In vista di aprile dovrebbe arrivare in Parlamento, dopo essere passata per decreto dal Consiglio dei Ministri, la Manovra correttiva che da un lato pone qualche cambio e sostituzione richiesta da Bruxelles nella lettera di richiamo e dall’altro rappresenta una sorta di anticipo sulla nuova Legge di Stabilità che prenderà forma nel prossimo autunno-inverno. Una “manovrina” da pochi miliardi di euro, si vocifera siano circa 3,4 miliardi di euro o poco meno, che dovrebbe non alzare di tropo le accise – come invece enunciato in un primo tempo dalle indiscrezioni da Palazzo Chigi. Ci saranno degli aumenti, in alcuni settori soprattutto, ma non dovrebbero rappresentare dei macigni sui cittadini italiani bensì una manovrina che dalle parti del Ministero di Padoan viene definita “light”. Gli interventi principali vedranno un pacchetto di aumenti sugli alcolici e un altro sui tabacchi che valgono attorno ai 300 milioni di euro. Viene invece tenuto fermo il previsto in un primo tempo aumento del settore carburanti, anche perché – come spiega il Sole 24 ore – è previsto un calcolo «più ambizioso delle risorse recuperabili già quest’anno attraverso l’estensione dello split payment anche ai rapporti commerciali con le società pubbliche». Si parla di circa un miliardo di euro di costo, ma si potrebbe arrivare anche a 1,4 mld alla fine; il resto dei costi di questa manovra correttiva del governo Gentiloni dovrebbe essere occupato dal miliardo provenuto dai tagli di spesa che si aggiunge ad un piccolo pacchetto dal settore giochi, tra risparmi e reinvestimenti.



All’interno della manovra correttiva voluta da Gentiloni e Padoan, oltre ad aumenti e costi, ci sarà inserito anche un fondo per il terremoto che secondo la proposta del Ministero Economia non sarà per nulla parte dell’indebitamento richiesto all’Europa come flessibilità. «Il fondo per il terremoto non incide sull’indebitamento netto e farà parte di un decreto che ho volutamente definito correttivo ma anche di sostegno alla crescita, il Dec», ha parlato ieri il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa a Palazzo Chigi. La “c” significa sia correzione che crescita e si riferisce ad un fondo importante all’interno della nuova piccola manovra. Le tempistiche per questo nuovo provvedimento economico sono importante e sono state anticipate dai colleghi della Stampa: il Def e il piano delle riforme sono attesi entro il 10 aprile prossimo, dunque arriveranno al Cdm entro e non oltre venerdì 7 o sabato 8 aprile. A quel punto allora la “manovra” correttiva dovrebbe arrivare non prima del 20 aprile prossimo: come invece ricorda il Sole 24 ore, il doppio passaggio che attende Padoan il prossimo mese avrà come primo obiettivo quello di preparare il terreno alla Legge di Bilancio che invece dovrà affrontare i 19,5 miliardi delle clausole imposte dalla salvaguardia Iva. Per questo motivo il governo ha già intavolato trattative con l’Europa per poter chiedere maggiore flessibilità a riguardo; mese di aprile decisivo dunque anche per capire se nelle prossima settimana verranno decise altri aumenti dell’ultima ora per provare a restare dentro nei costi stabiliti dalla precaria condizione di debiti/flessibilità sul fronte Europa e Italia.



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