IN BORSA CHIUDE A -0,97%

Mps chiude la seduta in Borsa con un calo dello 0,97%, che allontana ulteriormente il titolo dalla soglia dei 4 euro. La Corte d’Appello di Firenze oggi ha assolto Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri per l’inchiesta riguardante la ristrutturazione del derivato Alexandria. I tre ex dirigenti di Montepaschi in primo grado erano stati condannati a 3 anni e 6 mesi di reclusione per concorso in ostacolo alla vigilanza. Il Sostituto procuratore Vilfredo Marziani aveva chiesto un aggravamento della pena: 7 anni per Mussari e 6 per Baldassarri e Vigni. L’accusa sosteneva che gli imputati avevano occultato agli ispettori di Bankitalia il “mandate”, il contratto con cui era stata stabilita la ristrutturazione del derivato Alexandria, che se scoperto avrebbe rivelato una perdita di 500 milioni di euro da iscrivere nel bilancio del 2009. Il documento venne poi ritrovato nella cassaforte di Baldassarri nel 2012. 



LE PAROLE DI DI MAIO SU WIDIBA

Mps in Borsa cede lo 0,5%, scendendo così sotto i 3,9 euro ad azione. Ospite della trasmissione diMartedì, Luigi Di Maio ha parlato (positivamente) di Widiba, la banca online del gruppo Montepaschi. La cosa non è sfuggita a Michele Anzaldi, che si chiede “perché il candidato premier del Movimento 5 stelle fa lo sponsor della banca appartenente al Gruppo Mps? Che rapporto c’è tra il Movimento 5 stelle e Widiba/Mps?”. Il deputato dem, dalle pagine di Vita, ricorda che qualche mese fa Davide Casaleggio aveva incontrato l’amministratore delegato di Widiba, Andrea Cardamone. “Lo stesso blog di Grillo fu costretto a confermarlo, ma solo dopo che era finito sui giornali. Di cosa hanno parlato il figlio del cofondatore M5s e l’amministratore della banca fondata e posseduta dal Monte dei Paschi? Mistero”. Per Anzaldi “ci troviamo di fronte a quella che ha tutta l’aria di essere una pubblicità occulta, o chissà cos’altro”. Per questo si chiede cosa ne pensi Urbano Cairo, editore di La7, oltre che Agcom, Antitrust e Anac.



LA DECISIONE DELL’ARBITRO CONSOB

Non mancano i risparmiatori che scelgono di far ricorso all’Arbitro Consob per le controversie finanziarie. Che ha preso una decisione anche in merito a un bond subordinato LT2 di Montepaschi con scadenza 2020. La notizia viene riportata da finanzareport.it, che spiega che un camionista in pensione aveva affidato i suoi risparmi a un intermediario, sottoscrivendo nel 2010 obbligazioni subordinare Mps con un rendimento del 5% per un controvalore nominale di 100.000 euro a un prezzo di 98 centesimi. Informato dall’intermediario sulla rischiosità del prodotto e sulla situazione dell’emittente, ovvero Mps, ha poi venduto con colpevole ritardo i bond. “Il pensionato chiedeva quindi di essere risarcito per 31.654,11 euro, pari cioè alla differenza tra il capitale investito e quanto ricavato dalla vendita delle obbligazioni effettuata il 29 novembre 2016 al prezzo di 64,55”.



L’intermediario si è difeso spiegando che l’investitore era comunque orientato al rischio visto che anche prima dell’acquisto delle obbligazioni di Montepaschi deteneva azioni e bond in linea con la profilatura Mifid realizzata nel 2008 e ripetuta nel 2016. L’Arbitro ha deciso di accogliere parzialmente il ricorso, quantificando il danno in maniera diversa da quanto fatto dal risparmiatore, visto che ha venduto i titoli nel novembre 2016, quindi con colpevole ritardo. Non è da escludere che ci saranno in futuro nuove pronunce dell’Arbitro per le controversie finanziarie in relazione per ricorsi da parte di risparmiatori Mps.