L’area studi Mediobanca ha presentato il 7 febbraio, a Palazzo Giustiniani a Roma per iniziativa della Fondazione Ugo La Malfa, un rapporto analitico sulla situazione delle sofferenze del settore bancario. Il documento era uscito da qualche settimana, ma gran parte della stampa aveva preferito parlarne poco, forse per non disturbare il manovratore, ossia chi sta traghettando in Parlamento la conversione in legge del decreto variamente chiamato “salva banche” o “salva risparmiatori”, e che da qualche giorno ironizzando ha anche il nome “dai un obolo ai poveri golfisti”.



Andiamo al rapporto Mediobanca. Una testata (First on line) ne ha colto bene il messaggio implicito: Banche; allarme sofferenze: un euro su cinque prestati si è deteriorato. Vediamo alcuni dati. Dei “deteriorati” il 58% versa nella situazione peggiore: sono vere e proprie sofferenze. Popolari e Bcc non mostrano una capacità migliore di valutare e selezionare il credito, ma per esse la quota delle sofferenze è leggermente inferiore: 52% e 53% rispetto al 62% delle SpA. Una parte dei crediti deteriorati sono coperti da garanzia, si tratta dell’82% del valore del libro contabile. I tassi di copertura mostrano una significativa dispersione: dal 51% per le banche d’investimento al 52% delle popolari, al 61% delle Spa; per gli scaduti dall’8% delle Bcc al 21% delle SpA. Le garanzie sono composte per l’83% da beni reali – per l’81% da immobili. Il costo della cessione a terzi può essere elevato abbattendo il tasso di rendimento contabile atteso (15%-25%), anche con un maggiore corredo documentale dei crediti deteriorati e delle loro garanzie.



Queste cifre mostrano che il sistema bancario è in seria difficoltà. Ciò tarpa le ali alla ripresa dell’economia reale, anche a ragione dell’aumento progressivo dei tassi d’interessi internazionali e della probabile riduzione del Quantative easing della Banca centrale europea. Il decreto “salva banche” o “salva risparmiatori”, oppure “dai un obolo ai poveri golfisti” contribuisce a risolvere alcuni dei problemi all’origine delle difficoltà dei banchieri e di coloro che in loro hanno riposto fiducia? Oppure chiede alla popolazione italiana nel suo complesso (da neonati a moribondi) di contribuire 120 euro a testa per tentare di risanare il settore? È stato predisposto da un Governo di sinistra-centro che dovrebbe essere più sensibile a chi ha difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena (oppure a comprare le scarpe ai figli) piuttosto che alle “esigenze” (chiamiamole così) di giocare al golf, riposandosi con tartine e caviale, magari innaffiato da un calice si champagne. Se i banchieri giocano a golf, non gestiscono le banche o lo fanno male (quindi chiedono che il resto degli italiani paghino per loro).



I golfisti, con il supporto della maggioranza di Governo, si sono inseriti nel processo di conversione in legge del decreto “salva banche” o “salva risparmiatori”, con un goffo tentativo di inserirvi un sussidio di 97 milioni di euro per la Ryder Cup, una competizione prevista in Italia nel 2022. Si è trattato di un mero tentativo perché, approvato dalla maggioranza è stato bloccato dal Presidente del Senato, il quale ha giudicato «inammissibile» l’emendamento quale approvato dalla commissione Finanze in quanto estraneo alla natura del provvedimento “bancario”.

Al tempo stesso, la stessa maggioranza di sinistra-centro ha bocciato emendamenti che avrebbero reso il provvedimento simile al Tarp (Troubled Asset Relief Program) predisposto all’inizio della crisi di finanzia dal Segretario al Tesoro Henry Paulson (ex Capo di Goldman Sachs), quali la pubblicazione delle liste dei creditori insolventi, i tetti ai compensi dei manager, blocco dei “superbonus” e simili. Occorre che il Governo (la direzione del cui Partito democratico si riunisce oggi) faccia chiarezza: qualcuno dovrà pur essere responsabile di questa situazione? Altrimenti qualche “gufo” penserà che questo fiume di denaro sia servito a finanziare imprenditori e manager vicini a chi sta nelle pur precaria stanza dei bottoni.

Per ora siamo storditi. La sedicente sinistra è più a destra della destra di G.W. Bush. Mi pare di essere nelle prime inquadrature di Tutti a casa: all’improvviso, il 9 settembre, arrivano caccia e bombardano sulla spiaggia e Alberto Sordi domanda ai commilitoni: che è successo? Gli americani si sono alleati con i tedeschi e se la prendono con noi?