Piazza Affari chiude in calo dello 0,45% e sul listino principale troviamo in rialzo solo A2A (+0,31%), Azimut (+0,95%), Brembo (+1,31%), Buzzi (+2,72%), Enel (+0,25%), Eni (+0,28%), Ferragamo (+0,77%), Ferrari (+0,08%), Prysmian (+0,78%), Recordati (+0,5%), Tenaris (+0,79%) e Unicredit (+0,56%). I ribassi più consistenti sono quelli di Banco Bpm (-5,32%), Bper (-7,83%), Exor (-0,89%), Fineco (-1,55%), Generali (-0,69%), Intesa Sanpaolo (-0,65%), Leonardo (-1,25%), Mediobanca (-1,14%), Stm (-0,86%), Telecom Italia (-2,55%), Terna (-0,97%), Ubi Banca (-5,73%), Unipol (-1,32%), UnipolSai (-1,05%) e Yoox (-1,17%). Fuori dal listino principale Gequity chiude a +15,74%, Sintesi a +15,38%, mentre Nova Re cede l’11,95% e Smre il 10,08%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 193 punti base.
Piazza Affari perde lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,1%), Azimut (+0,2%), Brembo (+0,7%), Buzzi (+2,9%), Enel (+0,1%), Eni (+0,2%), Ferragamo (+1,6%), Saipem (+0,5%), Tenaris (+1,6%), Unicredit (+0,2%) e Yoox (+0,2%). I ribassi più consistenti sono quelli di Atlantia (-1%), Banco Bpm (-4,4%), Bper (-8,7%), Exor (-1%), Intesa Sanpaolo (-1,5%), Leonardo (-1,7%), Mediobanca (-1,8%), Stm (-2,7%), Telecom Italia (-2,2%), Ubi Banca (-2,1%) e Unipol (-1,1%). Fuori dal listino principale Gequity sale dell’11,6%, mentre Softec cede l’8,2%. Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 193 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,5%), Brembo (+0,8%), Buzzi (+2%), Ferragamo (+1%), Ferrari (+0,2%), Luxottica (+0,1%), Moncler (+1,2%), Prysmian (+0,2%), Recordati (+1%), Tenaris (+0,9%) e Unicredit (+1,1%). I ribassi più consistenti sono quelli di Azimut (-0,8%), Banca Mediolanum (-1,2%), Banco Bpm (-3,4%), Bper (-6,6%), Eni (-0,6%), Fineco (-0,6%), Leonardo (-0,7%), Poste Italiane (-0,8%), Saipem (-0,9%), Snam (-0,8%), Stm (-0,7%), Telecom Italia (-1,1%), Ubi Banca (-0,7%) e Unipol (-1,9%). Fuori dal listino principale Gequity sale del 4,6%, mentre Creval cede il 5,1%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 192 punti base.
Piazza Affari affronta una giornata abbastanza piena di dati macroeconomici, soprattutto dal fronte europeo. Alle 10:00 toccherà alla produzione industriale italiana relativa al mese di dicembre, ma il dato più importante arriverà mezz’ora più tardi dall’Inghilterra: verrà resa nota la produzione manifatturiera del mese di dicembre. Alle ore 11:00 sarà tenuto un importante discorso dal presidente della Banca centrale tedesca. Nel pomeriggio sono attesi dagli Stati Uniti altri dati, seppur meno rilevanti rispetto a quelli europei: alle ore 16:00 il sentimento d’aspettativa dei consumatori del Michigan nel mese di febbraio e alle ore 14:00 l’indice dei prezzi all’esportazione per il mese di gennaio.
Ieri la Borsa italiana ha guadagnato lo 0,96%. La giornata era iniziata con un modesto rialzo per poi virare in fretta in negativo. Nelle ultime ore di contrattazioni, tuttavia, l’indice ha improvvisamente invertito la marcia ed ha chiuso quasi a quota 19 mila punti e per l’esattezza a 18.947 punti. Bene il settore bancario che recupera una piccola parte delle perdite degli scorsi giorni: Ubi Banca chiude con un guadagno del 3,63%. Bene anche Mediobanca dopo l’annuncio di un utile annuale superiore alle attese: l’azione è cresciuta dell’1,61%. Bene anche Unicredit (+1,5%): il management ha dichiarato che verranno centrati tutti gli obiettivi previsti per il 2019 e che, in seguito all’aumento di capitale, il CET1 sarà oltre l’11%. Sale anche se meno degli altri bancari Intesa Sanpaolo che chiude con un rialzo dello 0,5%. Per gli energetici bene Saipem che chiude la seduta con un guadagno del 3,6% ed Enel che guadagna l’1,4%.
Lo spread fra Btp e Bund scende di nuovo sotto i 200 punti e chiude a quota 187 punti base. Il rendimento del Btp decennale italiano cala e si attesta al 2,18%.