Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,25% e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-2,53%), Bper (-1,67%), Buzzi (-0,26%), Campari (-0,26%), Cnh Industrial (-0,11%), Generali (-0,07%), Luxottica (-0,1%), Mediaset (-0,94%), Mediobanca (-1,49%), Poste Italiane (-0,23%), Prysmian (-0,25%), Ubi Banca (-0,89%), Unicredit (-0,49%), Unipol (-1,48%) e Yoox (-2,18%). I rialzi più consistenti sono quelli di Atlantia (+0,89%), Banca Mediolanum (+2,29%), Brembo (+1,62%), Fca (+2,26%), Ferrari (+1,46%), Intesa Sanpaolo (+0,99%), Italgas (+0,83%), Recordati (+1,01%), Saipem (+1,09%) e Snam (+0,78%). Fuori dal listino principale Dada chiude a +14,25%, Il Sole 24 Ore a +11,79%, Gequity a +10,93%, mentre Vita cede l’8,79%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 189 punti base.



Piazza Affari guadagna lo 0,1% e sul listino principale si notano i ribassi di Azimut (-2,7%), Bper (-2,1%), Mediaset (-1,2%), Mediobanca (-1,5%), Stm (-1,7%), Ubi Banca (-0,9%), Unipol (-1,2%) e Yoox (-1,3%). I rialzi più consistenti sono invece quelli di Atlantia (+0,9%), Banca Mediolanum (+1,5%), Fca (+1,3%), Ferrari (+0,9%) e Saipem (+1,8%). Fuori dal listino principale Dada guadagna il 12,2%, Il Sole 24 Ore l’11,8%, mentre Zephyro cede l’8,3%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sotto i 188 punti base.



Piazza Affari guadagna lo 0,2% e sul listino principale si notano i ribassi di Azimut (-2%), Bper (-0,7%), Mediobanca (-0,6%) e Yoox (-0,6%). I rialzi più consistenti sono invece quelli di Atlantia (+0,8%), Banca Mediolanum (+0,7%), Banco Bpm (+1,5%), Brembo (+0,6%), Ferrari (+0,9%), Intesa Sanpaolo (+0,7%), Italgas (+1,3%), Saipem (+1,2%), Tenaris (+1,3%) e Unicredit (+0,9%). Fuori dal listino principale Gequity sale del 9,9%, Mediacontech del 9,4%, mentre Agatos cede il 4,9%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,07, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 188 punti base.

Oggi sarà una giornata importante per quanto riguarda i dati macroeconomici italiani, dal momento che usciranno i risultati sulla produzione industriale in Italia sia su base annuale che su base mensile. Se i dati saranno positivi come sperato dal governo ma anche da molti cittadini anche lo spread Btp-Bund potrebbe ottenere notevoli benefici e abbassarsi. In Giappone prevista la diffusione dei dati relativi all’indice dell’industria terziaria su base mensile e degli ordini dei macchinari sempre su base mensile ma pure su base annuale.



Venerdì si sono registrate diverse variazioni lievi in molti titoli di Piazza Affari, tra cui però spicca il forte rialzo di Unicredit (+3,4%). Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,45% portandosi a quota 19.658 punti. Sempre seguendo la scia indicata da Unicredit anche Intesa Sanpaolo ha registrato un buon rialzo (+1,76%), anche se tra i bancari il migliore risultato l’ha ottenuto Banco Bpm (+6,6%). Banca Carige invece ha subito un calo del 2,28%, con l’agenzia di rating Moody’s che ha abbassato il livello di solidità patrimoniale dell’istituto da CAA1 a CAA2. Negli altri settori calo per Eni con un -0,48% e rialzo per Dada (+6,29%) e per Parmalat (+0,33%).

Altro balzo in avanti per quanto riguarda invece lo spread Btp-Bund, che si avvicina ulteriormente a quota 190 dopo averla anche superata nell’arco della giornata arrivando ad un massimo di 190,1 punti base. Il differenziale sui titoli di stato decennali italiani e tedeschi si è poi assestato a 188,50 confermando un preoccupante trend al rialzo che potrebbe portare nel medio-lungo periodo ad oltrepassare la soglia psicologica dei 200 punti base.