PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dello 0,93% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Azimut (+0,25%), Banca Mediolanum (+1,4%), Ferragamo (+0,65%), Fineco (+0,65%), Generali (+0,59%), Luxottica (+0,59%), Unipol (+0,37%), UnipolSai (+0,57%) e Yoox (+1,08%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-1,53%), Bper (-1,98%), Campari (-1,91%), Enel (-1,66%), Intesa Sanpaolo (-2,23%), Moncler (-1,06%), Recordati (-2,04%), Saipem (-1,88%), Snam (-1,12%), Telecom Italia (-1,49%), Tenaris (-1,38%) e Ubi Banca (-1,64%). Fuori dal listino principale Exprivia chiude con un +10,45%, mentre Molmed cede il 6,38%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund resta sopra i 147 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
La Borsa italiana cede lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rialzo Azimut (+1,2%), Banca Mediolanum (+1,3%), Banca Generali (+0,5%), Brembo (+0,3%), Buzzi (+0,2%), Eni (+0,3%), Ferragamo (+0,5%), Ferrari (+0,3%), Fineco (+1,3%), Generali (+1,2%), Luxottica (+1,8%), Mediobanca (+0,1%), Poste Italiane (+0,4%), Unicredit (+0,2%), Unipol (+1,1%), UnipolSai (+0,9%) e Yoox (+1,9%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,6%), Banco Bpm (-1,4%), Bper (-1,6%), Campari (-1,4%), Enel (-1,3%), Intesa Sanpaolo (-1,2%), Leonardo (-0,6%), Recordati (-1,8%), Saipem (-2%), Telecom Italia (-1,2%), Tenaris (-0,8%) e Ubi Banca (-1,2%). Fuori dal listino principale Exprivia sale del 6,2%, mentre Trevi cede il 7,5%. Il cambio euro/dollaro resta a quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova poco sopra i 147 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:15
La Borsa italiana guadagna lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rosso Banco Bpm (-1,3%), Banca Generali (-0,5%), Buzzi (-0,1%), Campari (-0,1%), Cnh Industrial (-0,3%), Exor (-0,1%), Leonardo (-0,5%), Luxottica (-0,3%), Prysmian (-0,3%), Recordati (-0,3%), Saipem (-0,4%), Snam (-0,2%), Stm (-0,6%) e Tenaris (-0,1%). I rialzi più significativi sono quelli di Azimut (+0,8%), Banca Mediolanum (+1,3%), Bper (+0,7%), Fineco (+0,9%), Generali (+0,8%), Mediobanca (+0,7%), Moncler (+0,6%), Poste Italiane (+0,6%), Terna (+0,8%), Ubi Banca (+0,8%), Unicredit (+1,2%), Unipol (+0,8%), UnipolSai (+0,9%) e Yoox (+1,2%). Fuori dal listino principale Prismi sale del 3,5%, mentre Softec cede il 5,4%. Il cambio euro/dollaro si trova a quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 148 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE DRAGHI
Giornata con dati macroeconomici molto scarni quella di oggi, dove la protagonista sarà invece la Bce. Alle ore 13:45 la decisione sui tassi di interesse mentre alle 14:30 la conferenza di Mario Draghi. Gli investitori si concentreranno sulle parole del Presidente dell’Eurotower. Ieri Piazza Affari ha chiuso in ribasso dell’1,44%, a quota 22.400 punti. La giornata era iniziata in modo tranquillo con l’indice che aveva veleggiato intorno alla parità all’inizio della seduta. Le cose sono però peggiorate nella seconda parte della mattinata e le vendite sono iniziate a diventare sempre più fitte. A pesare sul listino italiano è stata, secondo gli analisti, la possibilità che le elezioni siano fissate per questo 4 marzo, una data molto vicina e questo ha portato anche ad un allargamento dello spread. Secondo altri, invece, il calo del Ftse Mib e soprattutto dei titoli bancari è dovuto ancora una volta agli Npl che continuano a generare incertezza. Non è ancora chiaro come e quando l’addendum della Bce verrà implementato: alcuni rumos hanno riportato che si stia pensando di applicare le regole anche ai vecchi stock e questo rappresenterebbe un vero problema per gli istituti italiani.
In questo contesto i titoli bancari sono stati i peggiori: Bper ha perso il 6,3%. Molto male anche Unicredit che ha messo a segno un ribasso del 4,65%. In netto calo anche Ubi Banca che ha perso il 4,06%. Leggermente meglio ha fatto, invece, Intesa Sanpaolo che è riuscita a limitare la discesa all’1,17%. Ha fatto male anche il comparto energetico con A2A che ha ceduto il 2,6%. In netto calo anche Enel che ha fatto registrare un ribasso dell’1,54%. Lo spread fra Btp e Bund è salito a 146 punti base. In netto aumento anche il rendimento del Btp decennale che si attesta ora all’1,77%.