Marco Morelli, durante l’assemblea dei soci di Mps, ha spiegato che “le sofferenze relative ai primi 100 prenditori pesano per il 3,5% del totale dello stock dei crediti deteriorati”. Un dato che, evidenzia Enrico Rossi, è ben diverso da quanto riportato nelle scorse settimane dalla stampa, secondo cui “il 70% di quei crediti era andato a 100 società”. Il Presidente della Regione Toscana torna quindi a chiedere la pubblicazione della lista dei principale debitori della banca toscana, di modo che venga fugato ogni dubbio, visto che Morelli avrebbe potuto anche smentire i dati della stampa, ma non l’ha fatto. Rossi si rivolge quindi al Governo, visto che verranno usati soldi dei contribuenti per salvare Montepaschi, affinché venga fatta chiarezza su “chi ha preso i soldi, il malloppo ed è fuggito”.
Mentre per risolvere i problemi di Mps, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca si attendono segnali dalle istituzioni europee, i dati contenuti nel bollettino della Banca d’Italia mostrano una crescita del credito al settore privato. I finanziamenti alle famiglie, da dicembre 2016 a febbraio 207, hanno fatto segnare un +2,7%, con una punta del +2,9% per i mutui relativi all’acquisto di case. Per quanto riguarda il credito alle imprese, il dato sui tre mesi è in rialzo, mentre quello sui dodici ha avuto una decrescita. Il dato è particolarmente negativo per le aziende edili e per quelle di piccole dimensioni, anche si in quest’ultimo caso la contrazione è stata inferiore ai mesi precedenti. Bankitalia segnala un miglioramento della qualità del credito, in virtù anche della ripresa registrata dall’economia.
PDurante l’assemblea dei soci di Mps, alcuni piccoli azionisti hanno chiesto di avviare un’azione di responsabilità contro i vecchi vertici della banca, in particolare Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Massimo Tononi. La votazione è stata però contraria a questo tipo di iniziative. In particolare la cosiddetta mozione Falaschi e altri soci, riporta l’Ansa, diretta ad avviare un’azione contro Tononi e Viola per “aver dissimulato il dissesto aziendale con il bilancio 2016 e per averne ritardato la convocazione per l’approvazione”, è stata respinta con ben il 98,68% dei voti. C’è certo da notare che non erano presenti molti soci. Tuttavia la percentuale contraria ad azioni contro gli ex vertici è piuttosto eloquente.
Proseguono i negoziati tra le autorità italiane e quelle europee per dare il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale di Mps, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Antonio Patuelli è fiducioso sul fatto che si arriverà a una soluzione positiva e, dopo l’incontro avuto con il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha spiegato che nelle ultime settimane “incominciano a essere minori le difficoltà di comprensione, sono più ampi gli spazi di dialogo” fra le autorità italiane ed europee dopo l’avvio dell’Unione bancaria. Il Presidente dell’Abi, secondo quanto riporta Askanews, ha anche evidenziando che in Italia si sta registrando un calo degli Npl netti e si è quindi augurato che i dossier riguardanti le banche italiane si possano chiudere presto positivamente.
Ieri si è svolta l’assemblea degli azionisti di Monte dei Paschi di Siena, solamente nella parte ordinaria, però, dato che non è stato raggiunto il quorum necessario a deliberare in via straordinaria. I sindacati hanno tenuto un intervento unitario, nel quale hanno chiesto un confronto “costante e approfondito” sul piano di ristrutturazione varato nello scorso ottobre, che “non dovrà comportare ulteriori sacrifici per i lavoratori – sia in termini occupazionali che in termini economici – rispetto a quelli già previsti”. È noto infatti che indiscrezioni non smentite nelle scorse settimane hanno riportato la notizia secondo cui la Commissione europea vorrebbe che Monte dei Paschi di Siena tagliasse il proprio organico innalzando gli esuberi già previsti alla fine dello scorso anno. Fabi, Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca, Sinfub, Ugl Credito e Unità sindacale hanno anche chiesto di avere il dettaglio degli emolumenti dei top manager della banca, comprensivi di “retribuzione annua, bonus di ingresso, clausole di retention, patti di non concorrenza, eventuali stock option o performance shares”. Questo perché i sindacati ritengono che “i principi di equità salariale e di rigore nel contenimento dei costi siano valori uguali per tutti, nessuno escluso, in un momento tanto delicato per la vita della banca”. A margine dell’assemblea è intervenuto anche il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia, che ritiene che il caso Monte dei Paschi di Siena si stia delineando “come uno dei disastri bancari più incredibili della storia d’Europa”. Questo per via di un buco da 100 miliardi e la morte sospetta di David Rossi.