Il costo del Canone Rai 2018 non cambia neppure quest’anno: chi sperava di riuscire a pagare meno rispetto allo scorso anno, resterà deluso. Le promesse di riduzione del costo avanzate da Matteo Renzi, dunque, sembrano essere del tutto sfumate sebbene l’ex premier avesse annunciato in passato “altre sorprese” facendo così ben sperare in una riduzione consistente. La cifra sarà addebitata nelle bollette elettriche ratealmente a cadenza bimestrale ed avrà un costo di circa 18 euro. Con la manovra 2017 la cifra del canone fu ridotta a 90 euro con una drastica riduzione dell’evasione fiscale, come riporta Il Salvagente. Nonostante questo però, non sarebbe comunque calato il costo. Chi vorrà chiedere l’esenzione presentando il modello di dichiarazione sostitutiva di non detenzione dell’apparecchio televisivo ha ancora tempo fino al 31 gennaio 2018 eppure, come evidenzia il sito Rai dedicato al Canone 2018, dal momento che la prima rata scatterà esattamente il prossimo gennaio, onde evitare l’addebito in bolletta è preferibile anticipare la presentazione della domanda entro il mese di dicembre e precisamente entro la fine del mese in corso per la presentazione telematica ed entro il 20 dicembre per la presentazione tramite posta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA DICHIARAZIONE DI ESENZIONE VALE UN ANNO
Fino al 31 dicembre per via telematica, entro oggi 20 dicembre per via cartacea: per usufruire dell’esenzione al Canone Rai le date da fissare con certezza sono queste, o almeno per evitare il primo addebito che poi potrebbe essere rimborsato se dimostrato di non avere apparecchi tv fino a tutto il mese di gennaio 2018. Ribadendo con questa chiarezza le date, va anche ricordato che la dichiarazione di esenzione al Canone Rai ha validità di un anno e al termine del quale va riaffermata la “conferma” contro la presunzione di detenzione. Il modulo di “dichiarazione sostituiva di non detenzione” è disponibile come abbiamo detto qui sotto, sia online che scaricato per via telematica e inviato tramite Pec o posta prioritaria. In poche parole, l’esenzione può essere richiesta ma ogni 12 mesi rinnovata per dimostrare effettivamente che non si ha per davvero un dispositivo tv in casa. (agg. di Niccolò Magnani)
RISCHI SANZIONI
Per comprendere quali multe e sanzioni rischiano chi intende spudoratamente e coscientemente mentire all’Agenzia delle Entrate in merito all’esenzione del canone Rai, occorre dare un’occhiata al regolamento in calce: basta la titolarità del possesso di un apparecchio tv per non potere richiedere l’esenzione alla tassa del servizio pubblico. «È sufficiente il possesso, cioè esserne materialmente a disposizione. Eventuali multe saranno elevate al titolare del contratto con la compagnia elettrica anche se risulta essere diverso dalla persona che ha acquistato la tivù». Non solo, secondo quanto ripete il regolamento del canone Rai, capitolo sull’esenzione, «La compilazione dei modelli tramite notizie mendaci è foriera di conseguenze penali e, nel caso in cui si scelga di farsi giustizia da sé, pagando la sola utenza defalcata dall’importo del canone in quanto sprovvisti di tivù, si incorrerà negli accertamenti fiscali per evasione».
MANOVRA, “IL CANONE RESTERÀ A 90 EURO”
Mentre è ancora possibile fino a fine anno effettuare la domanda di esenzione del Canone Rai per il prossimo anno, arrivano novità importanti per quanto riguarda proprio il costo specifico della tassa per il servizio pubblico, da due anni inserita in bolletta della luce per provare a combattere l’assai frequente abuso di evasione della tassa. Con un nuovo pacchetto di 11 emendamenti presentati alla Manovra Economica – in discussione alla Camera in questi giorni – dal relatore Francesco Boccia, si chiede che il canone Rai rimanga anche per il prossimo anno con costo sui 90 euro per ogni cittadino. Secondo quanto riportato dall’Ansa, il nuovo pacchetto dovrebbe venire esaminato nei prossimi giorni e vi è la forte sensazione che la parte sul canone Rai “fermo” come costi possa effettivamente passare, evitando così l’impennata temuta da tanti italiani.
