Sono settimane molto importanti per il futuro della storica banca della Monte dei Paschi di Siena. Nello specifico si stanno definendo le ultime questioni in vista dell’importante assemblea del 12 aprile nella quale verranno affrontati alcuni temi caldi tra cui la fase di ingresso dello Stato che entro il mese di giugno dovrebbe acquisire oltre il 70% del capitale del Montepaschi, il piano industriale di rilancio ed inoltre le complesse trattative con la Commissione dell’Unione Europea. Trattative che nelle intenzioni del Governo e del consiglio di amministrazione dell’istituto creditizio toscano dovrebbero essere definite prima di Pasqua anche se pare più verosimile che il tutto possa essere espletato entro e non oltre la fine del mese di Aprile. Questo è un passaggio fondamentale per l’ingresso dello Stato in MPS entro metà giugno magari attraverso una legge ad hoc e non con una nuova assemblea. (Aggiornamento di Francesca Pasquale)



Si parla molto in questi giorni di Alessandro Profumo, neo amministratore delegato di Leonardo. Specialmente per il suo passato di Presidente di Monte dei Paschi, posizione per la quale si trova rinviato a giudizio per usura bancaria. Massimo Mucchetti, Senatore del Pd, ha parlato del manager ai microfoni di Radio Cusano Campus, spiegando che la sua liquidazione dopo l’esperienza in Unicredit, di cui si era parecchio discusso, gli era stata riconosciuta perché ritenuta meritata dagli azionisti della banca, dato che Profumo aveva contribuito a farne un gruppo multinazionale. Riguardo invece la sua esperienza a Rocca Salimbeni, Mucchetti ha spiegato che i problemi di Mps non sono stati certo generati da Profumo, che anzi se l’è cavata egregiamente, scontando il fatto che il Governo non ha voluto nazionalizzare la banca, come invece avrebbe dovuto.

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