IN BORSA RESTA SOPRA 3,9 EURO
Mps chiude la giornata in Borsa con un lieve rialzo (+0,1%), che consente al titolo di consolidarsi sopra quota 3,9 euro. Intanto la Lega non si mostra certo tenera con i vertici di Montepaschi. In una nota, riportata da Sienafree.it, il Segretario e il responsabile comunicazione di Siena, Luca Vannocci e Marco Figura, esprimono piena solidarietà ai sindacati che avevano protestato contro la nomina, da parte del cda, di 49 nuovi dirigenti. “È ora che il Monte, se ancora lo sa fare, torni a fare la banca, aiutando lo sviluppo del territorio in cui è inserita da oltre 500 anni, anche considerando che tutti gli Italiani stanno sborsando circa 8 miliardi di euro per mantenerla in mano pubblica. Prima ancora che attività creditizia, la Lega chiede dunque al Monte dei Paschi rispetto della dignità delle persone”, scrivono i due esponenti del Carroccio. Che poi aggiungono di aspettarsi “una risposta puntuale e corretta da parte dell’Azienda nei confronti dei lavoratori giustamente arrabbiati e sdegnati”.
LE PAROLE DI GENTILONI SULLE BANCHE
Mps in Borsa cede l’1,1%, scivolando così sotto quota 3,9 euro ad azione. Nell’odierna conferenza stampa di fine anno Paolo Gentiloni ha parlato anche degli interventi che il suo Governo ha varato quest’anno per mettere in sicurezza il sistema bancario, come la ricapitalizzazione precauzionale di Montepaschi e il decreto per le banche venete. Il Premier ha evidenziato come i provvedimenti fossero volte a salvare il risparmio e l’economia, evitando conseguenze sistemiche, e non certo per “regalare soldi ai mariuoli”. Dal suo punto di visto ora il sistema bancario italiano ha risolto i suoi problemi rilevanti e l’esecutivo continuerà a vigilare perché il risanamento proceda al giusto ritmo. A questo proposito Gentiloni ha fatto notare che i crediti deteriorati sono diminuiti notevolmente quest’anno e dunque è stato compiuto un importante passo avanti.
LE PROTESTE PER I TAGLI DELLE FILIALI
Il piano di ristrutturazione di Montepaschi prevede un taglio e una razionalizzazione degli sportelli presenti sul territorio. E in questi giorni stanno emergendo concretamente quali saranno gli effetti di tutto ciò, visto che i quotidiani locali riportano notizia di diverse proteste dei piccoli centri che rischiano di rimanere senza una filiale di riferimento. Il Tirreno spiega che la scorsa settimana i clienti della filiale di Caldana, frazione di Gavorrano, provincia di Grosseto, hanno ricevuto una comunicazione che li informa che dal prossimo 22 gennaio “la filiale proseguirà la propria attività nei locali della filiale di Bagno di Gavorrano”. La Sindaca Elisabetta Iacomelli ha dovuto già fare i conti con la chiusura della filiale di Gavorrano e non nasconde quindi una certa delusione per il fatto che Mps non abbia dato alcuna comunicazione preventiva della sua scelta. “Qui la politica si deve muovere perché non si può assistere al continuo stillicidio ai danni dei piccoli centri. Della questione saranno interessati i livelli superiori della politica e noi siamo accanto ai cittadini. Mi auguro anche che i dipendenti della filiale abbiano delle garanzie”, ha detto.
Le cose non vanno meglio a Terricciola, in provincia di Pisa. Anche qui è infatti prevista la chiusura della locale filiale di Mps. Sulla sua pagina Facebook la Sindaca Maria Antonietta Fais auspica un ripensamento da parte della banca, in mancanza del quale si augura “che qualche istituto più attento al territorio e ai bisogni della cittadinanza possa arrivare e tutti possano dirottare su un altro istituto per essere meglio serviti”.