IN BORSA CHIUDE A -1,8%
Mps termina anche questa giornata in Borsa con un ribasso (-1,67%), con il titolo sceso sotto i 4,6 euro. Bloomberg lancia una notizia destinata con tutta probabilità ad alimentare nuove polemiche sull’operato della vigilanza di Bankitalia. L’agenzia di stampa finanziaria cita infatti un report di via Nazionale, emerso durante il processo contro gli ex vertici di Montepaschi, secondo cui la vigilanza nel 2010 sapeva che la banca toscana aveva imbastito un’operazione di finanza strutturata con Deutsche Bank per neutralizzare una perdita di quasi 400 milioni di euro, ovvero il derivato Santorini. C’è da dire che all’epoca alla guida della Banca d’Italia c’era ancora Mario Draghi. La vigilanza quindi sapeva, ma ha ritenuto non vi fossero provvedimenti particolari da prendere. La tesi difensiva è che quindi gli ispettori fossero al corrente di quanto stava accadendo, ma per Bankitalia si tratta solo delle posizioni della difesa.
PER CREDIT SUISSE LE AZIONI VALGONO 4,28 EURO
Mps in Borsa cede l’1,5%, scivolando sotto i 4,6 euro ad azione. Forse anche per via del fatto che Montepaschi ha incassato un commento poco lusinghiero da parte di Credit Suisse. Gli analisti della banca svizzera, infatti, hanno avviato la copertura del titolo con un giudizio underperform, fissando il target price a 4,28 euro, ben al di sotto della quotazione attuale. Nonostante il piano ritenuto credibile sul fronte dei costi, grazie anche al fatto che sono frutto dell’accordo con le istituzioni europee per avere il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale, per gli analisti ci sono rischi di esecuzione sulla qualità dell’attivo e sui ricavi. Sarebbe quindi importante riuscire a vedere dei miglioramenti nei vari trimestri per far svanire le perplessità circa il raggiungimento dei ricavi prefissati e la qualità degli attivi.
M5S SIENA SULLA FONDAZIONE MPS
Oggi Mps chiude la sua prima settimana completa del 2017 in Borsa. Recentemente Giuseppe Guzzetti ha segnalato come “a Siena la politica stia tentando ancora di mettere le mani sulla Fondazione Mps”, criticando il Sindaco della città toscana, Bruno Valentini, che ha chiesto la destituzione di Marcello Clarich, Presidente della Fondazione Mps. Su questa vicenda è intervenuto il Movimento 5 Stelle di Siena, secondo cui il Presidente dell’Acri si muove un po’ in ritardo. “Dove era Guzzetti quando questa impropria ingerenza politica, è stata messa in atto per anni da tutti i maggiori partiti, anche da quelli che, dopo aver avallato, o essere stati complici, di tutte le scelte scellerate alla base di questi disastri in cambio di qualche poltrona e qualche prebenda loro garantite dal PD e dal Sistema Siena, oggi vorrebbero fare le verginelle e i “salvatori della patria”?”, scrivono i pentastellati in una nota riportata da ilcittadinoonline.it.
Nella quale si legge anche che l’obiettivo del Movimento 5 Stelle, e dell’Associazione Pietraserena, è “un totale cambio di metodo e di persone, oltreché di assetto e di ‘governance’, per trasformare la Fondazione Mps da una non più accettabile e ormai anacronistica Fondazione bancaria, mal gestita e influenzata da famelici interessi politici nazionali, ad una Fondazione del territorio, guidata da persone Senesi oneste e competenti, che impegnino finalmente attenzione e risorse al rilancio dei troppi settori in crisi del nostro territorio”. Viene quindi annunciata una nuova mozione in Consiglio comunale su questo tema, dopo che recentemente n’era stata respinta una.