Il Consiglio regionale della Toscana torna a riunirsi domani e ci saranno diversi temi all’ordine del giorno. Tanto che, visto che l’orario di inizio lavori è fissato alle 15:30, si è già prevista una ripresa mercoledì mattina alle 9:30. Tra le proposte di risoluzione ce n’è anche una riguardante la “differenza di trattamento sul rimborso degli obbligazionisti subordinati delle banche in risoluzione rispetto a quelli di banca Mps”. Si tratta di un tema molto sentito in Toscana, visto che ad Arezzo sono tanti coloro che sono rimasti “scottati” dalle obbligazioni subordinate di Banca Etruria. Il Governo ha deciso di riservare ai possessori di bond subordinati di Mps un trattamento “migliore” rispetto ai 4 casi del 2015. Pertanto è chiaro che c’è chi vorrebbe vi fosse più giustizia.
Novità in arrivo per l’organizzazione di Mps in Toscana. Le direzione Retail e Private avranno infatti sede a Firenze, insieme alla nuova Area Toscana, mentre la direzione Corporate resterà a Siena. La notizia viene riportata da Toscana24, l’area del sito del Sole 24 ore dedicata alla regione del Centro Italia, ed è stata presa da una comunicazione che l’azienda ha dato ai sindacati per tramite del nuovo responsabile delle risorse umane, Alessandro Faienza. Ci sarà anche una riconversione professionale per alcune figure della direzione Corporate. “Con la creazione dell’Area unica, particolare attenzione dovrà essere data alla gestione trasparente e corretta dei trasferimenti, in particolare verso le province di Siena e Grosseto”, hanno fatto sapere le organizzazioni sindacali.
Nel fine settimana si è tenuto a Malta l’Ecofin, cui ha partecipato anche Pier Carlo Padoan. Oltre ad alcune dichiarazioni sul Def e la manovra correttiva, il ministro dell’Economia ha parlato con i giornalisti della vicenda Mps, spiegando di essere “moderatamente ottimista” sul fatto che si potrà raggiungere un accordo formale con le istituzioni europee riguardo il piano della banca toscana e la ricapitalizzazione precauzionale, visto che si stanno facendo progressi su tutti i fronti. Padoan ha evidenziato che l’esecutivo italiano lavora quotidianamente con i diversi soggetti coinvolti, dalla Commissione europea, alla Bce, alla Banca d’Italia, per far sì che si possa arrivare a questo risultato.
È noto che uno dei problemi che Monte dei Paschi di Siena dovrà affrontare è quello dei crediti deteriorati. First-Cisl ha deciso quindi di presentare una proposta per risolvere il problema degli Npl di tutto il sistema bancario italiano. L’ha illustrata il Segretario generale Giulio Romani, spiegando che si potrebbe dar vita a delle bad bank “pazienti” cui far partecipare i dipendenti delle banche attraverso dei trust. Altri soci di queste bad bank dovrebbero essere le fondazioni bancarie, investitori istituzionali privati e imprese del territorio. Romani ha certo di evidenziare i vantaggi di questa proposta, che sarebbe compatibile con le norme europee. Le banche potrebbero cedere i crediti deteriorati a un prezzo coerente con il valore di recupero e dunque dovrebbero operare meno svalutazioni, chiedendo quindi meno risorse al mercato o allo Stato.
La proposta della First-Cisl prevede che i crediti deteriorati vengano ceduti pro soluto a dei veicoli di cartolarizzazione. La Cassa depositi e prestiti potrebbe acquistare le tranche senior, mentre quelli più rischiosi finirebbero nelle bad bank. Secondo Romani, “dalla gestione paziente e rigorosa dei crediti possono emergere reali possibilità di recupero, contribuendo a rilanciare l’economia e a ricostruire un clima di fiducia nei confronti del sistema bancario”. Del resto, ha ricordato il sindacalista, l’emergenza degli Npl potrebbe avere conseguenze davvero negative sulle banche e quindi sui loro dipendenti, che già hanno pagato un altro prezzo in termini di perdite di posti di lavoro. E pare che a Mps gli esuberi possano aumentare su richiesta della Commissione europea.
In attesa di novità dalle istituzioni europee sul piano industriale di Monte dei Paschi di Siena val la pena parlare del bilancio di Microcredito di solidarietà Spa, società di cui Mps è cofondatore e maggiore azionista, che ha approvato a Siena il bilancio 2016. Il quale si è chiuso con un risultato economico positivo, ma anche con un aumento delle richieste, soprattutto per quel che riguarda i prestiti produttivi. In totale sono stati erogati 204 prestiti, con una predominanza delle erogazioni sociali, 142 per complessivi 481.235 euro, rispetto a quelle produttive, 62 per complessivi 162.871 euro, di cui 8 a favore di microimprese, rappresentate da piccole aziende nel settore del commercio e dell’artigianato. Dal 2006, anno di fondazione, la società ha complessivamente erogato 1.979 prestiti, per un totale di 6.368.585 euro. Il Presidente Mario Marzucchi ha espresso soddisfazione, soprattutto perché Microcredito di solidarietà si sta dimostrando come un importante punto di riferimento per il territorio. “Con dieci anni di servizio alle spalle, Microcredito ha dimostrato ancora una volta il grande valore del progetto iniziale, nato dallo spirito solidaristico di tutti i soggetti coinvolti e dalla consapevolezza della necessità di una struttura sociale ed etica al servizio delle fasce più deboli della nostra comunità”, ha detto.
Ricordando, altresì, come il perdurare della crisi non stia certo aiutando il settore, dove non mancano casi di situazioni complicate dalla perdita del lavoro piuttosto che di un familiare in grado di garantire un’entrata certa, anche una modesta pensione. Monte dei Paschi di Siena mette a disposizione di Microcredito di solidarietà locali, supporti tecnici e personale distaccato. Inoltre, tra i volontari che operano nei centri di ascolto sul territorio, non mancano ex dipendenti ora in pensione, che hanno deciso di dedicarsi a questa attività.