IN BORSA SI ALLONTANA DAI 3,9 EURO
Finisce in rosso la giornata di Mps in Borsa, con un calo dello 0,26%, che allontana il titolo da quota 3,9 euro. L’Associazione culturale Pietraserena di Siena ha intanto deciso di scrivere una lettera a Pier Ferdinando Casini, in qualità di Presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche. Nella missiva si esprime perplessità su come viene trattato il caso Montepaschi. “Indubbiamente ci sembra ci sia la volontà di minimizzare o ignorare questo caso, a vantaggio di altri, sicuramente gravi, ma con dimensioni e coinvolgimenti di personaggi ed Enti pubblici, del tutto minori”, si legge nel testo pubblicato da ilcittadinoonline.it. L’Associazione chiede poi come mai non siano stati convocati amministratori della banca o della Fondazione Mps dal 2006 in poi, “ovvero quelli che dovrebbero sapere tutte le verità sulle anomalie dell’Operazione Antonveneta”. A Casini viene quindi chiesto di motivare queste scelte per fugare ogni dubbio.
BERSANI REPLICA A RENZI
Con un rialzo dello 0,9%, Mps in Borsa torna sopra i 3,9 euro ad azione. Nel corso dell’ultima puntata della trasmissione diMartedì, andata in onda ieri, Pier Luigi Bersani è stato intervistato da Giovanni Floris, il quale ha chiesto all’ex Segretario del Pd di commentare le dichiarazioni di Matteo Renzi, che chiedeva, nel dibattito sulle crisi bancarie, di parlare anche degli acquisti, probabilmente sopravvalutati, di Antonveneta e Banca 121 da parte di Montepaschi, in un periodo cui certamente (ha sottolineato Floris) Bersani e D’Alema avevano un certo peso. “Io non contavo molto a quel tempo, D’Alema contava più di me, ma non credo che contasse a proposito delle cose cui allude Renzi”, ha detto Bersani, aggiungendo poi, riferito a Renzi: “Se ha qualcosa da dire deve dirlo, non deve lanciare dei messaggi che lasciano dei punti interrogativi”.
ISTANZA CODACONS A BANKITALIA E ANAC
Stefania Bariatti è il nuovo Presidente di Montepaschi. Ma la sua designazione è diventata oggetto di un’istanza all’Autorità Anticorruzione e alla Banca d’Italia da parte del Codacons. L’associazione dei consumatori specifica che non è certo messo in dubbio la competenza e la professionalità della Bariatti. Il fatto che la giurista è “socia e consulente dello studio Chiomenti, uno degli studi di avvocati d’affari più conosciuti in Italia. Tale circostanza appare di per sé un elemento da approfondire, perché la posizione ricoperta dalla Avvocatessa potrebbe essere incompatibile con la carica di Presidente per conflitto di interesse, o anche semplicemente non opportuna per le difese assunte, tramite lo studio, in favore di banche coinvolte in crac finanziari, o comunque in ipotesi in cui le banche hanno agito in maniera non trasparente nei confronti dei risparmiatori”.
Il Codacons spiega infatti nelle istanze che lo studio Chiomenti ha difeso alcune banche nel caso Parmalat, ha partecipato al processo che ha portato alla nascita delle nuove Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti e ha assistito Clessidra nell’accordo con Montepaschi per la cessione delle società del Gruppo Mps attive nel risparmio gestito. Inoltre, Bariatti avrebbe difeso personalmente l’Istituto centrale delle banche popolari italiani contro Mps. Senza dimenticare che secondo fonti di stampa l’Avvocatessa collaborerebbe ancora con lo studio Chiomenti e “tale collaborazione dovrebbe passare al vaglio delle Autorità in intestazione proprio per evitare futuri possibili casi di incompatibilità e/o conflitto di interessi tra la carica di Presidente della banca Mps e la difesa di altri istituti bancari, e ciò proprio in vista della tutela dei piccoli azionisti e risparmiatori che il Presidente rappresenterà e nel loro esclusivo interesse”.