Intesa Sanpaolo ha voluto ufficialmente raffreddare gli animi dei mercati finanziari sulla scalata a Generali Assicurazioni: con la nota pubblicata qui sotto di Ca’ de Sass, il piano di scalata alla Compagnia del Leone pare allontanarsi. La reazione degli analisti è però stata altalenante, visto che non tutti sono convinti che le mosse emesse questa mattina da Intesa siano definitive e senza ritorno: per gli analisti di Equita, «sono due i concetti da portare a casa: nel brevissimo termine non sono attesi sviluppi e Intesa ha diverse opzioni sul tavolo, fra cui – probabilmente – un’offerta di scambio 100% in azioni e un’offerta mista azioni e cash. La nostra ipotesi di base – scrive la sim – è un’offerta sul 60% di Generali a 19 euro con 8 euro pagati cash». Il titolo resta comunque stazionario, in breve ribasso, con i mercati che attendono ancora a vedere se qualcosa cambierà con il cda della banca che potrebbero comunque avere ancora mire importanti per le Assicurazioni Generali.



Apertura in leggero ribasso per Generali Assicurazioni in Borsa con il titolo della compagnia assicurativa che paga una leggera frenata esattamente dopo le ultimissime che arrivano dal banco di Intesa: «Sul listino milanese sono osservate speciali Intesa Sanpaolo e Generali dopo che ieri Ca dè Sass ha tolto dal tavolo la possibilità di un’offerta di pubblico scambio sulla compagnia assicurativa», riporta il report da pIazza Affari di Repubblica. Arriva poi anche la nota ufficiale di Intesa Sanpaolo che conferma l’impressione dei mercati: «possibili combinazioni industriali con Assicurazioni generali sono tuttora soltanto oggetto di un case study, nell’ambito delle molteplici valutazioni che il management della banca svolge regolarmente in tema di opzioni di crescita endogena ed esogena del gruppo». Per ora tutto bloccato, ma restano gli occhi puntati, specie su dove potrà andare l’interesse su Assicurazioni Generali, la quarta Compagnia al mondo di assicurazioni internazionali.



Una decisa presa di distanza dal board di Generali Assicurazioni arriva dagli agenti di Generali Italia che richiedono il dietrofront sull’accordo con Intesa Sanpaolo: mentre si apre l’ultimo giorno in Borsa prima del weekend e in attesa di indicazioni dal Cda del Leone sul futuro prossimo degli accordi tra Intesa e Unicredit, gli Agenti Generali intervengono con una lettera spedita al presidente Gabriele Galateri, al group ceo, Philippe Donnet e al cda del Leone, gli agenti di Generali Italia. Il presidente Vincenzo Cirasola ha espresso una serie di dubbi sulla situazione Generali-Intesa, come riporta Radiocor: Cirasola si chiede quale spazio occuperà il core business assicurativo nell’eventuale progetto di Intesa e soprattutto si interroga su ‘chi salverà l’italianità delle assicurazioni’, oltre a sollevare il nodo delle ricadute occupazionali. Preoccupano gli agenti soprattutto le voci di un possibile ‘spezzatino’ del gruppo Generali, con la cessione a gruppi esteri di alcuni asset. «No dunque ad Intesa Sanpaolo, a rischio così un gioiello del Paese», prosegue la missiva importante ai vertici di Generali Assicurazioni. «Se la nostra Generali non esisterà più, ci sarà un serio rischio di fuga di noi agenti, insieme ai nostri milioni di clienti, verso altre compagnie», minaccia e conclude la lettera degli Agenti Generali. Oggi si tiene il cda di Intesa Sanpaolo e da più voci interne ai mercati si vocifera come potrebbe essere presentata già in giornata l’offerta particolare su Generali, nonostante siano già arrivate le forti smentite del caso dei portavoce di Ca’ de Sass.



Sul fronte Generali Assicurazioni, Banca Intesa e Unicredit, è intervenuto ieri il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, a margine del Consiglio dei Ministri tenutosi a Roma nel primo pomeriggio. «Il governo sta seguendo con attenzione la vicenda di una possibile integrazione tra IntesaSP e Generali, confermo che il governo guarda con molta attenzione all’attività di istituti così importanti, guardando sia alla italianità sia alla capacità di questi istituti di avere una attività internazionale profittevole». A ruota lo ha seguito il senatore Pd, Francesco Russo, confermando la buona intenzione del Mef di mantenere l’italianità di Generali: «Per quanto riguarda la mia richiesta al ministro Padoan sul futuro di Assicurazioni Generali, quarta compagnia assicurativa al mondo e uno dei primi proprietari immobiliari italiani, titolare di 500 miliardi di asset di cui 70 investiti in titoli di Stato italiano, mi è stata ribadita l’intenzione del Governo di voler preservare l’italianità e l’integrità della compagnia. Questo non significa in alcun modo che la politica voglia interferire con legittime operazioni di mercato. Anzi, crediamo in quelle operazioni che portino a fusioni in grado di creare e rafforzare player di dimensione europea in grado di competere a livello globale. L’importante – conclude Russo – è che si crei valore aggiunto, sociale ed economico, nell’idea di rafforzare l’economia reale, la buona occupazione, la creazione di ricchezza e la competitività del sistema Paese, senza danneggiare lavoratori e piccoli risparmiatori», riporta la nota ufficiale di Russo.