Piazza Affari chiude la seduta in ribasso dello 0,18% e sul listino principale troviamo in rosso Banca Mediolanum (-2,08%), Banco Bpm (-0,67%), Buzzi (-0,46%), Cnh Industrial (-1,89%), Enel (-0,94%), Eni (-0,6%), Fca (-0,37%), Ferrari (-1,47%), Italgas (-0,35%), Leonardo (-2,37%), Mediobanca (-1,01%), Mediaset (-0,25%), Prysmian (-1,14%), Saipem (-1,65%), Unipol (-0,67%) e UnipolSai (-0,49%). I rialzi più significativi sono quelli di Atlantia (+0,89%), Azimut (+1,78%), Brembo (+1,88%), Campari (+1,86%), Exor (+0,61%), Ferragamo (+0,65%), Fineco (+1,21%), Luxottica (+1,79%), Moncler (+0,95%), Poste Italiane (+1,33%), Snam (+0,98%), Telecom Italia (+1,69%), Terna (+1,12%) e Ubi Banca (+0,95%). Fuori dal listino principale Pierrel chiude con un +8,59%, Il Sole 24 Ore con un +7,65%, mentre Bomi Italia cede il 5,83%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,075, mentre lo spread tra Btp e Bund risale sopra i 192 punti base.
Piazza Affari guadagna lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rosso Banca Mediolanum (-0,4%), Buzzi (-0,1%), Cnh Industrial (-1,7%), Enel (-1,8%), Eni (-0,1%), Fca (-0,6%), Ferrari (-0,6%), Leonardo (-2,6%), Prysmian (-0,8%), Recordati (-0,2%), Saipem (-0,5%) e Terna (-0,4%). I rialzi più significativi sono quelli di Azimut (+0,7%), Banco Bpm (+0,9%), Bper (+1,7%), Brembo (+1,5%), Campari (+0,6%), Ferragamo (+0,6%), Intesa Sanpaolo (+0,7%), Italgas (+0,9%), Luxottica (+1,2%), Snam (+0,7%), Telecom Italia (+1,8%), Ubi Banca (+1,7%) e Unicredit (+1,1%). Fuori dal listino principale Pierrel sale del 13,9%, Il Sole 24 Ore del 9,1%, mentre Fintel cede l’8,7%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,075, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 191 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,4% e sul listino principale troviamo in rialzo Azimut (+0,5%), Bper (+1,3%), Brembo (+0,2%), Intesa Sanpaolo (+0,7%), Luxottica (+0,1%), Mediaset (+1,5%), Poste Italiane (+0,1%), Telecom Italia (+0,4%), Ubi Banca (+0,2%), Unicredit (+0,5%), Unipol (+0,4%) e UnipolSai (+0,4%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-0,6%), Banca Mediolanum (-0,8%), Cnh Industrial (-1,6%), Enel (-1,6%), Eni (-0,7%), Fca (-1,2%), Ferrari (-1,3%), Leonardo (-1,1%), Prysmian (-1,1%), Recordati (-1,3%), Tenaris (-0,7%), Terna (-0,9%) e Yoox (-0,8%). Fuori dal listino principale Primisuimotori guadagna il 9,6%, Il Sole 24 Ore il 7,3%, mentre Fintel cede il 4,1%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,075, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 195 punti base.
Piazza Affari affronta una giornata non molto ricca di eventi macroeconomici. Da segnalare alle ore 11:00 il saldo della bilancia commerciale dell’Eurozona, mentre alle ore 14:00 toccherà alla produzione industriale americana relativa al mese di febbraio. Sempre alla stessa ora è atteso il report sulla fiducia dei consumatori. Si segnala, inoltre, che oggi è il cosiddetto giorno delle 3 streghe, ovvero giornata piena di scadenze tecniche che possono portare a movimenti anomali, soprattutto durante le aste di chiusura per aggiustamento dei portafogli.
Ieri il Ftse Mib ha fatto segnare una seduta in deciso rialzo con un progresso dell’1,7% a quota 20.109 punti. Piazza affari è stata la migliore in tutta Europa ed è finalmente riuscita a bucare la forte resistenza che stazionava a quota 19.800 punti e ha aperto la strada a target più ambiziosi. L’apertura della giornata era stata particolarmente brillante e l’indice era arrivato a guadagnare oltre il 2%. Nel primo pomeriggio però erano prevalse le vendite e per un attimo il Ftse Mib era tornato sotto la soglia dei 20 mila punti. A fine seduta, tuttavia, sono tornati gli acquisti e alla fine l’indice ha chiuso verso i massimi della sessione.Particolarmente bene i titoli bancari con Bper che è salita del 4,98%, Banco Bpm del 3,41%, Ubi Banca del 2,38%, Unicredit dell’1,6%, Mediobanca dell’1,45%. Salita più modesta, invece, per Intesa Sanpaolo che nonostante la solidità del titolo ha guadagnato appena lo 0,98%. Molto bene anche Generali che ha chiuso la seduta in netto rialzo con un progresso del 2,6%: gli analisti sono rimasti piacevolmente sorpresi dagli utili del 2016 e dall’aumento del dividendo ad 0,8 euro per azione. Anche Telecom Italia ha ottenuto un rialzo dell’1,52% dopo la promozione del titolo da parte di Equita Sim. Dopo la scorsa seduta, ancora un prepotenze rialzo da parte di Maire Techmont che ha guadagnato oltre il 13,29%, chiudendo a 3,18 euro ad azione. Barclays ha rivisto, di conseguenza, il target price al rialzo, portandolo a 3,8 euro per azione con raccomandazione overweight. Gli analisti hanno evidenziato che il 2016 è stato un anno solido per il gruppo. Ottima performance anche di Salini Impregilo che ha chiuso la seduta con un progresso del 3,4% dopo aver pubblicato dati migliori delle aspettative. Quasi nessun ribasso sul listino vista la giornata positiva: da segnalare il frazionale ribasso di Luxottica che ha perso lo 0,3%.
Giornata ancora negativa per i nostri titoli di Stato nonostante la vittoria del partito europeista alle elezioni olandesi. Lo spread fra Btp e Bund si è nuovamente acuito e ha superato quota 190.