Con Wall Street che marcia in rosso per i timori derivanti dalle notizie sul Presidente Trump, Piazza Affari chiude la giornata con un calo del 2,31% e sul listino principale non troviamo alcun titolo in rialzo. Le performance migliori risultano essere quelle di Generali (-0,6%), Saipem (-0,89%) e Yoox (-0,24%). I ribassi più ampi sono invece quelli di Banco Bpm (-4,14%), Brembo (-3,64%), Buzzi (-6,08%), Cnh Industrial (-3,49%), Exor (-3,33%), Fca (-4,59%), Ferragamo (-3,62%), Fineco (-3,31%), Leonardo (-3,99%), Moncler (-3,82%), Recordati (-2,68%), Stm (-4,68%), Ubi Banca (-5,36%), Unicredit (-4,27%) e Unipol (-3,29%). Fuori dal listino principale Frendy Energy chiude con un +18,39, mentre Emak cede il 7,18%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sotto i 179 punti base.



Piazza Affari cede l’1,4% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Italgas (+0,9%) e Yoox (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-2,1%), Bper (-2,2%), Buzzi (-4%), Exor (-2,2%), Fca (-2,2%), Ferragamo (-2%), Fineco (-2,5%), Mediaset (-2,1%), Mediobanca (-1,9%), Moncler (-2%), Telecom Italia (-1,9%), Ubi Banca (-4,3%), Unicredit (-3,3%) e Unipol (-2,8%). Fuori dal listino principale Frendy Energy sale del 16,7%, mentre Erycapital cede il 6,7%. Il cambio euro/dollaro supera quota 1,11, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 178 punti base.



Iazza Affari cede lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Banca Mediolanum (+0,1%), Enel (+0,1%), Italgas (+0,4%), Recordati (+0,5%) e Yoox (+0,5%). I ribassi più ampi sono quelli di Bper (-1,6%), Brembo (-1,4%), Buzzi (-1,7%), Fca (-2,3%), Mediaset (-1,1%), Moncler (-1,3%), Prysmian (-1,1%), Snam (-1%), Telecom Italia (-1,4%), Ubi Banca (-1,6%) e Unicredit (-1%). Fuori dal listino principale Ecosuntek sale dell’8%, mentre Erycapital cede il 7,1%. Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,11, mentre lo spread tra Btp e Bund si trovo sotto i 181 punti base.

Oggi è una giornata scarna di eventi macroeconomici di rilievo. Alle 10:00 verrà reso noto il saldo della bilancia commerciale italiana per il mese di marzo. Alle 10:30 il tasso di disoccupazione del Regno Unito relativo al mese di marzo. Alle 11:00 l’indice dei prezzi al consumo dell’Eurozona. Infine, alle ore 16:30, il dato importantissimo sulle scorte di petrolio Usa. Ieri Piazza Affari ha archiviato la seduta con un rialzo dello 0,38% a quota 21.787 punti. Uno dei migliori titoli è stato Enel che ha messo a segno un +2,41% grazie al target price rivisto al rialzo da Goldman Sachs: il giudizio è buy con prezzo obiettivo a 5,5 euro per azione. È continuata la buona fase di Atlantia che ha fatto segnare un nuovo rialzo di oltre l’1,6%. Bene anche Generali che ha chiuso la seduta con un guadagno dell’1,01%. In luce anche Telecom Italia che ha messo a segno un progresso dell’1,61%.



Misti, invece, i bancari, con Unicredit che ha guadagnato lo 0,12%. Male tutti gli altri: Intesa Sanpaolo ha limitato le perdite con un -0,07% mentre Ubi Banca ha perso lo 0,83%, Banco Bpm lo 0,92%, Mediobanca l’1,09% e, infine, fanalino di coda è stata Bper con un -1,65%. Da segnalare il titolo Clabo che ha fatto segnare un rialzo del 18,76% mentre Smre si è fermata ad un +12,5%. Bene anche Class Editori con un progresso del 5,6%. È

Scesa, invece, Trevi Finanziaria che ha perso il 4% dopo una prima trimestrale deludente. Lo spread fra Btp e Bund è ulteriormente calato a 180 punti base. Il rendimento del Btp italiano decennale è stato in leggero aumento e pari al 2,24%.