L’Europa bastona l’Italia per indebolire la Chiesa? La guerra dell’Unione europea ai conti italiani potrebbe essere la tappa di un pressing dei protestanti sui cattolici: è questa la tesi dell’economista e banchiere Ettore Gotti Tedeschi, che l’ha spiegata sulle colonne de La Verità. In molti non riescono a spiegarsi il motivo per il quale il nostro Paese è “bastonato” da Bruxelles, pur essendo più sano di altre nazioni europee. «Non sarà anche perché indebolire l’Italia significa anche indebolire la Chiesa?» si interroga l’economista, secondo cui la presenza del Vaticano in Italia ha vantaggi e svantaggi che hanno influenzato il ruolo stesso del nostro Paese. L’Europa, che non riesce a realizzarsi anche per via di valori morali e religiosi troppo diversi, è alla ricerca di una soluzione e starebbe facendo pressione per accelerare la riunificazione o riconciliazione con i luterani. Il concetto di globale sembra funzionare se i valori sono identici, anche per questo Benedetto XVI stava riflettendo su dei Patti Lateranensi del XXI secolo per cercare di ottenere una sorta di “editto di Costantino” per la religione cattolica. Quelli sottoscritti da Papa Pio XI nel 1929 servirono a far coesistere la costituzione dello stato italiano e di quello pontificio: venne allora sacrificato il potere temprale per avere garanzie giuridiche sull’esistenza della Santa Sede in Vaticano. Papa Ratzinger cercava un’intesa, ma non è riuscito a portarla a termine: «Aveva capito che senza un accordo globale la Chiesa rischiava di cadere sotto i colpi del laicismo universale. È qui che arrivano le dimissioni» ha spiegato Ettore Gotti Tedeschi.