Piazza Affari chiude in rialzo dell’1,21% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Brembo (-1,28%), Enel (-0,29%), Ferragamo (-2,27%), Italgas (-0,51%), Mediaset (-0,46%), Poste Italiane (-0,16%) e Yoox (-1,83%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banco Bpm (+2,63%), Buzzi (+1,64%), Cnh Industrial (+2,35%), Fca (+1,93%), Leonardo (+7,75%), Mediobanca (+1,72%), Prysmian (+1,83%), Snam (+1,63%), Tenaris (+2,32%), Unicredit (+1,99%) e Unipol (+3,54%). Fuori dal listino principale Innovatec chiude a +19,23%, mentre Nova Recede il 7,13%. Il cambio euro dollaro resta sopra quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 187 punti base.



Piazza Affari guadagna lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Brembo (-1%), Enel (-0,5%), Ferragamo (-4%), Italgas (-0,5%), Mediaset (-0,7%), Poste Italiane (-0,2%), Ubi Banca (-0,2%) e Yoox (-1,7%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banco Bpm (+1,6%), Cnh Industrial (+2%), Eni (+1,2%), Fca (+1,2%), Ferrari (+1,3%), Intesa Sanpaolo (+1,1%), Leonardo (+3,7%), Mediobanca (+1,7%), Prysmian (+1,9%), Saipem (+1,2%), Tenaris (+1%), Unicredit (+1,4%) e Unipol (+2,2%). Fuori dal listino principale Pininfarina guadagna il 12,5%, mentre Marr cede il 7,4%. Il cambio euro dollaro si avvicina a quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 189 punti base.



Piazza Affari guadagna lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,4%), Atlantia (-0,4%), Brembo (-0,9%), Enel (-0,3%), Ferragamo (-4,3%), Italgas (-0,6%), Leonardo (-0,3%), Luxottica (-0,1%), Poste Italiane (-0,4%), Recordati (-0,3%), Snam (-0,2%), Stm (-0,9%), Terna (-0,5%) e Yoox (-0,1%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banco Bpm (+1,3%), Buzzi (+1,5%), Cnh Industrial (+1,3%), Exor (+0,7%), Fca (+1,4%), Ferrari (+0,8%), Intesa Sanpaolo (+1,1%), Mediobanca (+1%), Saipem (+0,7%), Telecom Italia (+0,7%), Tenaris (+1,2%), Unicredit (+1,1%), Unipol (+0,9%) e UnipolSai (+0,6%). Fuori dal listino principale Dada guadagna il 6,9%, mentre Il Sole 24 Ore cede il 5,4%. Il cambio euro dollaro si trova sotto quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 189 punti base.



Giornata cruciale quella odierna per l’andamento degli indici mondiali. Alle ore 20 è attesa la riunione della Fed in cui Janet Yellen con ogni probabilità rialzerà i tassi di interesse di un quarto di punto circa. Gli investitori scontano al 100% un rialzo nella giornata odierna, ma reputano importante il discorso che dovrà affrontare la presidente della Fed: gli analisti saranno concentrati su ogni singola parola per capire quanti saranno effettivamente i rialzi quest’anno e se questi possano essere addirittura quattro. Durante la giornata, inoltre, si svolgono le elezioni olandesi: il candidato di estrema destra, Wilders, ha annunciato che in caso di sua vittoria, l’Ue e l’euro possono definirsi completamente cancellati. I sondaggi danno in lieve vantaggio l’attuale premier Rutte, tuttavia, anche nel caso in cui l’estrema destra trionfasse, il sistema proporzionale puro degli olandesi escluderebbe la possibilità di un suo governo in quanto gli altri partiti hanno già annunciato di non voler stabilire alcuna alleanza con Wilders. E’ così probabile che tocchi a Rutte formare un nuovo governo in ogni caso. Una vittoria, tuttavia, immediata di Rutte porterebbe beneficio all’Europa e ai listini europei.

Ieri è stata una giornata piuttosto negativa per Piazza Affari che non è riuscita nemmeno in questa seduta ad avere la forza per sfondare la barriera posta a quota 19.800 punti. Il Ftse Mib ha terminato la giornata con un ribasso dello 0,86% 19.537 punti. Per la maggior parte della seduta, l’indice si è attestato in frazionale ribasso in un clima di attesa per le decisioni della FED dalla quale ci si attende un rialzo dei tassi di interesse e le elezioni in Olanda in cui il partito anti-europeista e l’attuale premier sono testa a testa nei sondaggi. A scendere sono stati principalmente i titoli bancari: Banco Bpm -3,01%, Bper -2,56%, Ubi Banca -2,45%, Mediobanca -1,51%, Intesa Sanpaolo -1,38% e Unicredit -0,98%. Ha limitato le perdite Poste Italiane che ha chiuso la seduta con un modesto ribasso dello 0,85% a 6,385 euro in seguito ad alcune indiscrezioni che vedono possibile l’allontanamento di Francesco Caio. Chiusura in frazionale ralzo per Atlantia che ha guadagnato lo 0,18% dopo che Deutsche Bank ha dato una visione positiva sul titolo ed ha fissato il prezzo obiettivo a 24,7 euro per azione. Sono andati particolarmente bene anche Brembo (+0,68%), Azimut H. (+0,58%), Recordati (+0,48%) e Stm (+0,35%). Anche Technogym ha chiuso la seduta in forte rialzo con un guadagno del 5,05% a 5,62 euro grazie anche ad Equita Sim che ha migliorato il proprio giudizio sulla società, fissando un prezzo obiettivo di 6 euro, confermando la raccomandazione buy. Molto male invece Acea che ha lasciato sul terreno il 3,09% a 11,92 euro per azione: gli investitori si attendevano un nuovo piano industriale triennale per gli anni 2017-2021, insieme ai conti dell’ultimo trimestre 2016. La società, però, non ha diffuso alcuna nuova notizia in merito e questo ha fatto sì che il titolo sia stato caratterizzato dalle vendite. È continuato, invece, il momento molto positivo per il titolo Sole 24 ore che ha chiuso questi due giorni con un rialzo totale di oltre il 20%. 

Giornata negativa per i titoli di Stato. Lo Spread fra Btp e Bund ha superato i 190 punti base e il rendimento del Btp decennale italiano è salito al 2,35%.