Piazza Affari riesce a chiudere con un +1,71% e sul listino principale resta in rosso solamente Generali (-2,84%). Tra i rialzi si notano quelli di A2A (+2,51%), Atlantia (+2,17%), Banco Bpm (+6,11%), Bper (+4,35%), Brembo (+2,31%), Buzzi (+3,17%), Exor (+4,08%), Fca (+2,66%), Intesa Sanpaolo (+5,49%), Leonardo (+4,9%), Poste Italiane (+2,1%), Stm (+2,4%), Ubi Banca (+3,53%), Unicredit (+2,47%), Unipol (+3,82%), UnipolSai (+2,6%) e Yoox (+3,95%). Fuori dal listino principale Lucisan chiude con un +19,49%, Digital Bros con un +9,39%, mentre Eems Italia cede il 9,86%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sotto i 194 punti base.
Piazza Affari guadagna lo 0,9% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Azimut (-0,4%), Fineco (-0,8%), Generali (-3,8%), Luxottica (-0,1%), Mediobanca (-1,3%), Moncler (-0,3%), Saipem (-1,5%) e Terna (-0,6%). Tra i rialzi si notano quelli di Banco Bpm (+3,5%), Bper (+2,6%), Brembo (+1,4%), Buzzi (+1,2%), Enel (+1,2%), Exor (+2,5%), Fca (+1,9%), Intesa Sanpaolo (+5%), Leonardo (+3,2%), Poste Italiane (+1,7%), Stm (+1,5%), Ubi Banca (+2,1%), Unipol (+2,7%), UnipolSai (+2,4%) e Yoox (+2,2%). Fuori dal listino principale Lucisan sale del 13,7%, As Roma del 7,8%, mentre Neurosoft cede il 6,7%. Il cambio euro/dollaro si trova a quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund si avvicina ai 195 punti base.
Piazza Affari guadagna lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Eni (-0,1%), Ferragamo (-0,1%), Generali (-4,1%), Mediobanca (-2,1%), Moncler (-0,2%), Saipem (-2,3%), Snam (-0,2%), Tenaris (-0,4%), Terna (-0,1%) e Unicredit (-0,6%). Tra i rialzi si notano quelli di Banco Bpm (+4,1%), Bper (+3,6%), Enel (+1,1%), Exor (+1,3%), Fca (+2,2%), Intesa Sanpaolo (+5%), Leonardo (+2,7%), Ubi Banca (+2,1%), Unipol (+2%) e Yoox (+1,1%). Fuori dal listino principale Notorious Pictures sale del 10,3%, Sintesi del 9,9%, As Roma dell’8,7%, mentre Eems Italia cede il 6,9%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 193 punti base.
Piazza Affari affronta una giornata senza particolari dati macroeconomici rilevanti, salvo alcuni in arrivo dagli Usa. Alle 14:30 verrà diffusa la percentuale sui principali ordinativi di beni durevoli relativa al mese di gennaio. Alle16:00 verranno resi noti i numeri sui contratti pendenti delle nuove abitazioni per il mese di gennaio. La seduta di venerdì è stata caratterizzata ancora da un andamento negativo. Piazza affari ha chiuso con un ribasso molto importante, seppur inferiore rispetto alle altre piazze europee. La seduta era iniziata con un frazionale rialzo, ma nell’arco della giornata l’indice ha iniziato a perdere forza fino a flettere per più di un punto percentuale per poi chiudere sui minimi di giornata a -1,18% a quota 18.596 punti.
È stata una giornata davvero difficile per i titoli bancari: tutti hanno ceduto più del 2%. Reazione in particolar modo inaspettata per Unicredit: l’istituto bancario ha completato in maniera eccellente il suo aumento di capitale che si è rivelato un vero e proprio successo. Le nuove azioni sottoscritte hanno raggiunto la percentuale record del 99,8% e quindi tutti i 13 miliardi sono stati raccolti sul mercato. Ci si aspettava, con ogni probabilità, un atteggiamento più “caldo” degli investitori e invece dopo una partenza positiva, la giornata per Unicredit si è chiusa con un -2,25%. Male anche Intesa Sanpaolo che ha ceduto il 2,26% e Ubi Banca che ha perso il 2,48%. Sprofonda Banco Bpm che ha fatto segnare un rosso di oltre sei punti percentuali. Male anche Fca che all’inizio della seduta era scesa di oltre cinque punti percentuali e che ha poi limitato i danni in chiusura con un -2,86%. Male anche Saipem che cola a picco dopo i dati abbondantemente inferiori alle attese: il calo è stato pari al 6,8%. Male anche Telecom Italia che ha perso l’1,58%. In un contesto difficile chi è riuscito invece a brillare sul listino è Leonardo-Finmeccanica che ha battuto le attese degli analisti con gli ultimi dati pubblicati e ha chiuso la seduta con un +3,81%.
Lo spread fra Btp e Bund ha subito un ulteriore incremento e si è attestato a 200,5 punti base. In crescita anche il rendimento del Btp italiano a 10 anni che è arrivato al 2,195%.