Come per altre banche italiane, i crediti in sofferenza sono un problema serio da affrontare per Mps. Antonio Patuelli ritiene però che si stia facendo un gran lavoro su questo fronte e che se ne si stiano vedendo i primi frutti. “Stiamo scendendo dalla punta dell’iceberg: dovremmo scendere di molto, ma senza tempi e termini ultimativi imposti dalle svalutazioni”, ha detto il Presidente dell’Abi in un’intervista a Milano Finanza. Patuelli ha detto di apprezzare le linee guide della Bce sugli Npl, poiché mostrano un cambiamento di sensibilità. Fino a poco tempo fa, infatti, i crediti deteriorati dovevano essere venduti subito, mentre ora viene “indicano come devono essere gestiti per ottenere il massimo realizzo nel minimo tempo”.
Roberto Fiore ha rilasciato un’intervista a Il Corriere di Siena, in occasione dell’apertura della prima sede di Forza Nuova nella città toscana. Il leader della formazione di destra ha dichiarato che il suo partito non guardia in faccia a nessuno se si tratta di far luce e portare a galla la verità. Cosa che a suo giudizio porta le altre forze ad aver paura. “Le consorterie cresciute all’ombra del potere palese e occulto di Mps sono legate non solamente al Pd, ma anche a settori del centrodestra di chiarissima ispirazione massonica. Come possono non avere paura di una forza che su alcuni scandali regionali, in primis il Forteto, ha avuto il coraggio di parlare, di denunciare e di manifestare per anni sola contro tutti?”, ha detto Fiore.
Il Movimento 5 Stelle esprime preoccupazione per la situazione patrimoniale della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, citando anche le azioni Mps che essa possiede. Giacomo Giannarelli, consigliere regionale pentastellato, fa infatti notare che le 95mila azioni di Montepaschi acquistate a 18 milioni dalla Crl sono state iscritte a bilancio con un valore di poco inferiore a 7 milioni. Tuttavia, sul mercato oggi quel pacchetto di titoli dovrebbe valere circa 1,4 milioni, ovvero cinque volte di meno. Dunque se la Fondazione segnala un -119 milioni di euro per il proprio patrimonio netto, dato già di per sé non brillante, la realtà potrebbe essere persino peggiore. Per questo Giannarelli annuncia che verrà chiesto alla Giunta regionale di fornire delle spiegazioni.
Stefano Caselli, dalle pagine del Corriere della Sera, commenta la situazione delle banche italiane, ricordando che i risultati dei bilanci sono lusinghieri, considerato che con i tassi di interesse bassi gli spazi di redditività sono ridotti. Dunque la situazione è per certi versi positiva, salvo che per quelle banche, come Mps, Carige, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che devono completare un processo di ristrutturazione. I dubbi sulla tenuta del sistema bancario italiano sono stati dunque superati, “ma si apre uno spazio di riflessione su redditività e modello di business”. Il Prorettore dell’Università Bocconi evidenzia quindi che l’eccesso di sportelli frena la redditività delle banche universali e servono quindi di cambiamenti, specialmente nell’offerta per le imprese, magari prendendo spunto dalle piattaforme fintech.
Dovrà presto fare i conti con il suo portafoglio di crediti deteriorati, ma anche le altre banche italiane dovranno fare qualcosa, anche perché dal Fondo monetario è arrivato un “richiamo” all’Italia per compiere “progressi notevoli” sul fronte della riduzione degli Npl. L’istituzione di Washington ha redatto il Global financial stability report, in cui in Europa ci sono stati dei progressi nel diminuire il peso dei crediti deteriorati sui bilanci delle banche, anche se Italia e Portogallo restano con una percentuale piuttosto alta, che richiede degli interventi. Il Fondo monetario internazionale ricorda che nel nostro Paese si sono fatti dei passi avanti per migliorare i bilanci delle banche, come il maxi-aumento di capitale di Unicredit da 13 miliardi di euro e la ricapitalizzazione precauzionale chiesta per Monte dei Paschi di Siena, per la quale si dovrà usare una parte dei 20 miliardi che il Governo ha stanziato attraverso il decreto salva risparmio.
Da Washington arrivano delle raccomandazioni per migliorare la situazione, come l’uso di meccanismi di ristrutturazione del debito extragiudiziali, un’analisi sulla qualità degli asset delle banche non soggette alla vigilanza della Bce. Del resto, il Fondo monetario internazionale evidenzia che anche i problemi delle banche più piccole possono avere ripercussioni sul sistema in generale e causare problemi di stabilità, coinvolgendo quindi anche quelle più grandi.