Luci e ombre sul Bitcoin e più in generale sulle criptovalute. Il sistema è complesso e in continua evoluzione, ma gli esperti avvertono: terrorismo ed evasione fiscale possono essere i rischi. In Italia c’è un Osservatorio permanente sul fenomeno per quantificarne benefici e pericoli: lo ha lanciato Apsp, l’Associazione prestatori servizi di pagamento. Eventuale anonimato, nessun costo di transazione, nessun limite e trasferimento in tempo reale: questi i vantaggi. D’altra parte, però, bisogna tener conto che gli operatori che offrono questo servizio non sono tenuti all’osservanza degli obblighi di verifica alla clientela, quindi «non figurano tra i destinatari della normativa antiriciclaggio». Inoltre, come spiega Maurizio Pimpinella, presidente di Apsp, non sono tenuti neppure a «registrazione dei dati e segnalazioni di operazioni sospette, soprattutto legate all’evasione fiscale e al terrorismo». Pimpinella segnala la crescita di siti web e chat di affiliati alle organizzazioni terroristiche che promuovono il ricorso ai bitcoin. L’oro digitale risulta particolarmente attraente per i criminali «perché trasferisce velocemente e in modo sicuro e anonimo quantità illimitate di denaro». (agg. di Silvana Palazzo)
I COLOSSI DELL’E-COMMERCE SNOBBANO I BITCOIN
Stanno crescendo i negozi, grandi e piccoli, che accettano Bitcoin, la criptovaluta sottoposta ai primi future al Chicago Board Options Exchange. Ora con questa moneta elettronica, creata nel 2009, ci si può comprare anche un caffè. Una delle prime società ad accettare questa sfida della moneta virtuale è stata Microsoft. Si possono dunque acquistare giochi, film e app attraverso un meccanismo che trasforma i Bitcoin in dollari. Questa non è dunque solo la moneta dei nerd, perché ad esempio ci si può “comprare” anche un appuntamento su Badoo, l’app di incontri. Con i Bitcoin si possono comprare anche biglietti aerei e hotel attraverso la piattaforma Expedia. Le grandi piattaforme di e-commerce che li accettano però sono ancora una rarità. Nonostante le voci si rincorrano da anni, Amazon ad esempio non ha ancora dato il via libera. Etsy, il portale che permette vendite di oggetti artigianali, invece lo ha fatto. (agg. di Silvana Palazzo)
ALLARMI ANTI-FUTURES DA JPMORGAN E BUFFET, “UNA TRUFFA”
Non solo da oggi, i dubbi e le grosse critiche da molti lati del mercato globale arrivano dirette ai Bitcoin e a chi è pronto a tutto per scommettere sulle criptovalute per commerciare nel futuro: Jamie Dimon, ad esempio, celebre banchiere di JPMorgan ha definito il Bitcoin nientemeno che una “truffa colossale”. A fargli da sostegno anche il finanziare Warren Buffett che in più occasioni ha parlato di un «miraggio inutile da cui i risparmiatori devono tenersi alla larga. Pericolosa e frenetica la pratica dei Bitcoin…». Nei giorni scorsi invece, alla vigilia del lancio dei futures della moneta elettronica, ha parlato anche Paul Donovan (Ubs) che bollato il rally in corso da oggi come «una isteria collettiva, il Bitcoin è un contenitore altamente rischioso». Per ora il mercato si tiene in allerta, ma non è detto che continuerà a farlo a lungo..
VOLANO I FUTURES, RESTANO I DUBBI
Un fenomeno unico nel panorama del mercato mondiale: i Bitcoin non convincono ancora, nonostante questa prima folle giornata di corsa allo scambio. Secondo il Cboe il valore totale di tutti i bitcoin in circolazione – mentre si è ripreso il sito per poter lanciare i futures sulla criptovaluta più nota – che rispecchia la capitalizzazione di mercato, negli ultimi cinque anni è cresciuto fino a 262 miliardi di dollari partendo da meno di 1 miliardo di dollari. Non solo, mentre lo scambio già ad oggi corre oltre i 18.000 dollari al debutto sulla prima piazza finanziaria globale: come riporta la Repubblica, «il fatturato nozionale giornaliero dell’8 dicembre superiore a 21 miliardi di dollari. Il valore totale di tutti i token criptovaluta in circolazione è ora di circa 423,7 miliardi di dollari». Ma i dubbi restano e resteranno ancora per molto tempo, come abbiamo provato a riassumere qui sotto.
