Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,46% e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-1,12%), Brembo (-0,76%), Buzzi (-1,48%), Eni (-0,68%), Exor (-0,15%), Fca (-1,34%), Ferrari (-0,88%), Prysmian (-0,63%), Saipem (-2,67%), Stm (-2,7%), Tenaris (-3,16%), Unipol (-0,26%) e UnipolSai (-0,19%). Tra i rialzi si notano quelli di Banca Mediolanum (+0,77%), Bper (+3,33%), Cnh Industrial (+0,99%), Fineco (+1,39%), Generali (+1,15%), Intesa Sanpaolo (+2,49%), Italgas (+0,88%), Luxottica (+1,4%), Mediaset (+1,83%), Mediobanca (+2,63%), Moncler (+1,25%), Poste Italiane (+3,19%), Snam (+2,37%), Telecom Italia (+1,36%), Terna (+1,15%), Ubi Banca (+3,19%), Unicredit (+0,88%) e Yoox (+1,52%). Fuori dal listino principale Mediacontech chiude con un +25,32%, Vita con un +17,73%, mentre Softec cede il 5,66%. Il cambio euro/dollaro torna sotto quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund risale sopra i 187 punti base.
Piazza Affari azzera le perdite e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,2%), Azimut (-1%), Brembo (-0,6%), Buzzi (-1,8%), Eni (-1,7%), Exor (-0,6%), Fca (-1,7%), Ferrari (-1,3%), Prysmian (-0,3%), Saipem (-3,1%), Stm (-4,5%) e Tenaris (-3,1%). Tra i rialzi si notano quelli di Bper (+1%), Campari (+0,9%), Cnh Industrial (+0,8%), Generali (+1,3%), Intesa Sanpaolo (+1,6%), Italgas (+0,7%), Luxottica (+0,7%), Mediaset (+1,1%), Mediobanca (+1,9%), Moncler (+1,3%), Poste Italiane (+0,6%), Snam (+1,5%), Telecom Italia (+1,4%), Ubi Banca (+2,4%) e Unicredit (+1,2%). Fuori dal listino principale Mediacontech sale del 14%, Digital Magics del 9,7%, mentre Innovatec cede l’8,5%. Il cambio euro/dollaro sale a quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 187 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,2% e sul listino principale si notano i rialzi di Banco Bpm (+0,7%), Bper (+0,8%), Cnh Industrial (+0,9%), Generali (+0,8%), Intesa Sanpaolo (+1,2%), Mediaset (+1,3%), Poste Italiane (+0,7%), Ubi Banca (+1,1%) e Unipol (+0,7%). I ribassi più ampi sono invece quelli di Azimut (-0,6%), Brembo (-0,6%), Buzzi (-1,4%), Campari (-0,6%), Eni (-1,2%), Prysmian (-0,7%), Saipem (-1,3%), Stm (-5,4%), Tenaris (-2,4%) e Yoox (-1,4%). Fuori dal listino principale Mediacontech sale del 12,8%, Parmalat del 5,6%, mentre Juventus Fc cede il 4,5%. Il cambio euro/dollaro si trova a quota 1,055, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sotto i 188 punti base.
La giornata di Borsa oggi sarà molto probabilmente influenzata dal discorso di Mario Draghi a seguito del board della Bce. In mattinata ci sarano dei dati provenienti dalla Francia, che alle 7:30 annuncerà il tasso di occupazione a livello trimestrale e dalla Spagna con l’indice sul costo del lavoro sia su base trimestrale che su base annuale che verrà diffuso alle ore 9:00. Oltreoceano importanti saranno i dati relativi ai prezzi import ed export mensili praticati a febbraio, che verranno annunciati insieme all’importo delle richieste di disoccupazione alle ore 14:30.
La giornata di ieri si è conclusa con rialzi piuttosto frazionati nell’intera Eurozona. A Piazza Affari il FTSEMib ha chiuso con un lieve rialzo dello 0,14%, Il FTSE All Share ha registrato un identico balzo in positivo e la tendenza non si è smentita per gli altri due panieri minori di Piazza Affari, con il FTSE Italia Mid Cap (+0,12%) e il FTSE Italia Star (+0,08%) che hanno usufruito di un lieve incremento.
A catturare la scena sono stati i bancari, con Ubi Banca e Banco Bpm che hanno ottenuto un discreto risultato positivo (rispettivamente +0,5% e +0,17%). L’andamento dei titoli bancari non è comunque stato uniforme, con Unicredit che è scesa dello 0,22%. Negli altri settori lieve rialzo per Snam (+0,16%) e Fiat Chrysler (+0,58%). Segno negativo per Tenaris (-0,72%) mentre Stm ha registrato un buon risultato con un +1,58%.
Notizie poco rassicuranti invece per lo spread tra Btp e Bund: il differenziale tra i titoli decennali è infatti aumentato dell’1,82%: il valore si avvicina quindi in maniera assai pericolosa a quota 200 punti, anche se ancora rimane lievemente sotto i 190 (189,80 punti base). Vedremo se il discorso di Draghi di oggi può aiutare a rasserenare il clima generale e la fiducia dei mercati, abbassando quindi lo spread.