Il Fondo Monetario Internazionale ha concluso questa settimana il suo esame periodico sulla situazione economico-finanziaria della Repubblica di San Marino. “L’economia di San Marino – scrive il rapporto conclusivo – sta lentamente riprendendosi dopo la profonda recessione dovuta a importanti schock finanziari”. Nel 2016 la crescita è stiimata nell1% e la disoccupazione è scesa a fine anno all’8,5 per cento”. La crescita a medio termine è attesa a ritmi moderati (+1,3% all’anno) trainata soprattutto dalle attività non finanziarie e dai servizi.
Nello scenario disegnato dal Fmi per il Titano non mancano tuttavia incertezze e ombre. “La ripresa potrebbe non essere sufficiente a riportare il Pil ai livelli pre-crisi già entro i prossimi 5 anni e rimangono rischi di frenate”. Nonostante importanti iniziative siano state varate per migliorare il contesto economico, resta la sfida “della diversificazione dell’economia oltre il settore bancario”. Proprio quest’ultimo, d’altronde continua a confrontarsi con un livello alto di “Npl” (crediti in sofferenza), bassi accantonamenti e bassi profitti. E se il debito pubblico della Repubblica è rimasto “relativamente basso”, il bilancio statale evidenzia pochi spazi per rispondere a futuri schock e per mobilizzare risorse per politiche di sviluppo, dati i limitati margini d’accesso al finanziamento esterno.
I Direttori del Fmi hanno dunque incoraggiato le autorità sanmarinesi a ad accelerare il il cammino delle riforme al fine di ristabilire la salute del sistema bancario, ricostruire i margini fiscali e diversificare l’economia. Il rapporto raccomanda soprattutto la ristrutturazione del sistema bancario, con una gestione dell’alto stock di Npl.
Fmi ha “accolto con soddisfazione la notizia dell’avvio di un’operazione di Asset Quality Review (valutazione degli attivi) da parte della Banca Centrale di San Marino, notando che si tratta di un passo fondamentale nel processo di messa in sicurezza dell sistema bancario”. A tale riguardo i Direttori appoggiano un approccio multidimensionale che comprenda la stabilizzzaione dei bilanci bancari basata sulla AQR a rimuovendo i rimamenti ostacoli alla soluzione nel nodo-Npl, attraverso riforme della regolamentazione e della fiscalità Il rapporto ha enfatizzato che una credibile strategia venga messa a punto per la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino (CRSM) sulla base degli esiti della AQR, mentre ogni piano di ristrutturazione dovrebbe essere finalizzato a un rafforzamento a lungo termine Allo stesso tempo andrebbe resi più efficienti i modelli di supervisione, per mitigare i rischi futuri, sviluppando una robusta cornice macroprudenziale.