Nel decreto salva-risparmio non è contenuta una norma per istituire una commissione parlamentare d’inchiesta su Mps e le altre banche finite in crisi. Questo perché era stato incardinato un disegno di legge per una commissione bicamerale, che finalmente è stato approvato dalla commissione Finanze del Senato. Ora il testo, secondo quanto riporta Milano Finanza, dovrebbe cominciare l’iter in aula. Resta da capire se potrà essere approvato in tempi rapidi (considerando che occorre anche il passaggio in seconda lettura alla Camera) di modo che la commissione possa cominciare presto i suoi lavori, anche perché nella migliore delle ipotesi la legislatura si concluderà tra meno di un anno.



Alessandro Profumo è stato ospite di Mix24, la trasmissione di Giovanni Minoli in onda su Radio 24 e ha spiegato di sentirsi responsabile, ma non in colpa per il risanamento non riuscito di Mps. Del resto sotto la sua presidenza sono stati varati due aumenti di capitale per complessivi 8 miliardi che, come si è visto, sono stati “bruciati”. L’attuale numero uno di Equita Sim ha spiegato che “sono cambiate molte cose a cominciare dal Prodotto interno lordo italiano che non è cresciuto come tutti pensavano sarebbe cresciuto nel periodo in cui siamo stati a Siena e quindi la situazione è diventata molto peggiore”. Profumo ha anche detto che far fallire allora Mps avrebbe significato far commissariare l’Italia. Quindi ha spiegato che la crisi della banca è stata causata dalla “cattiva gestione di Mussari e Vigni e tutta la squadra”.



Mps dovrà uscire dal Ftse Mib, il principale indice della Borsa Italiana. L’ufficializzazione della decisione verrà comunicata con tutta probabilità questa sera, a mercati chiusi, da Ftse Russell, che già all’inizio di febbraio aveva comunicato che, in mancanza di indicazioni sulla tempistica della ripresa della negoziazioni dei titoli, Mps sarebbe stata esclusa dal Ftse Mib. Una decisione che diventerà però effettiva a partire dal 20 marzo, quando scatterà la revisione trimestrale dell’indice di Piazza Affari. Secondo alcuni analisti, a prendere il posto della banca toscana potrebbero essere Anima, Diasorin o Hera. I criteri per la scelta sono le dimensioni e la liquidità della società. Vedremo cosa dirà in merito Ftse Russell.



Mps continua a lavorare al nuovo piano industriale da sottoporre alle istituzioni europee e un punto importante sarà quello riguardante i crediti deteriorati. Milano Finanza fa notare un fatto curioso: le banche cercano di liberarsi di Npl che ne zavorrano i bilanci, mentre ci sono fondi pensione che avrebbero bisogno di rendimenti piuttosto importanti in un’epoca di bassi tassi. Rendimenti che potrebbero arrivare proprio dagli Npl. E infatti ci sono fondi esteri piuttosto interessati ai crediti deteriorati delle banche italiane. Proprio per questo, segnala il quotidiano finanziario, c’è vorrebbe agevolare “l’incontro” tra fondi pensione e istituto di credito italiani, di modo che possano trovare soluzioni utili a entrambi.

Pippo Civati e Andrea Maestri hanno deciso di preparare un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia “su quanto sta accadendo nella procura di Siena nel corso del processo per la presunta divulgazione di materiale su Monte dei Paschi di Siena”. I due deputati di Possibile segnalano infatti che al giornalista Augusto Mattioli è stato chiesto di rivelare una sua fonte, impedendogli tra l’altro di poter ricorrere al segreto professionale in quanto è un giornalista pubblicista. Dal loro punto di vista, a Siena è in corso “un processo d’ufficio di due specifici pm per ritorsioni nei confronti della stampa (Il Fatto Quotidiano) che ha rivelato a partire dal 2013 tutte le vicende legate a Mps, sottolineando che a oggi non è stato individuato alcun responsabile, né per la tragica scomparsa della banca né per quella del suo manager David Rossi”. Anche la moglie dell’ex responsabile comunicazione di Mps è tra gli imputati.

Dalla Lega Nord arrivano dichiarazioni riguardanti Monte dei Paschi di Siena e il caso delle indagini sulla morte di David Rossi, che la Procura di Siena ha chiesto di archiviare per la seconda volta. Il Consigliere regionale della Toscana Claudio Borghi Aquilini ha criticato l’Ue, visto che a quanto pare vorrebbe che ci fossero più tagli a dipendenti e filiali rispetto a quelli decisi a dicembre da Rocca Salimbeni.  “Ogni tanto il silenzio converrebbe anche agli inquilini indesiderati e mai democraticamente legittimati di Bruxelles”, ha detto Borghi Aquilini, che a proposito dell’inchiesta sulla morte dell’ex responsabile della comunicazione di Montepaschi evidenzia che certa magistratura, “in presenza di dettagli determinanti a favore della tesi secondo cui David Rossi potrebbe essere stato vittima di omicidio, si volta dall’altra parte chiedendo una paradossale archiviazione”. “Giudici ed Europa semplicemente vergognosi, che proprio sul disastro Monte dei Paschi hanno dimostrato ampiamente di non saper esercitare il minimo e dovuto controllo”, è la sintesi del pensiero di Borghi Aquilini. Anche Marco Figura, commissario della Lega Nord a Siena, ha criticato la richiesta della Procura: “Da quando in qua si chiede l’archiviazione di un’inchiesta, certificando l’ipotesi del suicidio come unica ragionevole, ammettendo al tempo stesso la presenza di un’infinità di dettagli che portano a ritenere che quello di Rossi sia invece omicidio?”. Figura elenca quindi i dettagli su cui è difficile soprassedere, come le ferite da colluttazione o l’orologio caduto dopo il corpo di Rossi. La sua conclusione è che “a tutte le prese in giro c’è un limite, e su questa storia la Lega andrà fino in fondo con qualsiasi mezzo lecito”.

Oltre al piano industriale, Monte dei Paschi di Siena dovrà entro questa sera inviare alla Banca centrale europea le risposte a un questionario relativo alle modalità in cui intende riportare sotto il 10% dell’attivo totale la soglia delle non performing exposures, ovvero la somma tra i crediti in  sofferenza, crediti di i probabile inadempienza e quelli scaduti da 90 giorni. Repubblica ricorda che l’iniziativa dell’Eurotower riguarda decine di banche in tutta Europa e tra le italiane sono coinvolte anche Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi Banca, Bper, Carige, Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Per certi versi si tratta quindi di un passaggio formale previsto da tempo, visto che il questionario è stato fornito a gennaio e già le banche potrebbero aver inviato le loro risposte. Tuttavia non bisogna dimenticare che per le banche italiane le sofferenze rappresentano una zavorra di non poco conto.

La non facile situazione di Mps, che porterà anche al taglio di posti di lavoro e di filiali, comincia a far sentire i suoi effetti. A Gavorrano, comune nella provincia di Grosseto, la chiusura dello sportello di Monte dei Paschi di Siena sta creando un piccolo caso. La Sindaca, Elisabetta Iacomelli, secondo quanto riporta ilgiunco.net ha espresso amarezza per la decisione arrivata dalla sede grossetana della banca. “Non possiamo che esprime la nostra ferma condanna per l’intransigenza dimostrata dalla dirigenza della Banca Monte dei Paschi. Chiediamo ancora una volta che Mps ripensi al suo piano e che la politica a tutti i livelli ed in tutte le Istituzioni si faccia carico di stare dalla parte dei cittadini intervenendo affinché venga scongiurata questa dannosa e scellerata scelta fatta da Monte dei Paschi”, ha detto  Iacomelli.