari, che grazie agli approfondimenti in corso cominciano a diventare più intelligibili. Si è inoltre detto convinto che Daniele Nouy, responsabile della vigilanza unica della Bce quando ha parlato alla commissione Economica e Monetaria del Parlamento europeo abbia fatto affermazioni significative e costruttive. “Di conseguenza, mi pare che siamo ormai sul piano del confronto, della ragionevolezza e con una politica strategica della Bce tutta tesa allo sviluppo”.