È questa la settimana decisiva per la presentazione del piano salvataggio di Mps? La bozza del piano che dovrà salvare appieno il Monte dei Paschi di Siena dovrebbe essere presentato entro venerdì prossimo, scrive l’Arena questa mattina in edicola. Il management lavora su diversi fronti e nel cda di giovedì si punta a varare la bozza. Uno dei fronti aperti, inoltre, è la cessione dei crediti deteriorati che dovrà avvenire in tempi brevi. Il consiglio d’amministrazione dovrebbe dare il via alla bozza ufficiale, con un documento che a quel punto dovrebbe anche partire verso il Ministero Economia e il decisivo avvio al confronto con Bruxelles. «Il cda approverà il piano dopo l’esito del confronto che coinvolgerà Mps, Tesoro, Commissione Ue e Bce. Tra gli aspetti in ballo c’è l’ammontare della ricapitalizzazione. Se l’aumento sarà di 8,8 miliardi, come chiede la Bce, e il Tesoro ne metterà 6,6, come emerso finora, il governo sarà socio al 70%», scrivono i colleghi di L’Arena ribadendo i prossimi 7 giorni come “decisivi” per conoscere l’immediato futuro della banca di Siena.



Mentre continua a essere messo a punto il piano di Monte dei Paschi, Marco Morelli ha preso parte a un convegno della Fabi, a margine del quale ha rilasciato diverse dichiarazioni riprese dalle agenzie di stampa. L’amministratore delegato di Rocca Salimbeni ha innanzitutto spiegato che i tempi per arrivare alla definizione del nuovo piano non sono dettati dalla banca, “ma dalla Commissione Ue, che parla con la banca e con la Bce, e noi dobbiamo adeguarci e rispettare la tempistica che ci viene data da loro”. Morelli ha detto di non essere al corrente di vedute divergenti tra le due istituzioni europee e che sui crediti deteriorati l’obiettivo è quello di “cercare di deconsolidare lo stock degli Npl in tempi ragionevoli”, ma ancora si sta valutando quale sia il meccanismo tecnico migliore per raggiungere questo risultato. Il numero uno di Montepaschi ha quindi detto di augurarsi che lo Stato sia un azionista “lungimirante” e discuta “con i manager di quali sono gli obiettivi, per rivedere quello che ha investito in un arco di tempo ragionevole”. Ha anche spiegato di voler restare alla guida della banca toscana anche se con un compenso ridotto, perché “ho preso un impegno e lo rispetterò a prescindere dalle revisioni del mio trattamento economico personale”. Poi ha aggiunto che “Monte dei Paschi deve riprendere un percorso normale, quando lo avrà ritrovato a quel punto l’azionista in primis si porrà opzioni strategiche, ma per adesso non è un tema affrontabile”. Infine, Morelli ha sottolineato, rispetto al fallimento dell’aumento di capitale a dicembre, mentre quello di Unicredit più consistente è andato in porto, che le due operazioni non sono paragonabili, dato che “i tempi che avevamo erano molto stretti e l’operazione molto complessa”.

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