Dopo aver sfiorato 20mila dollari solo qualche giorno fa, il Bitcoin è crollato ieri a 12mila. Potremmo essere però solo all’inizio della sua contrazione: secondo Michael Novogratz, un ex hedge fund manager specializzato in criptovalute, la moneta digitale è destinata a scendere fin sotto gli 8mila dollari a breve. Per questo motivo, stando a quanto riportato dall’agenzia statunitense Bloomberg, Novograts avrebbe rinunciare a lanciare un fondo sulle cryptocurrencies. Il crollo comunque si è esteso a tutte le valute digitali, con cali che sfiorano il 20% per Bitcoin cash, nato dalla scissione con il “vecchio” bitcoin. Novogratz comunque si era già espresso in maniera critica sul settore, definendo le criptovalute «una delle più grosse bolle della nostra vita». Dopo aver pensato di progettare un hedge fund dedicato, si è tirato indietro a causa della “schizofrenia” che caratterizza le oscillazioni della finanza digitale. Che cosa ha provocato la caduta del Bitcoin? Secondo Il Sole 24 Ore, potrebbe aver contribuito l’ingresso di Bitcoin cash, la valuta rivale, su una grossa piattaforma di scambio come coinbase. L’annuncio ha infatti innescato una prima flessione, anche se inizialmente il ribasso sembrava limitato solo al Bitcoin. In poche ore è scattato il contagio… (agg. di Silvana Palazzo)



BITCOIN IN PICCHIATA: CHI CI HA RIMESSO?

Chi ha investito in Bitcoin ha temuto il peggio oggi: la criptovaluta è crollata sotto gli 11mila dollari bruciando un quarto del suo valore di mercato in un giorno. La bolla sta per scoppiare? Non per il fondatore e presidente della LDJ Capital che gestisce 1,5 miliardi di asset investiti. «Il calo del prezzo è stata una fiammata ma non bagno di sangue, a meno che non si sia obbligati a vendere subito i bitcoin che possediamo. La maggior parte di chi ha comprato in origine Bitcoin ed Ether li sta ancora tenendo e chi, come me, li ha comprati presto è ancora sopra del 200%», ha dichiarato David Drake. Come riportato da Quotidiano.net, si può parlare di bagno di sangue per chi è entrato tardi in questo mercato o chi compra giornalmente Bitcoin per specularci sopra. Molte persone hanno acquistato la criptovaluta attirati dall’idea di un facile guadagno senza però sapere cosa savana acquisendo e i meccanismi alla base. (agg. di Silvana Palazzo)



BITCOIN BRUCIA 121 MILIARDI DI DOLLARI

Una settimana da dimenticare per il Bitcoin: la criptomoneta da lunedì ha perso quasi il 40% del suo valore. La settimana scorsa ha toccato quota 20mila dollari, ora è sotto quella di 11mila dollari. La criptovaluta ha fatto registrare un minimo a 10.834 dollari, poi – secondo la piattaforma Coindesk – è risalita sopra 12mila, mentre ieri fluttuava tra 15 e 16mila dollari. L’exchange di Chicago (Cme), che domenica scorsa ha lanciato il suo primo future sul Bitcoin, ha sospeso il contratto gennaio della valuta virtuale dagli scambi a causa dell’eccesso di ribasso. Il derivato cede allora il 21% a 12.320 dollari, mentre la chiusura precedente era a 15.600 dollari. L’inversione di tendenza è cominciata mercoledì, quando la criptovaluta ha perso circa il 15% dopo la notizia dell’attacco hacker in Corea del Sud. Secondo molti analisti sta cominciando una fase di correzione, ma permangono comunque i dubbi, come quelli espressi dal governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, della Bce e del numero uno della Fed, Janet Yellen. Il loro invito è a tenere alta la guardia sul Bitcoin per scongiurare eventuali operazioni di riciclaggio.



CROLLO BITCOIN: VENERDÌ NERO PER LA CRIPTOVALUTA

Dopo sei giorni consecutivi di perdita, il Bitcoin ha perso circa un quarto del suo valore in meno di 24 ore, mandando così in fumo quasi 121 miliardi di dollari. Il prezzo della criptovaluta è letteralmente crollato. Colpite anche le altre maggiori criptomonete, come Bitcoin Caos, Ethereum e Litecoin. Non è da escludere che alla forte pressione negativa abbia contribuito anche l’indagine interna da parte dell’americana Coindesk per accertare un possibile caso di insider trading da parte dei suoi dipendenti. Il crollo del Bitcoin, come riportato da Quotidiano.net, arriva dopo le dichiarazioni profetiche dell’amministratore delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, il quale nei giorni scorsi aveva usato parole forti contro la criptovaluta, definita «una frode». A sostenerlo anche i collaboratori  Matthias Bouquet e Marko Kolanovic, secondo cui il Bitcoin «presenta l’occasione di un asset con fluttuazioni quotidiane estreme», in un momento in cui «la volatilità su tutte le classi di asset è diminuita».