I CAMBIAMENTI PER LA GREEN ECONOMY

A Milano si è tenuto un workshop organizzato dalla Fondazione Istud insieme alla rappresentanza a Milano della Commissione europea dal titolo “Future Energy. Future green”, cui hanno preso parte i protagonisti della green economy. Marella Caramazza, Direttore generale della Fondazione Istud, ha messo in evidenza l’esigenza di cambiamento che arriva anche dalla produzione normativa dell’Ue. Il fattore chiave nel settore diventa quindi quello della collaborazione. “Un’impresa da sola non credo possa cogliere tutte le opportunità. Si parla tanto di open innovation, di organizzazioni a rete e network, ma quello che va fatto è essere davvero disponibili a collaborare ed aprirsi nei confronti degli altri, che magari all’inizio possono apparire dei competitor ma poi sono dei grandi colleghi con cui fare pezzi di strada che ci possono portare molto più avanti”, ha detto Caramazza. 



L’IMPORTANZA DELLA COLLABORAZIONE

“In Italia abbiamo delle grandissime eccellenze e credo sia necessario anche sviluppare le competenze perché i manager, cioè chi decide le politiche industriali e di investimento all’interno delle aziende, possano essere effettivamente capaci di cogliere queste grandissime opportunità”, ha detto ancora il Direttore generale della Fondazione Istud. Adnkronos riporta anche le parole di Massimiliano Braghin, Presidente Infinity Hub, il quale ha ricordato come l’equity crowfunding consenta di “lavorare assieme, creare relazioni, soprattutto locali, perché oggi abbiamo tecnologie a livello globale che devono essere utilizzate anche a livello locale: sulla singola abitazione, sulla singola piccola e media impresa, sul singolo comune”.



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