Piazza Affari riesce a chiudere in rialzo dello 0,22%. Sul listino principale troviamo in rosso Atlantia (-0,37%), Azimut (-1,46%), Banco Bpm (-0,22%), Buzzi (-1,28%), Exor (-0,75%), Ferrari (-0,29%), Generali (-1,03%), Mediaset (-1,16%), Mediobanca (-0,55%), Prysmian (-0,66%), Stm (-0,42%) e Yoox (-0,09%). Tra i rialzi si notano quelli di  Banca Generali (+1,35%), Bper (+1,23%), Cnh Industrial (+1,93%), Fca (+0,88%), Ferragamo (+2,45%), Italgas (+1,97%), Leonardo (+1,82%), Recordati (+0,98%) e Ubi Banca (+1,51%). Fuori dal listino principale Kr Energy chiude a +16,91%, mentre Industria e innovazione cede il 6,47%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 200 punti base. 



Piazza Affari è passata in rialzo e il Ftse Mib sale dello 0,2%. Tra i rialzi si notano quelli di A2A (+1%), Cnh Industrial (+1,3%), Fca (+0,7%), Ferragamo (+1,9%), Italgas (+1%), Recordati (+0,9%) e Snam (+1%). I ribassi più consistenti sono invece quelli di Azimut (-1,5%), Bper (-0,9%), Exor (-2%), Generali (-0,8%), Mediobanca (-1,2%), Mediaset (-0,6%), Saipem (-0,8%), Tenaris (-0,6%) e Unipol (-1,6%). Fuori dal listino principale Fope sale del 13,8%, mentre Industria e innovazione cede il 10,8%. Il cambio euro/dollaro passa sopra quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 201 punti base. 



Piazza Affari cede l’1% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,5%), Cnh Industrial (+0,2%), Italgas (+0,1%) e Snam (+0,1%). I ribassi più consistenti sono quelli di Azimut (-3,2%), Banco Bpm (-2,2%), Bper (-1,8%), Exor (-3,8%), Generali (-1,7%), Mediobanca (-1,5%), Prysmian (-1,7%), Saipem (-2,1%), Telecom Italia (-1,5%), Tenaris (-1,9%) e Unipol (-1,6%). Fuori dal listino principale Fope sale dell’11%, mentre Industria e innovazione cede il 6,4%. Il cambio euro/dollaro si riporta sotto quota 1,065, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 202 punti base. 

Oggi per i mercati, tra cui la Borsa italiana, sono in arrivo diversi dati macroeconomici. Alle 8:00 verranno resi noti gli ordinativi alle fabbriche tedesche per il mese di febbraio. Alle 9:00 un importante discorso del presidente Mario Draghi, seguito alle 13:30 dalle minute dell’ultima riunione della Bce, dalle quali si potranno evincere le posizioni sulla politica monetaria all’interno del consiglio. Alle 14:30 arriveranno le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti: secondo gli analisti dovrebbero attestarsi a 250 mila unità.



Ieri Piazza Affari aveva iniziato piuttosto bene la seduta e dopo l’apertura di Wall Street il Ftse Mib era arrivato a guadagnare lo 0,7% oltre quota 20.400 punti. Nell’ultima ora di contrattazioni, tuttavia, sono prevalse le vendite e alla fine la Borsa ha chiuso praticamente invariata con un meno 0,02% a 20.253 punti. A mettersi in luce in questa seduta è stato il titolo Azimut che ha fatto segnare una performance positiva del 4,5%. Rialza la testa anche Moncler che ha chiuso con un +1,57%. Stm ha fatto segnare un rialzo dello 0,98%. Misti i bancari che a metà seduta erano fortemente positivi, ma poi hanno invertito la rotta: Unicredit +0,93%, Banco Bpm +0,3%, Mediobanca -0,3%, Bper -0,09%, Intesa Sanpaolo -0,32% e Ubi Banca -0,52%. Altra seduta negativa per Fca che ha fatto segnare un ribasso dell’1,84% a 9,605 euro.

Dopo essere sceso sotto quota 200, lo spread fra Btp e Bund ha chiuso a 200,9 punti base, mentre il rendimento del Btp decennale italiano si attesta al 2,277%.