Uno dei punti importante del piano di Mps riguarda i crediti deteriorati, la cui mole a fine 2016 ha superato i 28 miliardi di euro. Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, il Consiglio di amministrazione di ieri ha deciso di cedere l’intero portafoglio di Npl a uno o più acquirenti a un valore medio del 25% rispetto a quello nominale. Sarebbero così confermate le indiscrezioni che erano circolate nei giorni scorsi. Per la banca toscana si aprirebbe però il problema di capire come far fronte alle svalutazioni che si verrebbero a determinare. Difficile che il tema non sia stato affrontato, magari in una riunione riservata con i rappresentati delle istituzioni europee di cui si è parlato sulla stampa.
Il consiglio di amministrazione di Mps ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio il consolidato del gruppo Montepaschi del 2016. La perdita di esercizio è stata di 3,24 miliardi di euro, contro i 3,38 stimati circa un mese fa. Il patrimonio netto è quindi aumentato di 139 milioni di euro. Il Cda ha anche deciso di convocare l’assemblea dei soci il giorno 12 aprile per approvare il bilancio e la riduzione del numero di componenti del cda stesso. Inoltre, l’assemblea dovrà approvare la proposta di riduzione del capitale sociale per coprire perdite. A seguito del bilancio approvato, il capitale Cet1 è salito a 5,35 miliardi di euro e risulta pari all’8,17%, mentre l Total Capital Ratio è salito al 10,4%. “Resta confermato che il gruppo rispetta i requisiti minimi regolamentari ma presenta uno shortfall rispetto al Cet1 target ratio Srep fissato al 10,75% per il 31 dicembre 2016”, viene spiegato in una nota della banca.
Mentre si continua a lavorare alla messa a punto del piano industriale di Mps, la banca toscana emerge marginalmente anche nei casi di cronaca. Oltre ai disagi causati dalla chiusura di alcuni sportelli in località dove non abbondano, a Vibo Valentia i dipendenti della Provincia sono arrivati sul punto di occupare gli uffici del tesoriere Mps della filiale del capoluogo calabrese. La notizia è stata riportata da cn24tv.it e il gesto dei lavoratori sarebbe motivato dal fatto che da quattro mesi non percepiscono lo stipendio. Alcuni di loro hanno persino difficoltà a coprire le spese per raggiungere il luogo di lavoro e per questo la protesta è culminata anche nell’occupazione degli uffici di presidenza. Il Presidente ha chiesto quindi al Tesoriere Mps di provvedere “in tempi rapidi una soluzione per il pagamento della mensilità già trasmessa”.
Gabriele Bianchi, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Toscana, ha posto alla Giunta una domanda per sapere quali conseguenze ci sarebbero per i cittadini toscani e la Regione Toscana se ci fosse un bail-in di Monte dei Paschi di Siena o di Banca Popolare di Vicenza o ancora di Cassa di Risparmio di San Miniato. “Soprattutto per Monte dei Paschi di Siena la situazione è ancora oggi ad alto rischio”, spiega il pentastellato, ricordando che nella regione vi sono tanti tra azionisti, risparmiatori, creditori e lavoratori del gruppo, senza dimenticare che la Regione Toscana, attraverso in particolare Fidi Toscana, ha degli intrecci di non poco conto con Rocca Salimbeni. In particolare su quest’ultimo punto Bianchi ha fatto notare che l’assessore alle Attività produttive Stefano Ciuoffo ha evidenziato, rispondendo a una sua interrogazione, che ci sono fondi regionali depositati presso Monte dei Paschi di Siena su conti con saldi superiori ai 100.000 euro. “Secondo Ciuoffo però dovremmo star tranquilli perché il meccanismo prevede l’intervento statale dopo un ‘bail-in dell’8% delle passività totali’, quindi le obbligazioni emesse da Mps superano da sole questa soglia facendo da schermo a depositi e c/c”, ha aggiunto Bianchi. Che però ha ricordato che “Fidi Toscana spa – partecipata al 46% dalla Regione e al 27,46% da Monte dei Paschi di Siena – ha obbligazioni Mps per 10,5 milioni, 7 delle quali sono subordinate”. Dunque già con il salvataggio pubblico in arrivo probabilmente perderà qualcosa. “Se quindi per Ciuoffo questo significa che ‘non ci sono le condizioni di un rischio reale riferito al bilancio della Regione Toscana’ ci permettiamo di prenderla come una fake new”, aggiunge il consigliere pentastellato.
Il consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena in programma oggi dovrebbe portare a una decisione importante sulla cessione dei crediti deteriorati. Lo scrive Teleborsa, senza aggiungere dettagli su quella che potrebbe essere la decisione della banca toscana, anche se viene citato l’articolo di Milano Finanza in cui si parla dell’avvio della procedura di asta curata dagli advisor Mediobanca e Lazard. Ufficialmente il board dovrebbe solamente approvare i conti del 2016, ma non è escluso che prenda decisioni in relazione agli Npl o che faccia un punto della situazione anche sul piano industriale dopo che la Commissione europea ha ricevuto dalla Bce le risposte alle domande che aveva posto proprio sulla ricapitalizzazione di Montepaschi.
In attesa di novità dal cda di Monte dei Paschi di Siena, in cui forse potrebbero essere fatti passi avanti sul piano industriale, la Banca d’Italia ha comunicato dei dati che sembrano essere positivi sulle banche italiane, riferiti al mese di gennaio. In particolare, il tasso di crescita delle sofferenze è stato pari al 4% su base annua quando a dicembre 2016 era al +5,6%. Un lieve miglioramento quindi. In crescita i depositi privati che su base annua hanno fatto registrare un +3,5%. I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno fatto segnare un +1,2% annuale, quando a dicembre il dato era stato pari a +1,1%. L’aumento dei prestiti alle famiglie è stato pari al 2,2%