Piazza Affari chiude in calo dell’1,09% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,3%), Ferragamo (+0,79%), Fineco (+0,35%), Italgas (+0,73%), Moncler (+0,78%) e Poste Italiane (+4,61%). I ribassi più consistenti sono quelli di Banco Bpm (-4,15%), Bper (-2,72%), Buzzi (-2,43%), Exor (-1,7%), Ferrari (-2,07%), Generali (-1,72%), Leonardo (-2,18%), Mediobanca (-1,8%), Prysmian (-2,75%), Stm (-2,24%), Unicredit (-2,5%) e Yoox (-2,04%). Fuori dal listino principale Pininfarina chiude con un +24,06%, Ggp con un +17,11%, mentre Tas cede il 35,94%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 180 punti base.



Piazza Affari cede lo 0,5% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,4%), Atlantia (+0,1%), Azimut (+0,7%), Fca (+0,4%), Ferragamo (+0,4%), Fineco (+0,4%), Italgas (+0,9%), Moncler (+0,8%), Poste Italiane (+4,1%), Terna (+0,1%), Ubi Banca (+1,2%) e Unipol (+0,4%). I ribassi più consistenti sono quelli di Banca Mediolanum (-0,7%), Banco Bpm (-1,5%), Bper (-1,1%), Brembo (-1,7%), Buzzi (-1,2%), Cnh Industrial (-0,9%), Eni (-0,7%), Exor (-1%), Ferrari (-1,2%), Generali (-0,9%), Intesa Sanpaolo (-0,7%), Leonardo (-1,2%), Mediobanca (-1,4%), Prysmian (-1,4%), Saipem (-0,9%), Stm (-1,8%), Tenaris (-1,2%), Unicredit (-0,7%) e Yoox (-1,8%). Fuori dal listino principale Ggp sale del 17,1%, mentre Tas cede il 38,4%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 177 punti base.



Complice la notizia di un aumento di capitale da 8 miliardi di euro per Deutsche Bank, le borse europee si muovo in calo e Piazza Affari cede lo 0,4%. Sul listino principale troviamo in rialzo solamente Brembo (+0,4%), Fca (+0,9%), Fineco (+0,4%), Italgas (+0,2%), Moncler (+0,1%), Poste Italiane (+4,1%), Telecom Italia (+0,2%), Ubi Banca (+0,7%) e Unipol (+0,7%). I ribassi più consistenti sono quelli di Banca Mediolanum (-0,9%), Banco Bpm (-0,7%), Bper (-1,1%), Buzzi (-0,7%), Campari (-1,1%), Cnh Industrial (-1%), Eni (-1%), Exor (-0,9%), Ferrari (-0,6%), Leonardo (-1,4%), Mediaset (-0,9%), Mediobanca (-0,8%), Prysmian (-1,7%), Saipem (-0,7%), Snam (-0,8%), Stm (-1,1%), Tenaris (-1%) e Terna (-0,8%). Fuori dal lisitno principale Pininfarina sale dell’8,7%, mentre Tas cede il 45,5%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 179 punti base.



Oggi Piazza Affari farà i conti con i dati relativi ai risultati di esercizio dell’anno 2016 di Technogym, Snam, MolMed e Poligrafica S.F. che potrebbero impattare sia sui titoli azionari delle società in questione, sia sui relativi settori di attività. Si parla infatti di aziende di non poco conto. In ambito macroeconomico saranno rese note le informazioni relative agli ordinativi di beni durevoli a gennaio negli Stati Uniti, e sempre nel Paese a stelle e strisce emergeranno anche i dati degli ordinativi industriali sempre a gennaio.

La giornata di venerdì si è invece chiusa con un rialzo dell’1,15% per il Ftse Mib. Su tutta la Borsa Italiana, su 356 titoli sono stati 198 quelli che hanno chiuso con un rialzo. Tra i titoli che hanno spinto sull’acceleratore spicca indubbiamente Unicredit che ha chiuso con un balzo del 3,7% attestando il prezzo delle sue azioni a 14 euro. Ottimo risultato anche per Bper, con un +4,49% che ha portato il titolo della banca a raggiungere quota 4,7 euro. Sempre nel settore dei bancari il risultato migliore è stato comunque quello conseguito da Ubi Banca con un netto +4,93% a cui hanno contribuito i giudizi positivi da parte di Exane che ha apprezzato l’affidabilità della situazione patrimoniale dell’istituto di credito. Buon rialzo anche per Banco BPM (+2,37%), mentre un risultato inverso arriva da Banca Carige (-5%) che continua ad accumulare ribassi su ribassi.

La giornata di venerdì è stata caratterizzata da un ulteriore ribasso del livello dello spread Btp-Bund (-3,73%), con un valore che si è assestato a 175,60 punti base.