PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA

La Borsa italiana chiude in calo dell’1,44% e sul listino principale troviamo in rialzo solo Buzzi (+0,09%), Cnh Industrial (+1%), Generali (+0,46%), Stm (+0,86%) e Yoox (+0,23%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-2,6%), Banco Bpm (-4,52%), Banca Generali (-1,93%), Bper (-6,3%), Enel (-1,54%), Fineco (-1,62%), Mediaset (-2,33%), Moncler (-2,85%), Recordati (-2,38%), Saipem (-2,35%), Snam (-1,86%), Telecom Italia (-2,96%), Tenaris (-2,39%), Terna (-1,93%), Ubi Banca (-4,06%) e Unicredit (-4,65%). Fuori dal listino principale Molmed chiude con un +13,88%, mentre Brunello Cucinelli cede il 6,2%. Il cambio euro/dollaro risale sopra quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 146 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:00

La Borsa italiana cede lo 0,9% e sul listino principale troviamo in rialzo Brembo (+0,3%), Buzzi (+0,1%), Campari (+0,1%), Cnh Industrial (+2,4%), Exor (+0,8%), Fca (+0,4%), Generali (+1,2%), Luxottica (+0,5%), Mediobanca (+0,1%), Prysmian (+0,1%), Stm (+1,3%), Unipol (+0,6%) e Yoox (+0,8%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-2,5%), Azimut (-0,%), Banco Bpm (-4,3%), Banca Generali (-1,5%), Bper (-6%), Fineco (-1,4%), Intesa Sanpaolo (-1%), Mediaset (-1,3%), Moncler (-1,9%), Recordati (-1,7%), Saipem (-1,7%), Snam (-1,9%), Telecom Italia (-2,6%), Tenaris (-2,2%), Terna (-1,3%), Ubi Banca (-4,8%) e Unicredit (-4%). Fuori dal listino principale Molmed sale del 9,8%, mentre Brunello Cucinelli cede il 5,9%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 146 punti base.



PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:15

La Borsa italiana cede lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rialzo Buzzi (+0,1%), Cnh Industrial (+1%), Ferrari (+0,1%), Generali (+0,9%), Intesa Sanpaolo (+0,4%), Leonardo (+0,4%), Luxottica (+0,4%), Prysmian (+0,4%), Unipol (+0,5%) e Yoox (+0,6%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,6%), Azimut (-0,7%), Banca Mediolanum (-0,8%), Banco Bpm (-2,1%), Banca Generali (-1%), Bper (-2,1%), Campari (-0,8%), Enel (-0,6%), Mediaset (-0,8%), Moncler (-0,8%), Recordati (-0,9%), Saipem (-0,6%), Snam (-0,7%), Telecom Italia (-2,2%), Tenaris (-1,6%), Ubi Banca (-1,6%) e Unicredit (-2%). Fuori dal listino principale Softec sale dell’8,6%, mentre Nova Re cede il 4,1%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 142 punti base.



PIAZZA AFFARI ATTENDE LE DECISIONI DELLA FED

Oggi sono attesi diversi dati macroeconomici importanti, come i prezzi al consumo tedeschi del mese di novembre, la produzione industriale nel mese di ottobre in Italia, il tasso di disoccupazione del mese di ottobre e la richiesta dei sussidi di disoccupazione nel mese di novembre nel Regno Unito. Per quanto riguarda l’area euro è atteso il dato sulla produzione industriale del mese di ottobre, oltreoceano invece sono attesi prezzi al consumo del mese di novembre e le scorte di petrolio. In serata ci sarà invece la comunicazione sulle decisioni monetarie della Fed. Ieri Piazza Affari ha chiuso con un rialzo dello 0,16% a 22.727 punti. Sotto le luci dei riflettori Unicredit che dopo essere stata tutto il giorno in territorio positivo, ha chiuso a 17,41 con un -1,02% nel giorno in cui la banca italiana presenta a Londra il proprio piano industriale, confermando gli obiettivi sui ricavi saliti a 20,6 miliardi dai 20,4 del 2015, sull’utile netto che dal miliardo e mezzo del 2015 passa a 4,7, sui costi che scendono da 12,2 miliardi a 10,6 e migliorando i target dei crediti deteriorati attesi a 40,3 miliardi dai 77,8 del 2015, il tasso di incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti che scenderà dal 16% al 7,8% e gli stessi crediti deteriorati che saranno pari a 17,7 miliardi dai 38,3 del 2015. Gli obiettivi fissati hanno portato il gruppo ad aumentare il dividendo per l’anno 2019 incrementandolo dal 20% al 30%. Sempre a proposito del comparto bancario ha chiuso male Ubi Banca, come pure Bper e Banco Bpm, a 3,94 euro con un pesante passivo del 3%.

Bene invece tutto il comparto dell’Oil&Gas, con i rialzi di Tenaris (+3% a 13,41 euro), Saipem (+1,31% a 3,492 euro) ed Eni (+1,22% a 14,14 euro) che beneficiano del rialzo del prezzo del petrolio che, sui massimi della giornata odierna, ha toccato quota 65 dollari al barile.
Nel lusso chiude male Salvatore Ferragamo con un -2,84% a 22,61 euro a causa del giudizio negativo di Hsbc, motivato da stime di crescita inferiori alle attese, che ha tagliato il target price da 29 a 24 euro e una raccomandazione da buy a hold. Per quanto riguarda il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi decennali, lo spread ha chiuso in rialzo a 139 dai 134 dell’apertura, con un rendimento del decennale dell’1,7%.