Non è la prima volta che lo fa. Agostino Megale torna a dire no a nuovi tagli occupazionali per Monte dei Paschi di Siena e anche per Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, le tre banche italiane che hanno chiesto di accedere alla ricapitalizzazione precauzionale. Il Segretario generale della Fisac-Cgil si è rivolto stavolta direttamente al Presidente della commissione Affari economici del Parlamento europeo, Roberto Gualtieri, al Presidente dell’istituzione comunitaria, Antonio Tajani, nonché a Gianni Pittella, esponente di spicco della “pattuglia” di europarlamentari italiani. Megale ha chiesto ai tre politici “un intervento netto e deciso nei confronti dei commissari incaricati affinché da un lato si decida, e lo si faccia velocemente, sulle mosse da prendere e dall’altro si contrasti in modo chiaro e forte chi vorrebbe mettere sul piatto di un negoziato col governo italiano un piano sociale drammatico fatto di maggiori esuberi e tagli occupazionali più pesanti, che sono inaccettabili oggi e lo saranno in qualsiasi contesto domani”.



I sindacalista ha ricordato che le organizzazioni dei lavoratori del settore sono pronti a organizzare una manifestazione a Bruxelles e ha evidenziato che occorre agire tempestivamente. “Il fattore tempo è un valore così come lo è la difesa dei presidi e delle presenze territoriali che sono un patrimonio per il terzo gruppo del paese come Monte dei Paschi di Siena e anche per le due realtà venete”, ha detto. Dopo la Fabi, quindi, anche la Fisac-Cgil si rivolge ai membri del Parlamento europeo per evitare che il salvataggio delle banche avvenga a scapito di chi vi lavora.

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