FONDAZIONE MPS, IL TESORO DÀ RAGIONE A CLARICH

In settimana Giuseppe Guzzetti aveva lanciato l’allarme sulla Fondazione Mps, segnalando come la politica stesse cercando di mettere mano sull’istituzione senese. Il riferimento nemmeno troppo implicito pareva essere alla volontà di Bruno Valentini, Sindaco di Siena, di fa sì che Marcello Clarich lasciasse la guida della Fondazione prima della naturale scadenza del mandato. A febbraio il consiglio comunale aveva deliberato un atto per chiedere ai membri della Fondazione di “recuperare e rafforzare il dialogo costruttivo con la comunità senese, stimolando una proficua collaborazione sempre più stretta con il Comune anche attraverso il fattivo apporto dei designati”.



Clarich ha chiesto subito al Tesoro vigilante di esprimere il suo parere sulla coerenza della mozione politica con “il principio di indipendenza e assenza di vincoli di mandato sancito dalla normativa di settore e dalla giurisprudenza costituzionale” e Repubblica mostra quella che è stata la risposta. “È inammissibile che i nominati nella Fondazione Mps si attengano alla mozione programmatica definita con apposito atto dal consiglio comunale di Siena, e che i designati dal Comune preventivamente impegnarsi a partecipare alle audizioni convocate dagli organi comunali”. Anche se tali impegni fossero intesi “come obbligo morale, rischierebbero d’inficiare il requisito dell’indipendenza”. Dunque il Tesoro sembra dar ragione a Clarich. Non resta che vedere se il Comune presenterà un nuovo atto o meno riguardante la Fondazione, che ormai ha una quota irrisoria (0,1%) di Montepaschi.

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