DIPLOMATICI E MILITARI ESTERI
All’interno del regolamento per l’esenzione del Canone Rai, altri due casi-limite sono rappresentati dai diplomatici e i militari stranieri sul nostro territorio. Queste categorie sono infatti esentati dal pagamento del canone tv, per effetto di convenzioni internazionali, «anche gli agenti diplomatici, i funzionari o gli impiegati consolari, i funzionari di organizzazioni internazionali, i militari di cittadinanza non italiana o il personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze Nato di stanza in Italia». Altro caso-limite invece è quello degli ultra 75enni: tutti i cittadini residenti in Italia che hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo non superiore a 6.713 euro, sono esonerati da ogni tipo di pagamento sul Canone del servizio pubblico. Anche in questo caso però, bisogna confermare il proprio allineamento con i criteri imposti, per poter usufruire appieno dell’esenzione legale: in questo caso, i cittadini anziani dovranno rivolgersi agli uffici dell’Agenzia per presentare una dichiarazione sostitutiva di richiesta di esenzione. La richiesta, accompagnata da un documento di identità valido, deve essere compilata sull’apposito modello.
LE DATE D’INVIO DELLE DOMANDE
Secondo quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate, la richiesta di esenzione al Canone Rai 2018 può essere presentato entro il prossimo 31 dicembre, anche se come abbiamo visto in questi giorni non si tratta dell’ultima improrogabile scadenza. Infatti, come spiegato nel dettaglio in questo focus, «Dal 2017 i termini di efficacia delle dichiarazioni di non detenzione sono i seguenti: dichiarazione presentata entro il 31 gennaio dell’anno solare di riferimento, a partire dal 1º luglio dell’anno precedente, ha effetto per l’intero canone dovuto per l’anno di riferimento; dichiarazione presentata dal 1º febbraio al 30 giugno: esonera dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre dello stesso anno; dichiarazione presentata dal 1º luglio al 31 gennaio dell’anno successivo: esonera dall’obbligo del pagamento per l’intero anno successivo». Se però, invece che attendere il 31 gennaio – quando si avrà già dovuto pagare il primo addebito – per avere l’esenzione, ci si muove per tempo si può evitare il successivo rimborso, direttamente non pagando la prima tranche perché non dovuta per legge (bisogna dimostrare di non essere in possesso di un apparecchio tv per chiunque sia depositario e intestatario di una bolletta della luce elettrica). Il modulo di “dichiarazione sostituiva di non detenzione” è disponibile come abbiamo detto qui sotto, sia online che scaricato per via telematica e inviato tramite Pec o posta prioritaria.
Clicca qui per come compilare il modulo di domanda per l’esenzione del Canone Rai 2018.
CANONE RAI, LE SCUOLE LO DEVONO PAGARE?
Mentre si avvicina la scadenza per la presentazione del modello cartaceo di esenzione dal Canone Rai (ancora due giorni, fino al 20 dicembre), restano ancora alcuni dubbi su alcune particolari situazioni “pubbliche” come ad esempio possono essere le scuole. Esatto, gli istituti scolastici italiani devono pagare oppure sono esentate dal canone tv del servizio pubblico Rai? Lo spiega bene il regolamento stesso del Pagamento Canone, riformato lo scorso anno, che ha permesso di fatto a scuole materne statali e non statali ma autorizzate, le scuole elementari statali o parificate, le scuole di istruzione secondaria ed artistica di ogni grado statali pareggiate e legalmente riconosciute, gli istituti di istruzione superiore e le Università di ottenere una licenza gratuita alle radiodiffusioni per la detenzione di apparecchi radiotelevisivi ad uso esclusivamente didattico. Per potere però usufruire di questa licenza particolare, ogni scuola attraverso i propri Uffici Scolastici Provinciali o direttamente da parte delle Università deve inoltrare una apposita istanza alla Rai, con lettera spedita a Rai Radiotelevisione Italiana Casella postale 10 – 10121 Torino.