Piazza Affari perde terreno nel finale, chiudendo a -1,15%. Sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,88%), Atlantia (+2,27%), Brembo (+0,63%), Campari (+0,27%), Exor (+1,28%), Ferragamo (+0,24%), Ferrari (+0,51%), Italgas (+0,91%), Luxottica (+0,09%) Moncler (+1,2%), Prysmian (+0,54%), Recordati (+1,03%), Snam (+0,1%), Terna (+0,43%) e Yoox (+0,24%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-2,85%), Bper (-2,72%), Eni (-1,51%), Fca (-2,55%), Intesa Sanpaolo (-2,34%), Leonardo (-1,95%), Mediaset (-2,22%), Saipem (-2,83%), Tenaris (-5,51%), Ubi Banca (-2,41%) e Unicredit (-3,86%). Fuori dal listino principale SS Lazio chiude con un +20,15%, As Roma con un +14,29% e Juventus con un +7,75%, mentre Fincantieri cede il 4,18%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,085, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 196 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,5% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,3%), Atlantia (+1,3%), Brembo (+0,4%), Campari (+0,5%), Exor (+1%), Ferrari (+0,8%), Generali (+0,1%), Italgas (+1,3%), Moncler (+0,7%), Prysmian (+0,5%), Recordati (+0,2%), Snam (+0,9%), Stm (+2,6%), Terna (+0,9%), UnipolSai (+0,4%) e Yoox (+0,4%). I ribassi più ampi sono quelli di Banca Mediolanum (-0,9%), Banco Bpm (-1,7%), Bper (-0,8%), Cnh Industrial (-2,3%), Eni (-1,1%), Fca (-1,3%), Ferragamo (-1,2%), Fineco (-0,6%), Intesa Sanpaolo (-1,2%), Leonardo (-1,7%), Mediaset (-1,8%), Poste Italiane (-0,7%), Saipem (-1,6%), Telecom Italia (-0,9%), Tenaris (-3,3%), Ubi Banca (-1,5%) e Unicredit (-1,9%). Fuori dal listino principale SS Lazio guadagna il 14,6%, As Roma il 9,8%, mentre Gefran cede il 5%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,09, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 196 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Atlantia (+2,7%), Azimut (+0,1%), Italgas (+1%), Recordati (+0,1%), Tenaris (+0,5%), UnipolSai (+0,6%) e Yoox (+1,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Banca Mediolanum (-0,8%), Banco Bpm (-0,9%), Bper (-1%), Cnh Industrial (-1%), Enel (-1,1%), Eni (-1%), Fca (-1,5%), Ferragamo (-1,2%), Intesa Sanpaolo (-0,7%), Leonardo (-1,8%), Mediaset (-1,5%), Stm (-1%), Ubi Banca (-0,9%) e Unicredit (-1%). Fuori dal listino principale Sintesi guadagna l’8,3%, SS Lazio il 7,7%, mentre Fope cede il 3,2%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,09, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 195 punti base.
Oggi sono previsti dati macroeconomici abbastanza significativi. Alle 9:00 verrà reso noto l’indice dei prezzi di produzione spagnolo, oltre che il dato della disoccupazione del primo trimestre che dovrebbe essere pari al 18,6%, rimanendo quindi molto elevato. Alla stessa ora, inoltre, è attesa una conferenza della Bank of Japan che potrebbe iniziare a ridurre la sua politica economica ultra-espansiva. Alle 10:00 toccherà all’indice della fiducia sia dei consumatori che delle aziende italiane, entrambi visti in ribasso di 0,1 punti rispetto alla rilevazione precedente. Importante appuntamento dalle ore 14:00 è previsto, invece, per la Bce, che annuncerà il tasso sui depositi e i tassi di interesse che dovrebbero rimanere invariati. Mezz’ora più tardi Draghi terrà la sua conferenza stampa, che verrà seguita con grande attenzione dagli operatori finanziari. Alle 14:30 cominceranno ad arrivare anche i dati dagli Usa, come quelli sui principali ordinativi di beni durevoli per il mese di marzo e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.
Ieri è stata una giornata contrastata per Piazza Affari che ha chiuso in lieve rialzo. L’inizio della giornata è stato negativo mentre nel corso del pomeriggio l’indice è oscillato sempre intorno alla parità, chiudendo praticamente sui massimi della seduta con discreti volumi. Molto bene Fca che ha chiuso la seduta con un rialzo vicino al 10%, tornando sui massimi dell’anno grazie a una trimestrale molto migliore delle attese e soprattutto con una forte contrazione dell’indebitamento netto.
Lo spread fra Btp e Bund è tornato nuovamente a crescere di oltre il 2% e ha chiuso a quota 195,7 punti base. Il rendimento del Btp italiano decennale si è attestato al 2,3%.