Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,59% e sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-2,56%), Enel (-0,49%), Eni (-0,49%), Exor (-0,49%), Fca (-0,1%), Ferrari (-0,07%), Italgas (-1,36%), Leonardo (-0,48%), Moncler (-0,32%), Recordati (-0,79%), Snam (-2,22%), Tenaris (-0,13%) e Terna (-1,69%). Tra i rialzi si notano quelli di A2A (+1,1%), Azimut (+1,94%), Banco Bpm (+3,03%), Bper (+1,47%), Campari (+1,66%), Cnh Industrial (+2,66%), Ferragamo (+1,33%), Fineco (+1,32%), Intesa Sanpaolo (+2%), Mediobanca (+1,52%), Saipem (+3,04%), Stm (+4,32%), Telecom Italia (+1,47%), Ubi Banca (+2,81%), Unicredit (+2,46%), Unipol (+1,78%) e Yoox (+1,83%). Fuori dal listino principale Gefran chiude a +10,8%, mentre Smre cede il 3,33%. Il cambio euro/dollaro supera quota 1,09, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 189 punti base.



Grazie a un avvio positivo di Wall Street, Piazza Affari, che già aveva invertito rotta, guadagna lo 0,7%. Sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-2,1%), Banca Mediolanum (-0,4%), Banca Generali (-0,3%), Enel (-0,6%), Eni (-0,3%), Exor (-0,4%), Ferrari (-0,1%), Italgas (-0,7%), Mediaset (-0,4%), Moncler (-0,1%), Recordati (-0,3%), Snam (-1,8%), Tenaris (-0,2%) e Terna (-0,8%). Tra i rialzi si notano quelli di Azimut (+1,2%), Banco Bpm (+2,4%), Bper (+1,6%), Cnh Industrial (+2,8%), Ferragamo (+1,5%), Fineco (+1,3%), Intesa Sanpaolo (+1,9%), Mediobanca (+2,2%), Saipem (+3,6%), Stm (+3,7%), Telecom Italia (+2,1%), Ubi Banca (+2,9%), Unicredit (+2,5%), Unipol (+1,5%) e Yoox (+1,5%). Fuori dal listino principale Il Sole 24 Ore sale del 15,9%, mentre Bomi Italia cede il 3,5%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,09, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 186 punti base.



Dopo il forte rialzo di ieri, Piazza Affari parte in positivo, salvo poi azzerare i guadagni e passare in rosso con un -0,3%. Sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,7%), Azimut (+0,9%), Banco Bpm (+1,3%), Bper (+0,8%), Buzzi (+0,3%), Cnh Industrial (+0,4%), Ferragamo (+0,1%), Fineco (+0,2%), Luxottica (+0,7%), Mediaset (+0,2%), Mediobanca (+0,9%), Poste Italiane (+0,2%), Stm (+2,1%), Telecom Italia (+1,2%), Ubi Banca (+1,2%), Unipol (+0,9%), UnipolSai (+0,7%) e Yoox (+0,6%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-2%), Brembo (-0,6%), Eni (-0,6%), Exor (-1%), Fca (-0,8%), Italgas (-0,7%), Leonardo (-0,9%), Prysmian (-1%), Recordati (-0,7%), Saipem (-0,6%), Snam (-0,9%), Tenaris (-1,2%), Terna (-0,7%) e Unicredit (-1%). Fuori dal listino principale Cti Biopharma sale del 13,7%, Il Sole 24 Ore del 10,7%, mentre Biancamano cede il 2,3%. Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,09, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova poco sotto i 186 punti base.



Nonostante la Festa della liberazione in Italia, Piazza Affari rimane aperta come tutte le altre borse europee. La giornata è comunque caratterizzata da pochissimi eventi macroeconomici. I dati più importanti sono in arrivo nel pomeriggio dagli Usa. Alle 16:00 verrà reso noto l’indice sulla fiducia dei consumatori per il mese di aprile: il dato consenso è posto a 122,5 punti, in contrazione di ben tre punti rispetto alla rilevazione precedente. Sempre alle 16:00 toccherà al numero delle nuove abitazioni vendute nel mese di marzo. In serata, infine, sono attese le aste dei buoni del tesoro con scadenza a un mese, un anno e due anni.

Ieri è stata una giornata estremamente positiva per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni con un progresso del 4,77% a quota 20.648 punti. L’indice è stato, tra la’ltro, penalizzato dallo stacco dividendi di alcune società importanti. A brillare sono state soprattutto le banche grazie all’allentamento delle pressioni dovute alla vittoria di Macron in Francia e grazie alla promozione delle principali banche d’affari sull’intero comparto europeo. La migliore è stata Unicredit con un rialzo del 13,2% mentre Ubi Banca ha fatto segnare un progresso superiore al 10% e Intesa San Paolo del 7,48%. Nemmeno un azione negativa nel paniere principale in questa seduta.

Il risultato delle elezioni francesi ha avuto un impatto anche sullo spread fra Btp e Bund, che ha subito un forte calo sin dall’avvio delle contrattazioni, chiudendo poi a 185,9 punti base, mentre il rendimento del Btp decennale italiano si è attestato al 2,21%.