Complice il calo di Wall Street, Piazza Affari chiude con un -0,25%. Sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,73%), Atlantia (+1,65%), Azimut (+0,25%), Banca Mediolanum (+0,53%), Banco Bpm (+3,25%), Bper (+3%), Brembo (+0,45%), Enel (+0,72%), Eni (+0,47%), Intesa Sanpaolo (+0,89%), Italgas (+0,2%), Luxottica (+0,1%), Mediobanca (+0,3%), Moncler (+1%), Poste Italiane (+0,39%), Saipem (+0,77%), Snam (+1,03%), Telecom Italia (+0,18%) e Terna (+0,36%). I ribassi più significativi sono invece quelli di Buzzi (-1,64%), Cnh Industrial (-2,7%), Exor (-2,41%), Fca (-3,79%), Ferrari (-1,88%), Ferragamo (-0,73%), Fineco (-1,83%), Leonardo (-1,68%), Mediaset (-1,02%) Prysmian (-1,19%), Stm (-4,25%), Tenaris (-1,34%), Unicredit (-0,83%), Unipol (-1,67%), UnipolSai (-0,95%) e Yoox (-3,01%). Fuori dal listino principale Modelleria Brambilla chiude con un +35,96%, Il Sole 24 Ore a +29,29%, mentre Fintel cede il 5,13%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,08, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sotto i 185 punti base.
Piazza Affari sale dell’1,2% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Cnh Industrial (-0,2%), Exor (-0,6%), Fca (-0,5%), Ferrari (-0,3%), Stm (-0,6%), Unipol (-0,3%) e Yoox (-0,3%). I rialzi più significativi sono quelli di Banco Bpm (+6%), Bper (+4,3%), Brembo (+1,8%), Eni (+1,6%), Intesa Sanpaolo (+2,4%), Mediobanca (+2,3%), Snam (+1,8%), Ubi Banca (+1,6%) e Unicredit (+2,6%). Fuori dal listino principale Il Sole 24 Ore guadagna il 25%, mentre Fintel cede il 5,5%. Il cambio euro/dollaro supera quota 1,08, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 183 punti base.
Piazza Affari sale dello 0,9% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Ferrari (-0,5%), Stm (-0,3%), Unipol (-0,1%) e Yoox (-0,4%). I rialzi più significativi sono quelli di Atlanta (+1,3%), Banco Bpm (+3,4%), Bper (+2,8%), Brembo (+1,2%), Eni (+1,3%), Intesa Sanpaolo (+1,6%), Mediobanca (+1,9%), Moncler (+1,2%), Saipem (+1,2%), Telecom Italia (+1,2%), Ubi Banca (+2,2%) e Unicredit (+2%). Fuori dal listino principale Il Sole 24 Ore guadagna il 14,5%, mentre Bialetti cede il 3,3%. Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,08, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 186 punti base.
Oggi sono previsti diversi dati macroeconomici che potranno incidere sull’andamento dei mercati. Tra questi spicca l’inflazione del Regno Unito. Dalla Gran Bretagna verranno anche i dati relativi ai prezzi ai prezzi alla produzione. Ieri c’è stata altalena sui titoli bancari con Deutsche Bank che ha comunicato i dettagli sull’imminente aumento di capitale da 8 miliardi di euro. A pesare notevolmente sugli indici italiani è stato in particolare il ribasso di Leonardo. Gli indici italiani sono comunque contraddittori: se per il FTSEMib (-0,53%) e per il FTSE All Share (-0,29%) è stata registrata una flessione leggera, per gli altri due panieri italiani si rileva un aumento con il FTSE Italia Mid Cap che sale dell’1,38% e il FTSE Italia Star dello 0,56%. Parlando di titoli azionari stabile Banco BPM mentre BPER Banca ha perso l’1,19% e anche Leonardo, come detto in precedenza, ha registrato un netto calo del 3,6% attestandosi a 13,11 euro. Anche Enel è scesa dello 0,48%. Notevole risalto hanno avuto le nomine per le grandi industrie decise dal governo, con un ricambio che non è stato ben accettato dai mercati e che è stato visto da molti analisti, finanziari e non, come una volontà nascosta dell’ex premier Renzi di mettere i propri uomini al potere. Tutto questo mentre lo spread Btp-Bund compie un ulteriore passo in avanti, con un valore che si avvicina ulteriormente verso la pericolosa soglia psicologica dei 200 punti base.
Il differenziale dei titoli di stato italiani e tedeschi ha infatti subito un rialzo dello 0,10%, assestandosi in chiusura a quota 192,80 punti base.