L’acqua ha un valore? Non quella del mare, è tanta, troppa; scarsa quella potabile, solo 0,02%, vale. Già, valore dispari seppur tutte e due risorse che assolvono a delle necessità. E i nonni? Beh, sono tanti, altro che scarsi; portano l’esperienza di una passata vita, a un nuovo oggi e ancor nuovissimo domani, totalmente svalutata.



La “torta della nonna”, fagocitata da internet svaluta la madre di mia madre. Anziani ancor fedeli all’antico “sacrificio”, proprio quello sacrificato dai nipoti all’obbligo di fare tutta la spesa che possono. Cavolo, vita svalutata per questi nonni mal usati, dimenticati.

Vita grama insomma, fino a poco fa però; poco dopo arriva l’Istat: nel 2016 iscritti in anagrafe 473.438 bambini, oltre 12mila in meno rispetto al 2015. Diminuiscono pure le donne in età riproduttiva. Poi ci sono i Neet e quelli che non lo sono, con lavori precari e redditi ancor di più. Beh e allora? Dunque, a conti fatti questi nonni saranno ancor di più, avranno tempo per fare le tate. Non paghi, anzi, parsimoniosi hanno risparmiato per far credito ai figli e con la pensione dare la paghetta ai nipoti. Sussidiano, insomma, per rifocillare il potere d’acquisto per i prodighi familiari che avranno da fare la spesa per fare la crescita.



Già, proprio quella che serve per creare occupazione e reddito, magari pure per aumentare le entrate fiscali che serviranno per compensare gli aumenti del costo della sanità di una società sempre più anziana. Beh, forse come portatori di un’esperienza valgono poco, per il resto moltissimo! W allora questi nuovissimi valorosi nonni, per l’eternità!

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