LA VALUTAZIONE SEMBRA IMPOSSIBILE
Prosegue il successo in questa prima giornata di futures possibili per il Bitcoin, anche se gli analisi si dividono ancora di più in due fazioni: per chi crede e fonda tutto sulla crescita delle criptovalute la giornata di oggi conferma la potenziale salita record di un fenomeno ancora misterioso ma che comincia a delinearsi (acquisendo fiducia da privati e aziende). Per chi invece giudica il Bitcoin una possibile “bolla economica” la giornata di oggi si presenta come un grosso “alert” per possibile speculazioni future: un esempio? Dall’alto degli 84 miliardi di dollari accumulati nella sua lunghissima carriera di investitore, Warren Buffett (87 anni e icona del mercato mondiale) ha notato che «è impossibile determinare il valore di un bitcoin, dato che la criptovaluta è completamente slegata da qualsiasi attività reale». Non è valutabile e difficilmente prevedibile come quotazioni: questo il rischio più alto per i Bitcoin, che inoltre offre a possibilità di possesso e scambio in totale anonimato e sfugge ai radar dei governi e delle autorità. Non ci vuole un genio a capire che i rischi anche su attività illecite e illegali con l’utilizzo del Bitcoin potrebbe non essere un ottimo biglietto da visita per la criptovaluta. Come spiega bene il Sole 24 ore con una “provocazione”, «l’unico vero valore del bitcoin è quello che altri risparmiatori sono disposti a pagare per averne uno».
SCAMBI SOPRA I 18MILA DOLLARI
È scattata la bitcoin-mania, o almeno prosegue la tendenza sempre più crescente nei mercati mondiali della misteriosa cripto valuta che dalla mezzanotte di oggi è sottoposto ai primi future (con la sigla XBT) al Chicago Board Options Exchange. Da oggi, in sostanza, gli investitori di ogni parte del mondo possono scommettere sull’andamento del bitcoin acquistandola già da oggi ad un prezzo chiaro e certo per poi entrarne in possesso ad una data stabilita. Il meccanismo dei future è tutto qui, anche semplice in teoria: sapere però se la moneta virtuale farà un salto verso il successo è ancora oggi un mistero. «Contratti futures nelle prime ore di scambio sono stati poco meno di 2.500, quasi totalmente sulla scadenza del 17 gennaio», spiega il Sole 24 ore. Gli scommettitori ci credono e nel giro di poche ore si è già superata quota 18mila dollari per gli scambi: resta però il dubbio per molti che i bitcoin siano la prossima bolla pronta ad esplodere appena si diffonderà per bene.
SITO GIÀ IN TILT
«Il contratto a gennaio ha aperto a 15.000 dollari balzando a 16.6000 nei primi cinque minuti di scambio, dando il via a un’altalena di quotazioni che poi ha chiuso in deciso rialzo», avverte ancora il quotidiano economico, con le quotazioni e gli scambi che si stanno preparando anche alla seconda “ondata” di derivati prevista, sempre negli States, per il prossimo 18 dicembre. Intanto però, l’alta volatilità del bitcoin ha portato il Chicago Board Options Exchange (Cboe) a bloccare le contrattazioni per eccesso di rialzo. Un portavoce del Cboe ha dovuto precisare a mezzo stampa, «a causa dell’elevato traffico i visitatori del sito potrebbero registrare una maggiore lentezza e l’indisponibilità del sito, ma tutti i sistemi operativi stanno funzionando regolarmente». Chi non ci crede per nulla e chi invece è pronto a scommettere che il bitcoin diventerà il vero riferimento del mercato prossimo, non così lontano: «Visti i volumi sul future, crediamo che ci sia una buona domanda che sta muovendo al rialzo anche il prezzo della valuta digital. Sta aumentando la fiducia nello strumento e per questo i prezzi stanno salendo», spiega a Bloomberg Naeem Aslam, il capo analista di TF Global Markets a Londra.