Mentre regna il malcontento tra i professionisti dopo l’annuncio della proroga al 12 giugno della liquidazione periodica Iva, crescono i dubbi sul tema. L’Agenzia delle Entrate prova a dissiparli con le Faq messe a disposizione sul sui sito. Risponde punto su punto, in maniera molto pratica, alle domande pervenute nei mesi scorsi dagli operatori sulla compilazione del modello che andrà consegnato entro il 12 luglio. Ad esempio, nel rigo VP8 va indicato l’intero importo del credito risultante dal periodo precedente o solo la quota usata in detrazione? «Il rigo VP8 va compilato indicando l’intero importo del credito del periodo precedente (al netto dell’eventuale quota chiesta a rimborso o in compensazione nel modello IVA TR) e non solo la quota utilizzata in detrazione», spiega l’Agenzia delle Entrate. Come ci si deve comportare, invece, se si vuole rettificare una comunicazione già trasmessa telematicamente e per la quale è scaduto il termine di presentazione? Si possono correggere errori od omissioni, anche oltre il termine di scadenza, «ovviamente, la Comunicazione successiva sostituisce quelle precedentemente trasmesse». Clicca qui per visualizzare le Faq dell’Agenzia delle Entrate. (agg. di Silvana Palazzo)



Dopo l’annuncio ufficiale del Ministero dell’Economia sul rinvio e proroga della Liquidazione Periodica Iva 2017, sorgono le prime domande anche sui tanti forum dei professionisti per comprendere da vicino chi è obbligato a sottostare al nuovo regime imposto per i possessori di Partita Iva e chi invece rimane esonerato da tale decisione prorogata dal Mef. Come stabilisce il decreto firmato da Padoan (e nelle prossime ore in Gazzetta Ufficiale), sono obbligati all’invio della Liquidazione Periodica Iva tutti i soggetti Iva che inviano la dichiarazione annuale, dunque tutti i cosiddetti “soggetti passivi Iva”. Al contrario, sono esonerati dall’invio della documentazione tutti coloro che non sono obbligati alla dichiarazione annuale, dunque i contribuenti minimi e forfettari a condizione ovviamente che nel corso dell’anno non vengano meno le condizioni che rendono giustificabile l’esonero. (agg. di Niccolò Magnani)



La proroga del termine per la liquidazione periodica Iva ha suscitato la dura reazione dei commercialisti. Non si è fatta attendere la replica del presidente Massimo Miani, secondo cui la decisione è arrivata tardivamente e, quindi, la proroga è insufficiente. Per il numero uno del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti (Cndcec) l’ennesimo caso di proroga a poco più di 48 ore dalla scadenza prefissata rende questa tendenza una prassi. Ciò però rappresenta una «aperta e costante violazione di quanto stabilito dallo Statuto del contribuente. L’incertezza – prosegue, come riportato da Il Sole 24 Ore – sta diventando l’emblema del nostro sistema fiscale». Una proroga di soli 12 giorni è considerata insufficiente, «viste tutte le difficoltà che questo nuovo, ennesimo adempimento ha generato e dai commercialisti immediatamente segnalate». Miani ha poi criticato la pubblicazione del software di compilazione e di controllo per l’invio delle comunicazioni sul sito internet delle Entrate solo dopo la prima decade di maggio, «lasciando dunque a imprese e professionisti soltanto quindici giorni di tempo a disposizione per la materiale esecuzione dell’adempimento».



Tardava a materializzarsi la proroga del termine per la comunicazione dei dati della liquidazione periodica Iva: anticipata una decina di giorni fa, è stata annunciata ufficialmente ieri. Il comunicato è arrivato, dunque, a pochi giorni dal termine naturale del 31 maggio, mentre crescevano le preoccupazioni di professionisti e imprese. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha, dunque, certificato lo slittamento della scadenza a lunedì 12 giugno. Manca però un ultimo step, cioè la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Potrebbe arrivare oggi, martedì 30 maggio, ma comunque la proroga è di fatto già ufficiale. Gli operatori, dunque, possono tirare un sospiro di sollievo e concentrarsi allora sui dati che vanno comunicati e quelli da escludere, visto che c’è un altro adempimento: la trasmissione delle informazioni delle fatture ricevute ed emesse, reso semestrale solo per il 2017 dal Milleproroghe. Primo invio in scadenza il 18 settembre, l’altro a fine febbraio 2018.